http://www.lavoce.info/riduzione-irpef-1000-euro-di-renzi-tasse/
Forse, se davvero rinunciassero agli F-35, il regalino sarebbe per tutti, soprattutto per chi davvero non arriva a fine mese. E detto tra parentesi: per redistribuire un po' di soldini in modo equo non era necessario inventarsi nulla, bastava fare una patrimoniale vera.
L’Impero Romano aveva due strategie consolidate per mantenere il controllo su una moltitudine di territori e popoli differenti. La prima era chiamata “Panem et circenses” e consisteva nella distribuzione periodica di grano alle masse in periodi di carestia e nella istituzione di giochi che avevano il compito di divertire le folle e farle astenere da qualsiasi proposito rivoluzionario. Oggi si parlerebbe diarmi di distrazione di massa e contentini vari. La seconda, più raffinata, consisteva nel“Divide et impera”. In pratica si riteneva che, se i popoli assoggettati dalla macchina militare romana si fossero uniti contro l’Impero, questi avrebbero potuto prendere il sopravvento anche disponendo di un’organizzazione tattica meno elaborata. Da qui la necessità di dividere i popoli assoggettati, metterli in contrasto gli uni con gli altri e impedire così la formazione di un fronte comune. Questa tattica vincente è stata replicata innumerevoli volte nella storia, ed è ben conosciuta da chiunque abbia ambizioni egemoniche. Asta la vista collegos.
RispondiEliminaQuindi cari collegos noi la storia la studiamo a scuola, dovremmo ogni tanto rimenbrare, perche quando leggevamo quegli interi capitoli, noiosi e stancanti a qualcosa potevano servire. Ma non a prenderlo in quel posto sempre senza cognizione di causa...
RispondiEliminaLa CRISI è alle SPALLE, NON CHINATEVI..... ☹
RispondiEliminaCari collegos, anche la matematica non è un'opinione, infatti se consideriamo la quantità di straordinari fatti da inizio anno (soprattutto nei reparti non-solidali) e sottraiamo il numero degli esuberi risulta chiaro un giochino:
RispondiEliminaSTRAORDINARI - ESUBERI = 0
Il silenzio dei sindacati e dei partiti "de sinistra" di fronte alla manovra di Renzie che rende il precariato stabile e di fatto cancella le garanzie per i lavoratori dipendenti è l'ennesima prova che in Italia i lavoratori non hanno più rappresentanza. Vendola lo ha acclamato "Renzi si è dimostrato padrone di questo tempo. E io ho pensato di essere ormai inattuale (lo è già da un pezzo, ndr)". Gli "schiavi moderni" introdotti da Treu e Biagi con la benedizione dell'allora ministro del Lavoro Maroni diventano con Renzie strutturali. E' un passo definitivo per cancellare il lavoratore dipendente e le lotte sociali del secolo scorso. Tutti schiavi. L'entusiasmo con il quale è stata accolta la manovra dai cosiddetti rappresentanti dei lavoratori li accomuna a dei tacchini in festa per il Giorno del ringraziamento. Dai polli di Renzo del Manzoni siamo passati ai polli di Renzie che si beccano tra di loro prima che gli venga tirato il collo.
RispondiEliminaLa riforma del lavoro di Renzie prevede "il contratto di lavoro sino a tre anni con possibilità di rinnovo senza pause senza interruzioni e senza causali". In sostanza il rinnovo del precariato ogni tre anni a discrezione del datore di lavoro senza più specificare il progetto al quale è destinato il dipendente e senza interruzioni tra un contratto e il successivo. Una equiparazione del contratto a tempo determinato a quello a tempo indeterminato che così nel tempo scomparirà. Tutti precari, più nessun dipendente con i diritti attuali. Un modo suggerito dall'Europa delle banche e accolto da Renzie con entusiasmo per scaricare i costi della crisi sulla diminuzione del costo del lavoro. Perché alla fine di questo si tratta. Barattare la diminuzione dello spread con la riduzione in semi schiavitù degli italiani. Mentre Renzie distrugge uno dei pilastri della società italiana, il lavoro, in attesa dei prossimi, la sanità e l'istruzione, i sindacati esultano per gli 80 euro solo promessi e gli 85.000 dipendenti pubblici licenziati. Avvisate la triplice e il landini di riporto che rappresentano i lavoratori, non le banche, forse a furia di frequentarle sono entrati in confusione mentale.