Finmeccanica. Masat e Stefanelli (Fiom): “Firmato un accordo all'Alenia di Grottaglie che aumenta la produzione riducendo gli orari e incrementando l'occupazione”
Massimo Masat, responsabile per la Fiom-Cgil nazionale del gruppo Finmeccanica, e Donato Stefanelli, segretario generale della Fiom di Taranto, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione congiunta.
“E' stato raggiunto ieri sera un importante accordo unitario per l'Alenia di Grottaglie (Taranto) che, a fronte della esigenza produttiva di utilizzo degli impianti sette giorni su sette, riduce l’orario di lavoro e accresce l’occupazione.”
“A fronte di un maggiore utilizzo dell'impianto, infatti, nelle linee coinvolte si passa da 40 ore lavorative a 32, lasciando invariate le retribuzioni. Il relativo costo verrà ripartito fra i lavoratori che rinunceranno a 88 ore di permessi annui retribuiti e festività, e l'Azienda che si farà carico della restante quota parte di 118 ore.”
“Inoltre, per far fronte alle nuove esigenze produttive, l'accordo permette di creare nuovi posti di lavoro.”
“E’ stata così realizzata un'intesa molto avanzata, che dimostra la possibilità di trovare soluzioni innovative che non aumentino gli orari di lavoro. L’accordo, infatti, va in controtendenza poiché si fa carico del disagio dei lavoratori che deriva dal passaggio ai 21 turni.”
“L’accordo consente altresì, la ricollocazione occupazionale per quanti nel territorio hanno perso il lavoro e per gli inoccupati.”
“Alenia, infine, potrà rispettare i programmi di consegna delle fusoliere a Boeing.”
“La Fiom dà un giudizio positivo nell’accordo e nella giornata di lunedì si svolgeranno le assemblee con tutti i lavoratori.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 15 novembre 2013
Questa è musica per le nostre orecchie. . Bene mi fa piacere che ci siano intese positive. Quando si vuole si può. .. complimenti al Sindacato..
RispondiEliminaEsempio da tenere in considerazione nel prossimo NOSTRO futuro. Essendo tutti esseri umani possiamo sbagliare. Cercare di rimediare imparando da altre esperienze positive che offrono alternative poditive per tutti; Aziende e lavoratori, mi sembra importantissimo e meno costoso di altre misure tampone.
RispondiEliminaMi piacerebbe a tal proposito che anche la nostra rappresentanza sindacale potesse usufruire di tali esempi poterli applicare anche da noi e che a mio avviso possano portare benefici a lungo termine ad entrambe le " fazioni". Sarebbe anche una politica innovativa e costruttiva e contribuirebbe anche a ridurre attriti inutili e costosi che non portano a niente. Saremmo tutti molto piu consapevoli, uniti, e soprattutto orgogliosi di contribuire al benessere comunitario che di questi tempi è solo un utopia.
RispondiEliminaNoi eravamo già all' avanguardia in termini di salario e riduzione di orario, col nostro ciclo continuo avevamo addirittura fatto meglio perchè eravamo riusciti a mettere su una bella indennità di turno..si parla del 2005 e nessuno aveva mai visto niente prima. Questa era flessibilità "contrattata" !!
RispondiEliminaAdesso purtroppo c'è chi vorrebbe farci tornare indietro di secoli in nome di un' altra logica chiamata anch' essa flessibilità ma che con la prima non ha niente a che vedere, farci dimenticare il ciclo continuo perchè all' azienda costa troppo (motivazione accettabile direi, no?), aumentare l' orario procapite con il rischio di concorrere in futuro alla creazione di "veri" esuberi e tutto questo in nome di cosa? Perchè un mister ha semplicemente chiesto? E chiesto cosa? Di stringere ancora di più sui lavoratori per ridurre i costi e aumentare i ricavi !! Ora tutto è sopito ma state tranquilli, il momento arriverà prima o poi, dell' 8 Novembre (ultima visita del mister) nessuno sa nulla mentre invece si sa già quasi tutto sulla cifra del premio di risultato sbandierata ai quattro venti come un trofeo. Siamo davveri sicuri che la cifra, qualsiasi essa sia potrà ripagare un anno di sacrifici, giorni in più tolti alla famiglia, ai figli e al nostro tempo libero? Non c'è cifra che possa compensare il tempo perso e per noi sono rimaste solo le briciole!! Pensiamoci...
Io il premio di risultato non lo voglio se devo morire li dentro. Hai detto bene Giada. La RSU e noi lavoratori insieme ed anche con qualche
RispondiEliminacritica ai tempi eravamo riusciti ad svere un grosso accordo. Mi stupisco di come si può cadere così in basso sapendo che se i BOSS vogliono chiudere chiudono comunque a prescindere. Volevo ricordare a QUALCUNO che è stato messo li per tutelarci, farci vivere e poter lavorare in maniera dignitosa. Volevo ribadire che molte cose le abbiamo fatte bene NOI E la RSU. Ora non vedo il motivo concreto di questa resa. Concludo dicendo che il denaro fa comodo a tutti, ma se questo deve intaccare e compromettere sostitire il mio tempo prezioso per state con i miei figli allora RIBADISCO NON LO VOGLIO NON LO VOGLIO. Questa si chiama sconfitta. Se vogliamo lottare invece di concertare siamo in tempo LOTTIAMO ma se tutte le volte la resa oltre che di cattivo gusto mi costa dignità e coraggio NON CI STO.
Nessun commento??? Bene allora presumo che tutti quanti miriamo al premietto invece della dignità. .. bene a sapersi COMOAGNI
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