sabato 2 novembre 2013

...e invece cosa succede in Piaggio?

Riportiamo un articolo pubblicato su:  

http://manifestino.blogspot.it/ 

 

domenica 6 ottobre 2013

Fare chiarezza sulla CIG alle meccaniche

Le molte settimane di cassa integrazione alle meccaniche sono la conseguenza di decisioni della Piaggio che da anni contestiamo e combattiamo, mentre, al contrario, altri delegati e sindacati le hanno condivise dicendo ai lavoratori che con quelle decisioni si garantiva lo sviluppo e l’occupazione.
La stessa accettazione della mobilità del 2011 (300 operai) e’ stata un’ ulteriore firma in bianco che di fatto ha agevolato le intenzioni di ridimensionamento produttivo, in modo più evidente alle meccaniche, ed il conseguente aumento delle importazioni da parte di Piaggio.
L’esatto contrario di quanto la Piaggio si era impegnata a fare a partire dal ’95, in cambio di riduzione delle pause, aumento dei ritmi e flessibilità. Oggi infatti oltre il 30% dei motori montati in 2R viene importato.
Lavoratori, rispetto a queste scelte e a queste prospettive ci sono due strade: una è quella di continuare a subirle e a fidarsi di promesse, fumose e mai mantenute, dell’azienda e di certe forze sindacali, l’altra è quella di opporsi con determinazione e impedire lo smantellamento delle meccaniche e di altre lavorazioni, sostenendo rivendicazioni individuate da tempo e puntualmente elencate nella piattaforma per l’integrativo approvata la scorsa primavera.
Ma già nel 2011, in occasione dell’accordo sulla mobilita’, in assemblea i lavoratori avevano votato una mozione molto chiara, ignorata dai segretari prov.li e dalla maggioranza dei delegati. La riportiamo qui sotto per l'attualità dei contenuti e anche per ricordare a tutti che le decisioni dei lavoratori devono essere la base di qualsiasi mandato e qualsiasi trattativa.

Mozione dell’8 marzo 2011
L’assemblea dei lavoratori, riunita l’8 marzo 2011, giudica negativamente l’accordo sulla mobilita’ proposto dalla Piaggio. La riduzione dell’occupazione del 10 per cento previsto dall’azienda significa di fatto o la diminuzione della produzione a Pontedera, e specificamente alle meccaniche, e l’aumento dei ritmi di lavoro. Sacrosante sono le aspettative di chi vuole andare in pensione, visti anche i continui attacchi di questi anni all’eta’ pensionabile e i ritmi di lavoro pesantissimi. Giustissime sono le aspettative di chi vuole un contratto stabile e a tempo pieno per farla finita con contratti ricattatori e precari. Ma l’assemblea ritiene che queste esigenze debbono essere affrontate all’interno di una discussione generale sulle condizioni di lavoro in fabbrica, e in particolare vadano discusse e risolte due questioni fondamentali per tutti i lavoratori della Piaggio:

1) Il futuro delle meccaniche
Si e’ assistito in questi ultimi anni alla continua diminuzione della produzione e dell’occupazione alle meccaniche e all'aumento consistente e costante dei motori e dei componenti provenienti dalla Cina
2) I ritmi di lavoro
Erano già insopportabili e l’azienda li ha arbitrariamente e unilateralmente aumentati del 7-8 per cento a partire dal novembre scorso e si avvicina il periodo in cui bisognerebbe lavorare anche il sabato a flessibilità’.

L’assemblea dei lavoratori chiede:
  • Impegni precisi, garantiti e verificabili sulle meccaniche (livelli produttivi e numero addetti)
  • Che si ritorni immediatamente ai ritmi di lavoro di novembre, si scrivano norme vincolanti che impediscano aziendale l’aumento unilaterale dei ritmi, si affronti globalmente una discussione seria su ritmi e intensiva del lavoro, che stanno distruggendo oggi la salute dei lavoratori
L’assemblea inoltre ritiene non accettabile la sottoscrizione di accordi in cui l’azienda prende immediatamente tutto quanto dai lavoratori in cambio di impegni futuri che a partire dal 1995, con la promessa delle nuove meccaniche, vengono puntualmente non mantenuti.
L’assemblea dei lavoratori non da’ alcun mandato alla delegazione trattante e alle segreterie provinciali a continuare la trattativa e a sottoscrivere l’accordo proposto da Piaggio, e decide lo stato di mobilitazione a partire dallo sciopero della flessibilità e dello straordinario.
I DELEGATI FIOM ELETTI DAI LAVORATORI

3 commenti:

  1. Complimenti queste persone hanno le palle davvero..... E noi invece volete sapere come va a finire cari delegati che anche sta volta riuscirete a metterlo in quel posto a noi operai insieme all Azienda. Vi ricordo che da piccoli conti e visto i vantaggi di CIG E SOLIDARIETA, LA NOSTRA AZIENDA darà frutti solo a chi vuole. Abbiamo prodotto un ballino di ijiettori nel 2013 rispetto alle stime previste. I tempi ciclo macchina son diminuiti. Quindi i cali produttivi possono non essere troppo influenti. Se l RSU ha una delegazione onesta noi lavoratori potremmo sopravvivere altrimenti chiunque legga tutte le notizie su questo blog si potrà rendere conto che dovremo muoverci unilateralmente e diversamente. Mi auguro davvero che tutti i miei colleghi si sveglino.

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  2. Mi sembra abbastanza chiaro che le posizioni della nostra RSU assunte negli ultimi anni nei nostri stabilimenti sono non dico sbagliate, ma almeno discutibili? Perché non spiegano che la via scelta dai piaggisti andrebbe discussa ed è percorribile per garantire a lungo termine l'occupazione in fabbrica?

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  3. Io Daniele lo sai invece che non lo capisco.. E mi spiego meglio. Allora un Rsu che dice di farci da garante; parlo genericamente, e che a mio parere lucra su costi che a lungo termine andranno a colpire la classe operaia sembra un paradosso clamoroso. Pieno di cintradfizioni. Allora per capirsi. Noi operai contiamo sul sindacato che a sua volta ci tutela.e garantisce per noi, contrattando sui salari orari di lavoro condizioni generali in base a leggi e statuti. Dall altro lato insiste su quelle misure sociali che poi ci AFFOSSERANNO???????? IO CREDO CHE Enrico Berlinguer si rigira nella fossa. Una cosa è certa mio padre se fossi un sindacalista con queste prospettive mi sputerebbe in faccia tutta la vita. Non mi farebbe entrare nemmeno in casa.

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