sabato 11 aprile 2015

in evidenza un commento di Giacomo

A me sembra che il contratto di solidarietà gestito in questo modo sia solo un ottimo mezzo per rendere il lavoro flessibile, del tutto legato all'andamento delle richieste produttive, quindi completamente a disposizione dell'azienda. Come possiamo noi, con i tempi stretti che puntualmente ci impongono, valutare l'effettiva veridicità dei cali o degli aumenti di richiesta da parte del mercato? Se e' vero che non possiamo, allora il cds diventa tout court uno strumento di flessibilità gestito unilateralmente dall'azienda, a prescindere dalla dichiarazione di esuberi, che a questo punto si dimostra non avere basi oggettive.

Giacomo

7 commenti:

  1. scusate ma questa storia delle assunzioni che vogliono fare è assurda. E' la riprova che ci stanno dicendo un mucchio di ca...te. Ma con chi pensano di aver a che fare???

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    1. .....interessante sarà vedere chi assumeranno..... ;)

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    2. E I 253 ESUBERI DA DOVE SE LI ERANO LEVATI ALLORA?
      QUANDO E DOVE RICOMPARIRANNO?!?

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    3. Io credo che quei lavoratori che durante le assemblee di gennaio, soprattutto a Fauglia, hanno attaccato e insultato Silvia Cini perché cercava di dire che i 253 esuberi erano inventati, quei lavoratori ora dovrebbero per lo meno scusarsi!

      Michela Ruffa

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  2. Purtroppo ciò che è sul tavolo e ciò che abbiamo voluto e sostenuto... si deve entrare nell' ottica che chi tratta e li per merito NOSTRO. Cambiare puo essere una valida alternativa. Se non lo si fa non ci si puo lamentare

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  3. Hanno a che fare con un movimento operaio demoralizzato e incapace di riconoscersi un ruolo propositivo in ogni singola azienda. Questo è il risultato di 20 anni di "concertazione", di collaborazionismo, di servilismo ideologico e culturale alla classe dirigente padronale. Sia politicamente che sindacalmente. Oggi paghiamo tutto. E Renzi riscuote per conto dei padroni.

    Giacomo

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  4. Quando un popolo viene imbastito col ricatto è sempre grazie all ignoranza. Il nostro popolo nasce ignorante nel senso che ignora, non vuole sapere. È automatico che poi si viene rigirati. La politica ne è la prova. L' Azienda d' altro canto fa i suoi interessi. Se però adottasse politiche diverse, più costruttive ed investisse tempo sulla professionalità invece di vederci solo come costo forse tutti potremmo lavorare bene , meglio, e con una diversa disponibilità e prospettiva. Ma evidentemente questa strada non interessa. E non è solo questione di profitti, in quanto quelli vengono se l' impegno nel migliorarsi diventa prerogativa. Invece avviene tutto
    il contrario. E tutto è allo sfascio.

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