C'è sempre chi ha interesse a mantenere il popolo ignorante per meglio manovrarlo. E' importante essere consapevoli che le situazioni sono strumentalizzate, prese come paravento per fare o non fare certe cose. Una situazione economica difficile diventa la condizione ideale per approfittarsi del prossimo da parte dei disonesti.
Sarebbe giusto riconoscere agli uomini gli stessi diritti; le differenze per cui si collocano nella società in posti diversi, debbono scaturire dal loro intimo essere e dalle loro intrinseche capacità. Nient'altro può e deve determinare l'assegnazione di una carica o di una funzione.
Molte volte invece, i migliori e onesti sono rimossi dai loro posti perché disturbano col loro opporsi alle cose ingiuste e disoneste. In loro sostituzione si mettono degli incapaci che, consapevoli di non avere i titoli per occupare quel posto, si sentono grati a chi li ha tanto favoriti e non se la sentono di opporsi al comando di fare delle ingiustizie. Dall'altra parte, al potere non interessa tanto avere degli esecutori capaci, quanto ubbidienti.
La cosa più giusta sarebbe quella di non fare favoritismi affinché la democrazia non diventi una dittatura mascherata, nella quale le scelte sono di pochi e si fanno approvare dai più, falsificando la realtà e, in
definitiva, prendendosi gioco di loro.
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