lunedì 28 aprile 2014

Quale futuro per People Care? Sindacati e RSU sul piede di guerra - Senza Soste

"Purtroppo, come avevamo anticipato in alcuni articoli nei mesi scorsi, la situazione al call center di Guasticce non è rosea. Ma se qualche settimana fa sul banco degli imputati c'era Seat Pagine Gialle, il colosso delle telecomunicazioni che appalta i servizi del 12.40 e 89.24.24, a questo giro i segnali negativi arrivano direttamente dalla casa madre. La torinese Contacta, madre di Voice Care (Chivasso) e People Care (Guasticce), vuole chiudere la prima e togliere alcuni servizi alla seconda.  Di seguito il comunicato unitario delle RSU (fra cui anche quella Cobas) e delle segreterie di settore di Cgil, Cisl e Uil e l'articolo de Il Tirreno con le promesse del padrone, Moretti. Redazione - 19 aprile 2014"

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2 commenti:

  1. ..... Drammatico appare ormai da anni lo scenario dietro le quinte del nostro "bel" Paese sul fronte occupazionale. Di questo ne siamo responsabili tutti. Siamo stati un tantino superficiali; nel nostro piccolo, a credere di migliorare e crescere senza sacrificare parte della nostra vita e quella dei nostri figli. Il grado culturale, professionale, umano è ai minimi storici. Siamo.responsabili attivi sotto il profilo politico, poiché noi stessi siamo artefici dei governi che si sussegueguono nelle Legislature, nonché responsabili sono gli istitutori degli stessi Governi che promuovono iniziative di miglioramento che mai avverranno concretamente. Sono responsabili le massime cariche sindacali,quelle stesse elette da noi tutti che hanno sempre dichiarato e sancito percorsi sociali poco concreti e di minima iincisività, dicendo di tutelarci,proteggerci, sorreggerci fino allo stremo delle forze; in realtà sempre sulla nostra pelle, dichiarando ed facendoci acquisire diritti anche quando non lo meritiamo. Facendoci credere che nella società l' unico DOVERE è il lavoro mettendo tutti sullo stesso piano. Noi, uomini e donne lavoratori non possiamo mai essere sullo stesso piano perché siamo diversi in essere. Non potremmo mai essere comunque e sempre tutelati dal sistema se agiamo in modo diverso nei confronti nei nostri impegni. Il mio modesto parere è che per colpa di pochi paghiamo in molti. Abbiamo tutelato qualunque forma.di " abusivismo" abbiamo scambiato professionalità e dedizione al lavoro con furberie e disonestà indistintamente e senza ritegno. Ci siamo nascosti dietro ad ogni forma concreta di cagionevoli malesseri. Ed ora che la vita ci presenta in conti ci lamentiamo della fantomatica crisi. Ci siamo mai chiesti se siamo stati onesti? Abbiamo mai pensato che solo e soltanto se cambiamo il nostro modo di pensare, di credere e lottare si può cambiare lo scenario oppure pensiamo di proseguire sulle stesse orme? Abbiamo tutti la responsabilità di quello che succede oggi non solo chi governa. Perche coloro che sono sulle poltrone e nei palazzi li abbiamo volutamente e consapevolmente messi NOI. Dobbiamo avere molta consapevolezza che nessuna forma di DEMOCRAZIA esiste se non c'è il benché minimo cenno di onestà. Virtù rara quasi sparita. Meditiamo su tutto ciò che ci circonda e contempliamo. Per cambiare dobbiamo iniziare dal piccolo; noi stessi.!!

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  2. C'è sempre chi ha interesse a mantenere il popolo ignorante per meglio manovrarlo. E' importante essere consapevoli che le situazioni sono strumentalizzate, prese come paravento per fare o non fare certe cose. Una situazione economica difficile diventa la condizione ideale per approfittarsi del prossimo da parte dei disonesti.
    Sarebbe giusto riconoscere agli uomini gli stessi diritti; le differenze per cui si collocano nella società in posti diversi, debbono scaturire dal loro intimo essere e dalle loro intrinseche capacità. Nient'altro può e deve determinare l'assegnazione di una carica o di una funzione.
    Molte volte invece, i migliori e onesti sono rimossi dai loro posti perché disturbano col loro opporsi alle cose ingiuste e disoneste. In loro sostituzione si mettono degli incapaci che, consapevoli di non avere i titoli per occupare quel posto, si sentono grati a chi li ha tanto favoriti e non se la sentono di opporsi al comando di fare delle ingiustizie. Dall'altra parte, al potere non interessa tanto avere degli esecutori capaci, quanto ubbidienti.
    La cosa più giusta sarebbe quella di non fare favoritismi affinché la democrazia non diventi una dittatura mascherata, nella quale le scelte sono di pochi e si fanno approvare dai più, falsificando la realtà e, in definitiva, prendendosi gioco di loro.

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