domenica 27 aprile 2014

Al congresso per la democrazia - Il Sindacato è un'altra cosa

 
L'esecutivo nazionale del documento congressuale "il sindacato è un'altra cosa" si è riunito il 23 aprile definendo le seguenti valutazioni ed impegni.

1) A conclusione dei congressi nazionali di categoria si può affermare che la CGIL giunge al congresso confederale con un asse politico ancora più spostato verso posizioni negative e involutive. Il documento della maggioranza congressuale non esiste più, l'accordo del 10 gennaio ha rotto la maggioranza creando una nuova maggioranza ancora più moderata. Il congresso è destinato a sanzionare questa situazione.
Il jobsact ha dato il segno di fondo alla politica del lavoro del governo Renzi e ha mostrato tutta la debolezza se non l'inconsistenza di CGIL CISL UIL . Si conferma dopo il disastro delle pensioni, mentre la crisi continua e si licenzia e si chiudono fabbriche, la totale passività dei gruppi dirigenti del sindacalismo confederale. A questa deriva sindacale bisogna opporsi e questa è lo scopo di fondo del nostro documento. Per questo si deve subito avviare nei territori l'organizzazione della opposizione CGIL. Dopo il congresso confederale verrà convocata una assemblea politico organizzativa.

2) Il risultato del nostro documento è positivo tenendo conto del diffuso boicottaggio e dei falsi generalizzati. Politicamente la nostra posizione di opposizione si è verificata essere giusta visto il fallimento della operazione di condizionamento interno alla maggioranza degli emendatari. Per essi si pone il problema di come collocarsi alla opposizione. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a tutte le iniziative comuni di contrasto alla deriva della CGIL, a partire dalla lotta contro il Testo Unico sulla rappresentanza e contro la politica del governo Renzi. 

3) Le gravissime violazioni della democrazia e delle regole congressuali e le falsificazioni dei risultati hanno portato la nostra rappresentanza congressuale ben al di sotto del risultato reale e persino  sotto quel 3%, che, con una interpretazione sbagliata e strumentale  delle regole, la maggioranza in alcuni congressi ha posto come soglia di sbarramento per l'accesso ai direttivi, escludendo la minoranza da essi.
Fermo restando l'assoluto rifiuto di questa falsa interpretazione abbiamo chiesto alla segreteria confederale una atto sanatorio immediato che ripristinasse almeno parzialmente i nostri diritti sia  nelle  categorie e strutture territoriali dove erano stati brutalmente violati, sia nella platea congressuale. Abbiamo ricevuto un rifiuto e dunque dobbiamo dedurre che la segreteria confederale si riserva arbitrariamente di escludere la  minoranza congressuale dal prossimo direttivo nazionale, per colpirne lo stesso diritto ad organizzarsi ed esistere. 
In ogni caso, pur contestando i risultati  al congresso, abbiamo chiesto ed esigiamo in tutte le strutture la piena applicazione delle regole sia sulla platea congressuale sia sulla assoluta proporzionalità dei direttivi rispetto ad essa, riservandoci azioni di tutela in tutte le sedi. Nel congresso confederale daremo una battaglia aperta per la democrazia ed il pluralismo e chiederemo in primo luogo agli emendatari, ma anche a tutta la platea congressuale, di sostenere se necessario con le  firme il pluralismo e il diritto alla piena rappresentanza  della  minoranza. 
Per la democrazia in CGIL verrà convocato un presidio esterno il 6 maggio. Qui verrà reso noto un primo dossier sugli abusi e le falsità del percorso congressuale.

4) Per sostenere l'iniziativa legale e l'organizzazione del documento sono state decise una sottoscrizione diffusa per le iniziative contro il Testo Unico e una straordinaria da parte dei componenti dell'esecutivo nazionale e degli organismi nazionali e confederali regionali. Sono state assegnate le responsabilità operative per tutte le diverse iniziative e funzioni in vista del congresso.

5) L'esecutivo ha espresso indignazione per la decisione della segreteria confederale di invitare l'amministratore delegato delle ferrovie Mario Moretti ad una delle giornate di dibattito nei giorni immediatamente precedenti il congresso. Dopo la vergogna del congresso Filt si continua ad ignorare che Moretti è rinviato a giudizio per la strage di Viareggio e ha licenziato Riccardo Antonini perché si è schierato con le vittime. Siamo  solidali con tutte le iniziative dei familiari di Viareggio. 

6) L'esecutivo ha dato adesione e sostegno  alla manifestazione Notav del 10 maggio a Torino, a quella del 17 maggio a Roma contro le privatizzazioni l'Europa della Troika e per i beni comuni e al percorso di costruzione e alle iniziative di un Controsemestre Popolare, in alternativa alla presidenza italiana degli organismi europei. 

Esecutivo nazionale IL SINDACATO È UN'ALTRA COSA
 
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