venerdì 13 dicembre 2013

Come si prosegue con la piattaforma visto che la RSU non ha i numeri?

Analizziamo i dati del referendum per alzata di mano fatto in assemblea:

Totale dipendenti= 930
Totale operai= 640
SI= 252 pari al 27% dei dipendenti (39% degli operai)
NO= 143 pari al 15% dei dipendenti (22% degli operai)
535 lavoratori, pari al 57% del totale, si sono astenuti, alcuni  per alzata di mano, alcuni abbandonando l’assemblea prima della fine, altri ancora disertando completamente le assemblee.

Il dato di fatto è quindi che la RSU non ha ricevuto il mandato a costruire una piattaforma sui presupposti espressi in assemblea perché non ha i numeri sufficienti per farlo. I SI non hanno raggiunto neanche il 50%+1 tra gli operai, ammesso che sia lecito conteggiare solo gli operai.

Invitiamo quindi la RSU ad abbandonare l’idea di costruire una piattaforma sugli orari di lavoro che parta dal cedere all’azienda i 20 turni settimanali sul 4° turno.

Se, nonostante i numeri, la RSU deciderà di andare avanti comunque nella direzione annunciata in assemblea è chiaro che tale decisione sarà considerata una forzatura da parte di una delegazione che non è più rappresentativa dei lavoratori Continental.


Nel caso la RSU decida di insistere su questa strada abbia per lo meno la coerenza di distinguere con colori diversi le schede di operai e impiegati al referendum di approvazione della piattaforma sugli orari e abbia soprattutto la coerenza di rassegnare le dimissioni qualora non raggiunga la maggioranza di approvazione tra gli operai.

8 commenti:

  1. Mi pare banale fare un refetendum con partecipanti non assoggettati ai turni. Non ha senso. Il referendum deve essere fatto con gli operai altrimenti visto che DOBBIAMO ESSERE TUTTI UGUALI COME UNA FAMIGLIA SPECIFICHIAMO CHE TUTTI I DIPENDENTI SOGGETTI A REFERENDUM DOVRANNO ESSERE INSERITI NEL PIANO AZIENDALE DEL 2014 indistintamente quindi soggetti a riduzione di orario e salario( ammortizzatori). Detto questo ,credo sia necessaria una revisione delle proposte RSU trovare alternative, dividere essenzialmente la piattaforma economica da quella che cincerne gli orari e le turnazioni. Dovrebbe rinegoziare con l Azienda la faccenda dei sabati e domeniche sul 4° turno questa soluzione e al quanto assurda perché NON SERVE DI CERTO A LIMITARE L ASSENTEISMO. ( Le persone possono assentarsi dal Lun al Venerdi per vari motivi e tornare a lavoro solo nei We.) È al trettanto assurdo che veniamo penalizzati nei giorni che possiamo stare con la FAMIGLIA. Troviamo altre strade. Si può fare. RIBADISCO CHE MAI in casi di necessità sia capitato che noi abbiamo detto no. Ma deve eseere solo in caso di necessità e con effetti RETROATTIVI PER LO MENO. Asta la vista amigos.

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    1. Metterei in evidenza il commento di questo collega, mi piacerebbe che i 3 della delegazione trattante lo leggessero bene. E non solo loro... Quest'anno lavorativo si sta chiudendo in maniera assurda, fa paura pensare a come si prospetta il prossimo !!! Beato chi avrà i " Santi in Paradiso " !!!

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  2. Alle assemblee hanno partecipato e votato anche gli impiegati! Basta discorsi. Il mandato non ce l'hanno. Inizia la lottaaaaa

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  3. Infatti io parlo di un eventuale REFERENDUM.

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  4. non sono più rappresentativi. o fanno un'altra proposta a 19 turni o rassegnano le dimissioni subito non dopo il referendum!!!!

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  5. Ah quindi se il 57% dei dipendenti non è venuto in assemblea la votazione è da invalidare? Bene, supponiamo venga davvero invalidata... Tutti nuovamente riconvocati in assemblea... cosa pensate che succeda? Che magicamente compariranno 71 persone in più per rendere valida la votazione?? Questo non è solo un fallimento dell'RSU, ma della democrazia intera e di tutti noi. Queste cifre rispecchiano appieno il disinteresse delle persone per le vicende aziendali. Nelle assemblee di impiegati, purtroppo, se ne è vista a malapena l'ombra e dai numeri (395 su 640) anche di operai se ne è visti poco più della metà. Perciò? Adesso che si fa? Voi parlate di lotta, ma la quasi totalità di voi CORRE a casa quando c'è sciopero con manifestazione FIOM, attaccandosi alle scuse talvolta più ignobili per non venire. Anche diversi membri dell'RSU non li ho MAI visti agli scioperi, eppure usano i toni di Robespierre e Giovanna d'Arco nei momenti di calma. Ricordatevelo sempre, fate parte della FIOM. Se le vostre idee non sono in linea con questo sindacato, ANDATEVENE e createne un altro. La I della FIOM significa IMPIEGATI, se non vi sta bene uscite dall'organizzazione e createne una esclusivamente operaia.

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    1. Hai detto bene, questo è un fallimento della RSU. Non si tratta però di invalidare la votazione perchè la votazione è più che mai valida....il suo risultato però è chiaro: LA RSU NON HA IL CONSENSO NECESSARIO PER PRESENTARE QUEL TIPO DI PIATTAFORMA. Questo vuol dire sicuramente che può provare a presentare una piattaforma diversa ai lavoratori, una piattaforma che però non parta dai 20 turni settimanali sul 4°. Non c'è da fare tanti discorsi, c'è solo da prenderne atto con umiltà ed onestà. Altra cosa di cui prendere atto è che oltre agli impiegati anche moltissimi operai non sono venuti in assemblea o comunque sono andati via prima della votazione. Anche il fatto che la quasi totalità dei lavoratori non aderisca più alle manifestazioni, guarda che non è un segnale positivo. E' purtroppo la dimostrazione del fatto che qualcosa non sta funzionato, che non siamo riusciti a tenere insieme la gente, che abbiamo portato avanti una linea fallimentare....dobbiamo smettere di colpevolizzare sempre gli altri e cominciare a fare critica costruttiva e soprattutto autocritica per capire dove abbiamo sbagliato e soprattutto come si può rimediare. Dobbiamo ricominciare a coinvolgere la gente e trovare un modo per ritrovare il senso di solidarietà perso. Quelli che la pensano in modo diverso da noi non sono da "archiviare come altra categoria" e allontanarli. Pensiamo che la diversità sia una ricchezza e che sicuramente è un demerito nostro se quelli che crediamo diversi da noi non si avvicinano a noi. Anche con loro dobbiamo provare a costruire qualcosa e se non ci riusciremo in questo intento è solo perchè noi avremo fallito. Purtroppo è troppo tempo che non proviamo a far marciare insieme i lavoratori. Il nostro sindacato va migliorato non "epurato".

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  6. Secondo me non dobbiamo discutere se il voto sia valido o meno, sulla sua validità credo nessuno possa dire niente, quanto sull'opportunità politica di andare avanti. Solo un cieco non vedrebbe che un eventuale piattaforma, se approvata, verrebbe approvata con la minoranza dei turnisti (le persone direttamente toccate dall'aumento del carico di lavoro) le la maggioranza di coloro che invece questa rotazione a 20 turni non la faranno mai. Questo credo sia contro ogni principio della Cgil, ed andare avanti lo stesso, senza modificare l'impianto dell'accordo, lo trovo onestamente un atto di un arroganza inaudita. Poniamo che nella migliore delle ipotesi l'accordo venga approvato. La maggioranza dei turnisti vota contro, il resto a favore e passa il si. Ci troveremmo con un accordo che nella sua parte peggiorativa tocca solo persone che erano per il no. Da un organismo come la Cgil, Fiom addirittura, certo non me lo aspetto. Nel peggiore dei casi, andare avanti con un consenso così risicato, rischiamo che l'accordo venga bocciato. Con danni per tutto lo stabilimento, dovuti a chi non ha il buonsenso di tornare in assemblea e variare la proposta. Basterebbe un piccolo passo indietro e un poco di umiltà, e si potrebbe trovare una sintesi che permetta a tutti, operai e impiegati, di andare a braccetto davanti all'azienda. Invece, grazie alle manie di protagonismo di alcuni, stiamo andando al muro contro muro, sia tra di noi, che contro l'azienda. Chiederei alla nostra RSU di fare un passo indietro, e permettere la modifica dell'accordo così come ce lo hanno presentato in assemblea. Faccio notare inoltre l'incongruenza di aver impedito una proposta di accordo alternativa del 2010 forte di oltre 200 firme di OPERAI, mentre adesso si vuole a tutti costi prendere una musata con una mole di consensi pari a 242. Se valeva il discorso del 2010, e se la coerenza di chi ci rappresenta non fosse un opinione, dovremmo tornare in assemblea e modificare l'impianto. Col consenso a maggioranza. Ma sappiamo chi comanda e quale decisione prenderà. Auguri a noi.

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