domenica 12 maggio 2013

La Carta Rivendicativa FIOM e gli Orari di Lavoro

Il 2 maggio si è tenuto un incontro tra l'azienda e una delegazione sindacale per discutere della carta rivendicativa FIOM. Dopo l'incontro è stato pubblicato dalla RSU un comunicato di sintesi.

In merito a quanto esposto nel comunicato intendiamo puntualizzare le seguenti cose:

1) La questione della polizza sanitaria fa già parte dei 5 punti della carta rivendicativa e quindi deve essere portata avanti come da indicazioni FIOM e come da mandato dei lavoratori: "sono da riconfermare i fondi sanitari aziendali, salvaguardandoli dall'assorbimento in Metasalute...."

2) La questione degli orari di lavoro merita risposte chiare e inequivocabili.
In sintesi la questione è questa: mentre noi con la carta rivendicativa esprimiamo la volontà di "attuare riduzioni dell'orario di lavoro" per allargare i livelli occupazionali, l'azienda continua a contrapporsi con una richiesta che va nel senso opposto,  prestazioni aggiuntive e maggiore flessibilità di orari che inevitabilmente portano nel tempo a ridurre i livelli occupazionali.  Questo l'azienda lo vuole ora quindi ora si rende necessario dare una risposta inequivocabile e non elusiva.
Cosa aspettiamo a dire chiaramenete che non vogliamo l'ulteriore peggioramento degli orari? L'accordo sul 3° e 4° turno scadrà a breve. Perchè rinviare la discussione alla scadenza di quell'accordo? Perchè non si dice ora chiaramente che GLI ORARI DI LAVORO NON SI PEGGIORANO ULTERIORMENTE.
Attuare riduzioni dell'orario di lavoro è in pieno contrasto con l'accettare prestazioni aggiuntive. Il mandato per rivendicare questo la RSU ce lo ha ora e quindi ora va detto questo. Non si può rinviare questa rivendicazione alla scadenza di un accordo che, come tutti sappiamo bene, contiene anche questioni di rilevanza economica come il PREMIO RISULTATO.

1 commento:

  1. Flessibilità di orario? L'azienda non solo lo vuole ora ma nei fatti lo stà già praticando specialmente sui nuovi reparti! Allora, perchè si lasciano da soli i lavoratori a rispondere ORA personalmente invece di gestire la cosa insieme a loro? Da soli siamo tutti più deboli e ricattabili, è da vigliacchi nascondersi dietro un dito, far finta di non vedere e magari poi dire: "Non è colpa mia se i lavoratori dicono di sì.."

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