Hanno partecipato alle assemblee poco più di 300 operatori e solo alcuni impiegati su un totale di 950 dipendenti.
L'attuale mancanza di partecipazione obbliga inevitabilmente a riflettere sull'incapacità e/o mancanza di volontà della RSU di coinvolgere i lavoratori. Le assemblee non sono più luoghi "aperti" in cui poter davvero discutere, confrontarsi e decidere; il lavoratore non ha più voce in capitolo e al massimo viene chiamato a ratificare decisioni già prese dall'azienda o dai vertici sindacali. Questo ha come conseguenza l'allontanamento dei lavoratori dalla vita sindacale in azienda. Prova di ciò è anche la bassa partecipazione al referendum sulla piattaforma: poco più del 50% contro percentuali tra l'80 e il 90 degli anni passati!
Il metodo e l'atteggiamento di questa delegazione e dalle segreterie sindacali parla chiaro:
L'attuale mancanza di partecipazione obbliga inevitabilmente a riflettere sull'incapacità e/o mancanza di volontà della RSU di coinvolgere i lavoratori. Le assemblee non sono più luoghi "aperti" in cui poter davvero discutere, confrontarsi e decidere; il lavoratore non ha più voce in capitolo e al massimo viene chiamato a ratificare decisioni già prese dall'azienda o dai vertici sindacali. Questo ha come conseguenza l'allontanamento dei lavoratori dalla vita sindacale in azienda. Prova di ciò è anche la bassa partecipazione al referendum sulla piattaforma: poco più del 50% contro percentuali tra l'80 e il 90 degli anni passati!
Il metodo e l'atteggiamento di questa delegazione e dalle segreterie sindacali parla chiaro:
L'obiettivo non è quello del coinvolgimento e della partecipazione dei lavoratori ma solo quello di sentirsi legittimati "a procedere"!
L'aggressività della RSU di maggioranza nei confronti delle delegate dell'opposizione assume toni sempre più incivili. In diverse assemblee è stato impedito loro di esprimere la posizione dell'Area di Opposizione in merito alla piattaforma con strumentali polemiche e ignorando volutamente la richiesta di intervento.
Il concetto espresso sopra si ripropone nella gestione delle votazioni per alzata di mano sulla proposta di RLS aggiuntivo. Il rispetto delle regole e dei principi di trasparenza e democrazia per questa delegazione non sono importanti. Procede facendosi legittimare la decisione presa, in assenza di alcun accordo scritto con l'azienda, da appena 300 lavoratori a cui è stata posta scorrettamente la seguente domanda: "Volete o no un RLS aggiuntivo?". Chi direbbe di no?
I lavoratori che si sono permessi di sollevare altre questioni sindacali sono stati messi a tacere con la motivazione: "Questo non è all'ordine del giorno, se ne parla nella prossima assemblea" perchè anche cosa si dice tra le varie ed eventuali lo decide la RSU!
Riusciamo a comprendere che questi meccanismi allontanino i lavoratori dalla partecipazione alla vita sindacale ma allo stesso tempo invitiamo tutti a reagire con una rinnovata partecipazione che sia consapevole e critica al tempo stesso per evitare che i pochi continuino a decidere per conto di tutti il peggioramento delle nostre condizioni di lavoro!
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