Come RSU non capiamo e non condividiamo tale scelta, e riteniamo veramente dannoso per i lavoratori continuare una pratica sindacale che privilegia i rapporti tra le strutture sindacali e politiche, esclude i rappresentanti eletti in fabbrica, subordina gli interessi dei lavoratori agli interessi dell’azienda e chiude ogni possibilità di una vera alternativa, mettendo i lavoratori stessi sempre e solo di fronte a decisioni già prese in altra sede. In queste condizioni anche una consultazione dei lavoratori si svuota di significato e serve solamente a ratificare tali decisioni
Da molti anni , ogni volta che è stato ratificato un accordo è andata più o meno così, alla Piaggio come alla Ristori, così come accadrà tra qualche giorno per la firma sulla solidarietà in Piaggio, senza nessuna trattativa sui veri problemi che riguardano i lavoratori, tra cui il disimpegno produttivo da parte di Piaggio, fatto a spese dei lavoratori e con i soldi pubblici, che è la principale causa dei fermi produttivi nello stabilimento di Pontedera e del ridimensionamento occupazionale dell’indotto.
Venti anni di questa politica, oltre ad aver impoverito un intero territorio, hanno portato i lavoratori alle disastrose condizioni attuali e li ha resi più deboli e ricattabili. Come lavoratori dobbiamo però iniziare a far capire con forza e determinazione a chi, in questi anni è stato protagonista delle scelte politiche e sindacali che gli stessi schemi non sono più proponibili, perché non siamo più disposti a subire passivamente il continuo arretramento delle nostre condizioni di lavoro.
RSU FIOM PIAGGIO
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