La verità ha la testa dura. Tutte le bugie per le quali sarebbe stata la Fiom ad abbandonare la
trattativa sono cancellate.
Questa sentenza, che riporta nelle fabbriche la Costituzione, è fondamentale per
tutti i lavoratori sottoposti alle pressioni e ai ricatti. In questi anni iscritti e delegati
della Fiom-Cgil hanno resistito ed è innanzitutto merito loro, grazie anche alla
riuscita dello sciopero e della manifestazione della sola Fiom-Cgil del 28 giugno, se
oggi è riconosciuto il diritto dei lavoratori a negoziare e contrattare in tutti gli
stabilimenti Fiat.
Libertà conquistata dopo anni di durissima crisi e unilateralismo aziendale. Libertà
per tutti i sindacati di dire di no ai ricatti. Ora la Fiat dismetta una guerra inutile e
dannosa alla democrazia costituzionale del nostro Paese. Applichi le sentenze e non
impedisca alle lavoratrici e ai lavoratori di esser liberi di scegliere il proprio
sindacato, alle delegate e ai delegati il diritto di esserlo e ai sindacati, a partire
dalla Fiom, di esercitare il diritto di assemblea e tutti gli altri diritti sanciti dallo
Statuto dei lavoratori.
E’ ora il tempo che il Parlamento faccia una legge sulla rappresentanza che
garantisca il voto democratico delle lavoratici e dei lavoratori e la rappresentanza
proporzionale fra le organizzazioni sindacali. E’ ora il tempo che venga abolito l’abominio giuridico
dell’articolo 8 che permette le deroghe ai contratti e alle leggi.
Chiediamo al Governo di convocare urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat, per
discutere il piano industriale e gli investimenti utili a garantire la salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti.
3 luglio 2013 FIOM NAZIONALEfonte: http://www.fiom.cgil.it/auto/fiat/documentazione/volantini/v_13_07_03-sentenza.pdf
Altro materiale:
http://www.fiom.cgil.it/auto/fiat/documentazione/decreti_e_sentenze/13_07_03-cortecostituzionale.pdf
http://www.fiom.cgil.it/auto/fiat/documentazione/decreti_e_sentenze/13_07_03-collegio_difensivo.pdf
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