Pubblichiamo il nostro ordine del giorno alternativo a quello della maggioranza Fiom rispetto al giudizio sulla proposta di Federmeccanica nell’ambito della trattativa per il contratto nazionale dei metalmeccanici. Non abbiamo partecipato alla votazione sui documenti in quanto abbiamo giudicato illegittimo il voto del comitato centrale che ha escluso Domenico Destradis nell’ambito delle sostituzioni.
Nostro ordine del giorno!
Il comitato centrale della fiom in merito alla proposta di federmeccanica esprime il seguente giudizio:
La formale conferma di due livelli contrattuali e’ negata alla radice dalla derogabilita’ di tutte le materie del livello nazionale, ad esclusione dei minimi salariali, e dalla pretesa non sovrapponibilita’ della contrattazione sui due livelli;
Il contratto nazionale nell’ipotesi di Federmeccanica si riduce a cornice vuota di diritti generali mentre tutta la contrattazione sul salario e sulla prestazione e’ destinata in via esclusiva alla contrattazione di risultato, scambio e ricatto a livello aziendale. In questo senso la definizione annua del salario vincolata ad un indicatore del tutto simile alla soluzione negoziale del contratto dei chimici, a differenza di quanto rivendicato dalla Fiom nella piattaforma, determinerebbe la fine di ogni funzione salariale redistribuiva del ccnl;
Non è negoziabile alcun subordinazione integrale della maturazione di istituti contrattuali quali Par alla effettiva prestazione o la loro monetizzazione collettiva ;
Non è accettabile il calcolo ex post su base settimanale del lavoro straordinario;
Il significativo riconoscimento del diritto soggettivo alla formazione non può essere scambiato con la cancellazione del diritto alle 150 ore;
Infine è del tutto assente ogni risposta alla rivendicazione di ripristinare il potere delle rsu sulla negoziazione della flessibilità e in materia di non applicazione del jobs act a partire dalla tutela sui licenziamenti.
Pertanto la proposta di federmeccanica è nel suo complesso irricevibile.
Il proseguo della trattativa è quindi condizionato alla disponibilità da parte di federmeccanica di togliere dal tavolo tale proposta. Il contratto nazionale deve migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Non può divenire strumento dell’impresa per aumentare lo sfruttamento del lavoro. Questo obbiettivo di fondo è per la Fiom la priorità assoluta e la condizione per la chiusura di un accordo con Federmeccanica.
La formale conferma di due livelli contrattuali e’ negata alla radice dalla derogabilita’ di tutte le materie del livello nazionale, ad esclusione dei minimi salariali, e dalla pretesa non sovrapponibilita’ della contrattazione sui due livelli;
Il contratto nazionale nell’ipotesi di Federmeccanica si riduce a cornice vuota di diritti generali mentre tutta la contrattazione sul salario e sulla prestazione e’ destinata in via esclusiva alla contrattazione di risultato, scambio e ricatto a livello aziendale. In questo senso la definizione annua del salario vincolata ad un indicatore del tutto simile alla soluzione negoziale del contratto dei chimici, a differenza di quanto rivendicato dalla Fiom nella piattaforma, determinerebbe la fine di ogni funzione salariale redistribuiva del ccnl;
Non è negoziabile alcun subordinazione integrale della maturazione di istituti contrattuali quali Par alla effettiva prestazione o la loro monetizzazione collettiva ;
Non è accettabile il calcolo ex post su base settimanale del lavoro straordinario;
Il significativo riconoscimento del diritto soggettivo alla formazione non può essere scambiato con la cancellazione del diritto alle 150 ore;
Infine è del tutto assente ogni risposta alla rivendicazione di ripristinare il potere delle rsu sulla negoziazione della flessibilità e in materia di non applicazione del jobs act a partire dalla tutela sui licenziamenti.
Pertanto la proposta di federmeccanica è nel suo complesso irricevibile.
Il proseguo della trattativa è quindi condizionato alla disponibilità da parte di federmeccanica di togliere dal tavolo tale proposta. Il contratto nazionale deve migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Non può divenire strumento dell’impresa per aumentare lo sfruttamento del lavoro. Questo obbiettivo di fondo è per la Fiom la priorità assoluta e la condizione per la chiusura di un accordo con Federmeccanica.
L'OdG è stato respinto ed invece è stato approvato quello presentato dalla Segrateria.
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