Ieri è stato diffuso in azienda che i lavoratori del piezo venerdì saranno coperti dalla cassa integrazione e quindi non perderanno i soldi per lo sciopero.
E' chiaro che questo sarebbe stato possibile solo annullando lo sciopero di venerdì per quei lavoratori.
Una cosa del genere è impensabile visto che la FIOM ha indetto uno sciopero generale per il settore auto. Risulterebbe inoltre discriminatoria verso tutti gli altri lavoratori che invece aderiscono allo sciopero perdendo la retribuzione. Infine risulterebbe particolarmente grave per quei lavoratori che hanno annullato la giornata di ferie per poter risultare in sciopero.
In effetti, anche ieri al direttivo FIOM lo sciopero nazionale di venerdì 28 (oggi) non è stato "pubblicizzato" per niente, solo una breve menzione da parte del segretario regionale..Non si capisce molto..la Fiom indice uno sciopero con manifestazione nazionale a Roma e poi non lavora perchè lo sciopero riesca al meglio possibile, annullandolo solo al reparto Piezo riuscendo alla fine a fare solo poche macchine per quanto riguarda la nostra azienda. Quale messaggio allora si vuole dare ai lavoratori? Che lo sciopero c'è ma che alla fine meno si danneggia l'azienda e meglio è?..Così si dividono soltanto i lavoratori (c'è chi sciopera e chi no sulla stessa giornata) che nel frattempo buttano soldi al vento.. Del resto il "dividi et impera" era già così bene conosciuto dai Romani !!
RispondiEliminaquell'altro si e' presentato trionfante la sera a dirci che erano stati bravi con la direzione a farci pagare con la cassa integrazioen alla faccia della bravura hanno solo annullato lo sciopero
RispondiEliminaMi pare che questo articolo sia veramente raccapricciante, e populistico.
RispondiEliminaInnnanzitutto lo sciopero viene normalmente fatto per bloccare le produzioni, e conseguentemente "danneggiare" in qualche modo le aziende in modo che ascoltino le nostre ragioni. In questo caso, però la produzione era già bloccata perchè le linee erano ferme e quindi a che scopo far perdere la retribuzione (già peraltro ridotta per la CIGO) ai lavoratori? Eventualmente il singolo lavoratore poteva rifiutare la retribuzione per quella giornata, comunicando la scelta all' azienda, senza paura di ripercussioni, in quanto, come già detto le linee erano già ferme. Inoltre perchè il sindacato avrebbe dovuto decidere anche per quelli che eventualmente non volevano far sciopero? In più i giorni in questione erano due, quindi l'altro giorno come doveva essere pagato.... Per l' ennesima volta con ferie o permessi di quest' anno? Io invece ringrazio il sindacato per questo, per l' azienda era meglio come dite voi..... Quindi chi è l' aziendalista? Mi pare che qualcuno voglia metterci l' uno contro l' altro e contro qualche feticcio, in modo da mascherare la propria inconsistenza.
Bene, questo è un altro punto di vista. Esattamente è il punto di vista di una persona che pare conoscere molto bene le regole... anche se le cose che scrive non sono esatte: si può fare quello che dici, cioè dichiarare all'azienda di rifiutare la retribuzione e aderire allo sciopero, solo quando la cassa è già stata concessa...e non ci pare sia questo il caso anzi ce lo auguriamo perchè altrimenti vorrebbe dire che l'azienda comunica le cose alla RSU solo a giochi fatti. Forse ci puoi dare maggiori dettagli anche su questo visto che sembri molto informato?
RispondiEliminaFin qui può essere una questione di punti di vista. La cosa più grave è stata quella di dare ad intendere ai lavoratori che si era fatta chissà quale trattativa vittoriosa, quando invece era stato semplicemente annullato lo sciopero nazionale. Questo vuol dire ingannare i lavoratori.
Ci piacerebbe sapere anche come la pensano quei lavoratori che si son fatti annullare la giornata di ferie precedentemente chiesta per risultare in sciopero.
Per provare a quantificare, quanto potrebbe essere il guadagno effettivo scegliendo tra una giornata di retribuzione ridotta per la CIGO e una giornata di sciopero? Saranno 50/60 euro lordi circa?..non per fare i conti in tasca a nessuno e ovviamente massimo rispetto per le idee diverse ma se così è siamo davvero messi male o forse siamo talmente abituati a prendere le briciole che certi ragionamenti sono diventati normali!!
RispondiEliminaUna cosa però permettetemi di dire, non ce la faccio a vedere questo scempio sulle parole: In questa risposta si usano 2 termini, raccapricciante e populistico che sono in completa contraddizione. Decidiamoci, o è raccapricciante o è populistico! Perchè POPULISTA, oggi, è CHI ACCETTA COME UNICA LEGITTIMAZIONE PER L'ESERCIZIO DEL POTERE POLITICO QUELLA DERIVANTE DAL CONSENSO POPOLARE. IL TERMINE NON HA ALCUN LEGAME CON UNA PARTICOLARE IDEOLOGIA POLITICA DI DESTRA O DI SINISTRA E NON IMPLICA UN RAGGIRO DEL POPOLO (COME AL CONTRARIO IMPLICA LA DEMAGOGIA),MA ANZI PRESUPPONE UN CONSENSO EFFETTIVO DEL POPOLO STESSO, QUINDI È UN TERMINE ASSOLUTAMENTE POSITIVO per quanto mi riguarda ma forse non è così per chi scrive!! Questo per far chiarezza aldilà delle idee, occhio prima di scrivere baggianate!! Non cambiamo il significato alle parole!!