PISA. «Mio fratello la prima sera era stato pagato 17 euro anziché 20. Il motivo? Ha fatto qualche consegna in ritardo. Lo ha confidato ai suoi amici». È morto per una manciata di spiccioli, i soldi che gli servivano per pagare le bollette e non chiedere aiuto alla Caritas. Maurizio Cammillini, 29 anni, era in prova da due giorni come pony-express per l’Underground Pub di lungarno Mediceo. Era riuscito ad avere finalmente un lavoro dopo anni di disoccupazione. Era il suo sogno. Ma è deceduto per consegnare a domicilio due panini e un fritto contro un lampione di via Pietrasantina. La sua paga e le condizioni di lavoro vengono rivelate a tre giorni dalla morte direttamente dalla sorella, Stefania Pellegrini, anche grazie al racconto dei suoi amici più intimi. (....)
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