Per il contratto dei metalmeccanici siamo alla stretta finale. Inizia mercoledì 25 novembre una tre-giorni di “plenaria” no-stop tra sindacati e Federmeccanica per cercare di chiudere il rinnovo. Nell'incontro di mercoledì 16 si sono “registrati passi in avanti – ha spiegato un comunicato Fiom – sui temi dei trasferimenti, della salute e sicurezza e su un impegno relativo alle politiche attive, mentre non sono stati ancora affrontati negli incontri tecnici i temi relativi agli appalti e alle trasferte, all'orario e all'inquadramento”. Rimangono però ancora tutti aperti i “problemi sul salario e sulle regole democratiche”, che saranno appunto al centro dei vertici di questa settimana.
“Noi vogliamo provare fino in fondo a fare il contratto, ma se Federmeccanica non modifica le proprie posizioni è evidente che le condizioni per farlo non si determinano”. Così il segretario generale Fiom Cgil Maurizio Landini ha illustrato, nel corso dell'Assemblea nazionale dei delegati che si è tenuta venerdì 18 a Roma, lo stato della trattativa. “Noi – ha ribadito – siamo pronti a sperimentare forme innovative, in parte anche quelle sugli adeguamenti salariali. Ma il contratto deve essere pulito, senza scambi impropri, e non deve essere toccato quello nazionale. Il nostro obiettivo è riconquistare un nuovo contratto nazionale di lavoro unitario” (dopo gli ultimi due che hanno visto la firma solo di Fim e Uilm).
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