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Sciopero generale CGIL e UIL il 12 dicembre. Camusso, non ci rassegnamo, arrivederci al 12
Sciopero generale di Cgil e Uil per la giornata del 12 dicembre. E' questo l'esito dell'incontro tra i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, che si è tenuto a margine del congresso della Uil. La Cisl conferma il solo "sciopero unitario" del pubblico impiego, che sarà deciso dalle categorie. La Cgil posticipa così lo Sciopero Generale già proclamato per venerdì 5 dicembre.
“Sui temi della legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato un importante convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale il 12 dicembre con manifestazioni territoriali, avendo fatto verifiche sulla data”. E' quanto annunciato dal Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Nel suo intervento al XVI Congresso della UIL, Susanna Camusso ha poi aggiunto: “rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema, invece noi siamo la soluzione”. La Cgil, ha proseguito Camusso “trova davvero irresponsabile che il governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi della mediazione sociali vanno cancellati” e rivolgendosi al Premier ha proseguito: “può stare sereno, non abbiamo il rimpianto della concertazione, oggi è meno comprensibile qual è la visione e il sogno del Paese” rispetto al '90, “ma questo non significa poter dire che non c'è un luogo dove si contratta con i sindacati. Contrattare è un temine nobile”. Infine, il Segretario Generale della Cgil ha concluso con un “arrivederci al 12 dicembre”.
“Sui temi della legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato un importante convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale il 12 dicembre con manifestazioni territoriali, avendo fatto verifiche sulla data”. E' quanto annunciato dal Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Nel suo intervento al XVI Congresso della UIL, Susanna Camusso ha poi aggiunto: “rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema, invece noi siamo la soluzione”. La Cgil, ha proseguito Camusso “trova davvero irresponsabile che il governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi della mediazione sociali vanno cancellati” e rivolgendosi al Premier ha proseguito: “può stare sereno, non abbiamo il rimpianto della concertazione, oggi è meno comprensibile qual è la visione e il sogno del Paese” rispetto al '90, “ma questo non significa poter dire che non c'è un luogo dove si contratta con i sindacati. Contrattare è un temine nobile”. Infine, il Segretario Generale della Cgil ha concluso con un “arrivederci al 12 dicembre”.
fonte: www.cgil.it
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