Nel suo verbale del 28 maggio 2018 la RSU ha comunicato ai lavoratori di essere stata informata del fatto che "l'Azienda ha formalmente incaricato un consulente esterno per fare un'analisi approfondita sulla questione relativa alle pause..." e che "il consulente si è già recato due volte nei reparti produttivi e provvederà successivamente ad incontrare la delegazione sindacale per un primo confronto e per una presentazione dell'analisi effettuata ....". In altre parole, è venuto il consulente incaricato dall'azienda, ha fatto le sue osservazioni nei reparti produttivi per ben due volte, senza che nessuno si sia accorto di niente e più avanti farà conoscere le sue conclusioni alla RSU.
E' chiaro intanto che "l'analisi approfondita" fatta da un consulente scelto e pagato dall'azienda non può che rispondere agli interessi dell'azienda e con molta probabilità porterà alla conclusione che le pause attualmente sono eccessive e quindi possono essere ridotte. Eppure la RSU e i sindacati confederali hanno anche accettato che tale figura entrasse negli ambienti produttivi, a loro insaputa e senza essere nemmeno presenti.
Portare in assemblea la relazione di un esperto che dimostri, con la sua "analisi approfondita", che ci sono abbondanti margini per ridurre le pause, sicuramente non aiuta i lavoratori a difendere il diritto alle pause nei tempi e nei modi attuali.
Tutto ciò è inaccettabile e dimostra la completa incapacità dei sindacati confederali di rappresentare e difendere i lavoratori. La prassi consolidata di far le pause come le abbiamo sempre fatte è già di per se un accordo e noi ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione alla sua cancellazione, anche in virtù del fatto che i carichi di lavoro sono già stati aumentati abbondantemente in tutti i reparti.
Pisa, 23 giugno 2018
USB Continental
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