Il 28 settembre riprende la trattativa per il contratto nazionale. E' il risultato di un'estate di scioperi articolati, blocco degli straordinari e della flessibilità; quest'ultimi continuano, in attesa che si sblocchi il negoziato. Gli scioperi di luglio hanno avuto alte adesioni ovunque e in tutti i territori i lavoratori si sono fatti vedere e hanno fatto sentire la propria voce contro le rigidità di Federmeccanica su diversi punti rilevanti, a partire dalla questione salariale.
Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito la volontà di giungere a un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale.
La proposta originaria di Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosceva al 95% dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale; ora l'associazione dei padroni meccanici annuncia che presentarà una nuova proposta su cui aprire un nogoziato. Per Fim, Fiom e UIlmva confermato il sistema su due livelli, con il ruolo generale del Ccnl sulle normative e sulla tutela del potere d'acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale, per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.
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