giovedì 22 agosto 2013

"Un modesto decalogo per capire il Grande Ricatto"

Le cosiddette agenzie di rating che giocano con le economie di Grecia, Irlanda, Portogallo, Italia e Spagna sono un oligopolio (potere nelle mani di pochi), Standard & Poors, Moody's e Fitch, tutti statunitensi, vendono informazioni al sistema finanziario mondiale e costituiscono una specie di oracolo indiscutibile, il cui unico scopo è il profitto degli azionisti che ne sono proprietari e i guadagni dell' 1% dell'umanità che è padrona del 99% della ricchezza del mondo.
Questo oligopolio è responsabile, da Wall Street, della crisi del sistema finanziario mondiale perchè proprio loro hanno consigliato e promosso investimenti  in prodotti finanziari "spazzatura" ma quando  si è arrivati al collasso non hanno risposto dei loro errori , nessun governo le ha dequalificate, nè il fondo monetario internazionale,  nè la banca mondiale.
E'stato un chiaro caso di corruzione al più alto livello economico, ma le agenzie continuano ad operare nell'assoluta impunità.
Visto che dovevano rispondere alle sollecitazioni dei loro clienti del sistema finanziario, che non hanno subito perdite con la crisi ma hanno solo guadagnato un po' meno, le agenzie hanno pensato bene di declassare il debito  pubblico di paesi come Grecia, Portogallo , Irlanda, Spagna e Italia. Perchè lo hanno fatto? Perchè il declassamento fa sì che i governi adottino misure di adeguamento economico aprendo così "nuovi mercati".

Tagliare i diritti dei lavoratori, la cosiddetta flessibilità, apre un nuovo mercato di manodopera molto più economica. Il prolungamento degli anni di lavoro, la riforma delle pensioni, apre un nuovo mercato basato su un semplice calcolo: più anni si lavora, per meno anni si riscuote la pensione.I tagli allo stato sociale diminuiscono la qualità dei servizi e promuovono il ricorso alla privatizzazione, il che apre ad altri nuovi e sostanziosi mercati. Poichè il sistema finanziario ha bisogno di recuperare in fretta gli indici di profitto, l 'oligopolio criminale sottopone periodicamente i debiti pubblici ad ulteriori forme di  declassamento che generano "sfiducia " nei mercati.
Si innesca così un meccanismo contorto che porta i paesi ad indebitarsi sempre di più  per riuscire a pagare il debito pubblico, contraendo prestiti che poi pagano i cittadini. (Es, se un paese offre per i suoi titoli sul debito un interesse del 5% annuo, su ogni miliardo di euro entrato con la vendita di tali titoli i cittadini dovranno pagare ogni anno 50 milioni di interessi. I titoli si vendono a 20 anni, il che significa che dopo 20 anni i cittadini avranno pagato 1 miliardo di euro in interessi ma il debito resterà intatto).
Ma chi finanzia queste agenzie di rating? I mercati e per quanto possa dispiacerci noi stessi. Ogni volta che paghiamo una qualsiasi bolletta, un po' dei profitti vanno a pagare i servizi delle agenzie di rating.

Siamo obbligati a sopportare il ricatto di questo oligopolio?

La vera possibilità di mettere fine a questo ricatto è nelle mani di noi cittadini.
È vero che non abbiamo un' alternativa chiara, concreta e realizzabile a breve termine ma c'è già il germe della più urgente delle rivoluzioni: LA RIVOLUZIONE DELL'IMMAGINARIO DI SOCIETÀ, di paese che vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli.
Dobbiamo decidere se vogliamo essere cittadini o consumatori e soprattutto dobbiamo capire che la democrazia non consiste nell'andare a votare ogni 4 anni per poi dimenticarsi dell'argomento. Dobbiamo esercitare un controllo PERMANENTE sul potere e non permettere che anche solo una delle nostre domande rimanga senza risposta. E sono molte le domande che abbiamo.

Tratto da "Ingredienti per una vita di formidabili passioni" di  LUIS SEPÙLVEDA  


1 commento:

  1. Di fronte a questo scenario mondiale che purtroppo decide sulle nostre vite quanto possono influire la piccola cgil e la minuscola fiom quando ci chiamano a scioperare per il "diritto al lavoro" ?
    Ma quante minchiate ci danno a bere !!
    L'unica difesa stà davvero nel diventare lavoratori e cittadini più consapevoli e pretendere risposte !!
    Del resto Sepùlveda non è proprio il primo scemo che parla..la storia insegna.

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