lunedì 16 marzo 2020

PROTEZIONE O PALLIATIVI A SPESE DEI LAVORATORI ?

Come tutti, ci chiediamo se l’accordo firmato dalla RSU sia sufficiente a evitare il diffondersi del contagio in fabbrica.

Non lo crediamo.

1. E' sufficiente mezz’ora di riduzione dell’orario di lavoro per impedire non solo la sovrapposizione dei turni, ma anche i contatti tra loro dei lavoratori, sia in entrata che in uscita?

2. Che cosa significa e COME PUO' ESSERE SUFFICIENTE, per evitare i contatti, la trasformazione di tre turni in 4 o 5 squadre?
Nei reparti si continuerà a lavorare a stretto contatto, su linee composte da moduli vicini e conseguenti. PERCIO' NON SARA' POSSIBILE RISPETTARE QUELLA DISTANZA DI SICUREZZA che anche il Decreto DPCM ha stabilito come NECESSARIA PER TUTTI.
Per esempio, come potranno i manutentori rispettare la distanza di sicurezza in caso di intervento sulle macchine?  E a Fauglia la fabbrica è sovraffollata al punto che molti lavoratori hanno gli stipetti nei corridoi!

3. Non è prevista la SANIFICAZIONE GIORNALIERA (col disinfettante e con il vapore!) delle postazioni di lavoro e delle aree comuni come distributori automatici di bevande e snack, distributori di acqua, tastiere, mouse, schermi touch, sia negli uffici  che nei reparti produttivi.

La verità è che con questo accordo non si mettono minimamente in discussione gli interessi e le priorità dell’azienda.

Riduzione seria dell’orario di lavoro e della presenza in fabbrica? La produzione ci rimette!
Pulizia giornaliera? E come si fa, con la produzione in corso?

Inoltre, con le nuove squadre e la mensa “volante”, la gestione delle pause finisce nelle mani dell’azienda, e sappiamo bene qual è il suo interesse. Lo stesso vale per i PAR che copriranno la nuova turnazione.

Non ultimo, l’uso delle ferie forzate per i reparti di San Piero è un sostituto arbitrario della CIG che sarebbe necessaria per coprire la riduzione della produzione, in corso da tempo.
       
Crediamo perciò che sia necessario rivendicare immediatamente la chiusura totale dell'azienda, pretendere l'utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti e una integrazione a carico dell'azienda.

16 Marzo 2020

Giada Garzella RSU
Silvia Cini dirigente sindacale Fiom
USB Vitesco Technologies

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