martedì 11 luglio 2017

Assemblea Generale CGIL. Perché votiamo contro.

Dichiarazione di voto di Eliana Como, a nome dell'OpposizioneCgil, AG CGIL 11 luglio 2017



Sono 20 anni che un segretario della FIOM non entra nella segretaria nazionale della CGIL. Questo è accaduto perché la FIOM in questi decenni è stata una anomalia nel corpo della CGIL, per scelte sia politiche che contrattuali. Oltre che, in un modo o nell’altro, congressuali.
Se penso a quello che ho vissuto io direttamente, la FIOM è stata una anomalia a Genova nel 2001. È stata una anomalia quando partecipammo alla manifestazione con i Cobas contro il governo Prodi il 4 novembre 2006 e poi quando scioperammo contro il protocollo sul welfare di Damiano. Sono stati una anomalia i contratti nazionali separati e il NO sugli accordi Fiat a Pomigliano e Mirafiori.
In qualche modo, pur tra mille resistenze e contraddizioni (che a me e ai compagni dell’area certamente non sfuggivano), la FIOM era un’altra cosa. Ed è per questo che era fuori dalla segreteria, anche quando la segreteria rappresentava altre minoranze interne.
Se oggi il segretario generale della FIOM entra nella segreteria della CGIL (ora che peraltro da anni la segreteria non rappresenta più le diverse anime dell’organizzazione) è perchè la FIOM non è più quell’anomalia che è stata in passato.
Non è cambiata la maggioranza CGIL. È cambiata la maggioranza della FIOM. E ha ragione Susanna Camusso quando ieri ci diceva che questa non è una svolta improvvisa, un coup de théatre. È frutto di un percorso lungo che ha portato fino a qui passo dopo passo. Dall’accordo della ex Bertone, alla piattaforma del ccnl del 2011, fino ora al peggior contratto nazionale tra tutti quelli firmati a ora.
E non ha caso è cambiato visibilmente anche il clima interno in FIOM. Se in questi 20 anni la FIOM si faceva essa stessa garante del pluralismo interno, oggi è la categoria che più delle altre di distingue per mancanza di rispetto di chi ha opinioni diverse (quasi tutte le altre. Beh, il primato in questo senso resta sempre alla FILT, che ancora non permette ai compagni dell’area di entrare nel direttivo nazionale contro il parere della stessa CdG. Ma è certo è cambiato tanto il clima in FIOM se addirittura segretari generali territoriali e regionali arrivano a dire apertamente “chi non la pensa come me, può uscire dalla FIOM, quella è la porta”. Parole che prima sarebbero state impronunciabili.
Allora il segretario della FIOM entra in segreteria della CGIL perchè sancisce la fine di questa parabola, il cui prezzo lo pagano i lavoratori e le lavoratrici metalmeccaniche con il peggior ccnl degli ultimi decenni. E credo peraltro che questo non sia un bene nemmeno per la CGIL, perché quella anomalia era positiva per tutta l’organizzazione.
E se la linea della FIOM è diventata come la linea della CGIL, nello stesso modo in cui lo scorso settembre votammo contro alle sostituzioni di allora, così oggi votiamo contro all’ingresso di Maurizio Landini nella Segreteria della CGIL.


Dichiarazione di voto di Eliana Como, a nome dell’OpposizioneCgil, AG CGIL 11 luglio 2017

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