giovedì 23 marzo 2017

Piombino. Lettera aperta a M.Landini

Coordinamento Articolo 1 – Camping CIG


Buongiorno Segretario.
Siamo i componenti di un coordinamento di lavoratori e cittadini che da due anni denunciano i comportamenti di Cevital,  Governo, Regione e di chi colpevolmente ne ha avallato le scelte, ne ha giustificato i ritardi, si è piegato a tutte le sue richieste: v. la Variante urbanistica Aferpi, la quale regala al nuovo padrone l’area naturalistica del Quagliodromo e un tracciato della strada 398 che passerà sotto le finestre delle famiglie del Cotone Poggetto. Lo hanno addirittura proclamato “Personaggio dell’Anno”, mentre i lavoratori erano (e sono!) costretti a vivere con gli ammortizzatori sociali, per chi ancora ne ha il diritto. Coordinamento che è stato tacciato delle peggiori colpe, dall’essere “gufi” al voler dividere i lavoratori, all’essere antisindacale (tra noi ci sono  attivisti sindacali da 45 anni).
Innanzi tutto vogliamo ringraziare te ed i tuoi colleghi delle altre organizzazioni sindacali per la presenza che garantirete allo sciopero del 24, nella convinzione che questo possa marcare una svolta; ma su questo torneremo in seguito. Scriviamo a te non perché ti riteniamo più o meno responsabile dei tuoi colleghi sindacalisti per quanto sta accadendo a Piombino, ma per  una affermazione che facesti dal palco l’ultima volta che passasti da Piombino, il 2 dicembre 2015, ti ricordi? Tu affermasti “Se siamo ancora a discutere di un accordo firmato sei mesi fa da tutti, siamo di fronte a una truffa nei confronti del territorio, del sindacato ma anche delle istituzioni”.
Oggi tocca a te dare la risposta: È UNA TRUFFA O NO? Cosa ci aspetta come lavoratori e cittadini di Piombino e della Val di Cornia? I nostri giovani (e non solo loro) devono emigrare tutti per contare su un lavoro dignitoso e stabile? Dovremo campare di ammortizzatori sociali, privati della nostra dignità di produttori dopo 20, 30, 50 anni di lavoro? E coloro che non possono contare neanche sugli ammortizzatori sociali (artigiani, commercianti, lavoratori dell’indotto e dei servizi)? O dovremo aspettare che qualche squalo con la qualifica di “imprenditore” si presenti con progetti più o meno sensati per arraffare qualche milione di sovvenzioni statali e poi sparire nel nulla (emigrato pure lui, ma di lusso…)?
Dicesti anche  ” è finito il tempo delle chiacchiere e servono atti molto concreti  e le eventuali  manifestazioni dovranno tenersi sotto palazzo Chigi.” Cosa intende fare il sindacato? Sei d’accordo che il Governo deve annullare il contratto di vendita a Cevital? Sei d’accordo che l’eventuale vendita a qualcuno tipo Jindal rappresenterebbe la morte per la siderurgia piombinese? Sei d’accordo che il Governo deve riprendere in mano la fabbrica siderurgica di Piombino e garantire la continuità produttiva, anche facendo investimenti che garantiscano la competitività e lo sviluppo di una siderurgia più compatibile con l’ambiente? Sei d’accordo che è indispensabile la predisposizione di un piano di sviluppo che assieme alla siderurgia garantisca altre fonti occupazionali e che il Governo se ne deve rendere attore? Sei d’accordo che è indispensabile l’avvio dei processi di bonifica e di smobilizzo delle strutture inutilizzate come fonte immediata di lavoro per i disoccupati? Sei d’accordo che il giorno dell’incontro di Rebrab con il ministro Calenda è necessario che ci sia una forte presenza di lavoratori e di cittadini sotto il Ministero?
Queste sono le principali domande che ti poniamo, per le quali gradiremmo che tu dessi una risposta pubblica nel tuo intervento.  Aggiungiamo, in sintesi, i nostri inscindibili obbiettivi: bonifiche, acciaio pulito, diversificazione, diritti, lavoro.
Ci farebbe molto piacere se, durante la tua permanenza in Piombino, (o anche in un altro momento, se lo ritieni), una nostra delegazione potesse incontrarti per valutare come sia possibile dare alla vertenza di Piombino una risonanza nazionale.
Ti ringraziamo per l’attenzione che vorrai dedicare alla nostra lettera.
21 marzo 2017

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