Suggerito da Giacomo. Ecco un suo commento all'articolo:
"Non mi interessa per nulla fare un ragionamento puramente "sindacale": questo non ha piu' senso da molti anni, se non decenni. Se davvero si vogliono cambiare le cose non si può rimanere ingabbiati nella logica della mera trattativa col padrone. Briciole da raccogliere non ce ne sono piu' da un pezzo. Chi ancora non l'ha capito (come la Fiom in Fiat - vedi la dichiarazione di ieri dei dirigenti Fiom tornati in Fiat, non grazie a un cambio dei rapporti di forza, ma grazie alla Magistratura!) non riuscirà mai a capire oggettivamente la situazione attuale oppure gli fa comodo non capirlo.
La connessione delle rivendicazioni é il primo passo per la costruzione di una massa critica radicale, capace di innescare rotture significative del sistema, comprendente ovviamente l'elite burocratica che gestisce tutto il sindacalismo concertativo, del tutto asservito alla logica delle larghe intese, cioè alla logica del Fmi e delle multinazionali che ormai hanno il pieno controllo di ogni Governo nazionale (vedi Fiscal Compact e altro).
E' fondamentale capire che la rottura completa con chi collabora con il potere da decenni é indispensabile.
É necessario un'altro sindacato, libero dalle pastoie soffocanti della Cgil e della Fiom, nuovamente - come era facilmente prevedibile - tornata al caldo dell'ovile di Camusso e compagnia.
Pensiamoci e non perdiamo ancora tempo prezioso."
#19o, la connessione è al lavoro. Buona sollevazione a tutti! - ControLaCrisi.org
Sono d accordo anche perché se ci pensiamo bene sono molte le incongruenze nell ambito sindacale. Una delle piu evidenti è che il Sindacato dovrebbe essere il primo organo apolitico. Dovrebbe essere imparziale dovrebbe non arricchirsi di privilegi con i contributi dei lavoratori. Secondo avrebbe dovuto affrontare il problema alla radice ossia non il padrone in prima persona, ma chi al padrone mette i bastoni tra le ruote; e di certo nn sono i lavoratori ma i governi. Anzi semmai avrebbe dovuto seguire delle linee meno contrddittirie e più efficaci. Terzo ascoltare di piu i problemi nei luoghi di lavoro e monitorare oculatamente cosa accade e perché; ma si sa meglio non sentire e non vedere è un poco come un gioco forza. " io proteggo te e tu proteggi me " nel meccanismo contorto del BLUFF. Da tempo i lavoratori tutti pongono le loro ragioni e lamentele. Ma agisce solo dove i muri son più vecchi.
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