giovedì 30 aprile 2015

Per il Primo Maggio

Per il Primo Maggio

In Europa le vendite di auto sono in forte crescita

Qualche dato sulle vendite di auto:

In Europa le vendite di auto sono in crescita da 19 mesi
la crescita si e` accelerata negli ultimi mesi:

I° trimestre 2015 rispetto a I° trimestre 2014: + 8,6 per cento
Marzo 2015 rispetto a Marzo 2014: + 10,6 per cento
In Italia, Marzo 2015 rispetto a Marzo 2014: + 15,1 per cento

fonte:

http://www.alvolante.it/news/mercato-auto-europa-marzo-2015-340713
http://www.unrae.it/

martedì 28 aprile 2015

L'aumento della produzione e gli obiettivi dei lavoratori

Già a dicembre i dati aziendali mostravano un aumento consistente dei volumi di produzione previsti per il 2015, sia rispetto al 2012 che al 2013. Dopo aver dichiarato solo tre mesi fa  253 esuberi, ora l'azienda ha bisogno urgente di aumentare la produzione e vuole sospendere i contratti di solidarietà e ricorrere alle squadre aggiuntive in diversi reparti.

La prima conclusione e` che quanto diciamo da tre mesi viene pienamente confermato: gli esuberi non esistevano e la Solidarietà non aveva alcun fondamento. Erano solo strumenti nelle mani dell'azienda per aumentare flessibilità e carichi di lavoro, finanziati per di più dai soldi dell'INPS, che sono soldi dei lavoratori.
Sulla maggioranza della RSU pesa invece la responsabilità della falsa dichiarazione degli esuberi, dell'imbroglio degli accordi di solidarietà, dei calcoli ingannevoli per giustificare il proprio operato e degli insulti a chi cercava di dire la verità ai lavoratori.

Quello che ora dobbiamo mettere in chiaro è come affrontare la nuova situazione.

L'azienda è in seria difficoltà a soddisfare l'aumento della domanda, tanto è vero che per fare straordinari è disposta a pagarli  rinunciando alla Banca Ore. Inoltre, l'aumento delle vendite di auto in tutta Europa fa pensare che l'aumento di produzione non sia temporaneo e che si stia perciò creando una situazione molto favorevole per le nostre rivendicazioni.

Immediatamente, ci sono due obiettivi chiari e irrinunciabili:

- NO alle pretese aziendali su flessibilità e carichi di lavoro. NO all'orario plurisettimanale, all'uso della banca ore a discrezione dell'azienda e a qualsiasi peggioramento delle attuali turnistiche.

- Gli aumenti produttivi che si prospettano devono essere coperti esclusivamente con l'aumento delle squadre e quindi dell'organico, con assunzioni a tempo indeterminato.

Per il futuro, l'azienda deve rispondere alla nostra richiesta di fornire una dettagliata e aggiornata situazione dei volumi previsti, prodotto per prodotto, da qui alla fine del 2015, e la relativa pianificazione mensile. Finché l'azienda non ci darà informazioni serie sui questi volumi, manteniamo fermo lo sciopero dello straordinario.

Il contenzioso che si sta aprendo con l’azienda sui bisogni produttivi deve rappresentare l’occasione per riconquistare il terreno perduto negli ultimi anni su turni, ritmi e gestione dell’orario di lavoro. Bisogna rompere con una politica sindacale di disponibilità nei  confronti delle richieste e delle pretese dell'azienda, chiudere lo stato di crisi e la Solidarietà, e la RSU deve rapportarsi con l’azienda esclusivamente a partire dalle esigenze e dagli interessi dei lavoratori.

28 aprile 2015

Lavoratori e delegati Continental non firmatari della Solidarietà

Expo 2015, sindacati: “Agli interinali proposti compensi sotto 5 euro l’ora”

Non si placano le polemiche sulla qualità dei contratti offerti per lavorare all’Expo. Nuove accuse sono arrivate da Cgil, Cisl e Uil di Milano che ipotizzano che Manpower, dopo aver raccolto 150mila candidature, voglia utilizzare per i lavoratori richiesti dai padiglioni esteri contratti “al ribasso fino al 30%” rispetto alla normativa italiana. L’agenzia interinale, che in Expo ha l’incarico di gestire il lavoro in somministrazione, “in violazione degli impegni assunti non ha fornito informazioni sul proprio operato”, affermano i tre sindacati. “Temiamo che si vogliano applicare contratti diversi da quelli collettivi nazionali, come quello Cnai” con una riduzione dei compensi anche sotto i 5 euro all’ora, aggiungono Cgil, Cisl e Uil..... 

Continua a leggere su:

venerdì 24 aprile 2015

Richiesta informazioni sui volumi produttivi


Riceviamo e pubblichiamo:

Da: Rsu

Per: Albertini, Bianciardi,

Cc: Rsu

Data: 24/04/2015 11:15

Oggetto: In: Richiesta dati sui volumi

 

Per conoscenza ai lavoratori,

 
Nella riunione del 3 Aprile vi abbiamo richiesto i dati sui volumi e voi vi siete presi l'IMPEGNO a darceli.

Siamo a fine mese e non vi siete degnati nemmeno di rispondere alle nostre sollecitazioni.

Avete qualche problema a fornire questi dati?

Saluti.

 

G.Garzella RSU

S.Cini RSU
 


Da: Rsu

Per: Albertini, Bianciardi,

Cc: Rsu, mfranchi

Data:13/04/2015 13:27

Oggetto:In: Richiesta dati sui volumi

 
Per conoscenza ai lavoratori,


siamo ancora in attesa di  risposta.

Saluti.

 

G.Garzella RSU

S.Cini RSU


Da: Rsu

Per: Albertini, Bianciardi

 Cc: Rsu, mfranchi

Data: 10/04/2015 12:45

Oggetto: Richiesta dati sui volumi

 
Buongiorno,

come da vostro impegno preso nel corso della riunione del 3 Aprile scorso rinnoviamo la nostra richiesta rispetto ai dati sui volumi.

Nello specifico si richiede di avere informativa aggiornata reparto per reparto riguardante i volumi previsti per l'anno e la programmazione mensile delle produzioni.

Grazie.

Saluti.

 

G.Garzella RSU
S.Cini RSU

giovedì 23 aprile 2015

Cgil. Un direttivo surreale in attesa della tempesta perfetta



di Sergio Bellavita – L’ordine del giorno del direttivo nazionale dello scorso 20 aprile parlava dell’attuazione delle scelte compiute il 18 febbraio per il contrasto al Jobs Act.
Odg surreale se si considera lo stato di paralisi totale dell’iniziativa di mobilitazione e  i recenti accordi del contratto nazionale del terziario e dei bancari che hanno accolto la filosofia di fondo del provvedimento del governo Renzi. In aggiunta a ciò le tensioni scatenate dalla coalizione sociale di Landini erano palpabili. La maggioranza Landini Camusso che ha retto la Cgil negli ultimi due anni scricchiola tuttavia sotto i colpi della ingloriosa ritirata sul Jobs Act. La relazione della Camusso è stata una difesa senza se e senza ma delle scelte compiute, peraltro in accordo con Landini come ha tenuto a precisare, lo scorso 18 febbraio sul Jobs act, compresi i contratti firmati dalla Filcams e dalla Fisac.  Landini ha innanzitutto denunciato che nei giorni scorsi si sarebbe tenuta una riunione ufficiale di tutto il gotha della Cgil nazionale in un albergo romano (nostra aggiunta) ad esclusione dello stesso Landini, che aveva per oggetto proprio la Fiom  e la sua coalizione sociale.
Per proseguire poi con criticare il fatto che sul referendum e sulla contrattazione non si starebbe facendo quanto deciso lo scorso 18 febbraio. Infine, giustamente, Landini ha criticato duramente la Camusso per non aver minimamente citato l’ulteriore pesante evoluzione del modello Marchionne che cancellando gli aumenti strutturali dei minimi contrattuali inaugura la nuova era della totale flessibilizzazione del salario. Una nuova era subito condivisa dal sindacalismo cortigiano presente in Fiat. Il nostro intervento ha sottolineato come invece proprio le scelte del 18 febbraio fossero già la mesta ritirata dopo il conflitto dell’autunno. La politica contrattuale che si sta affermando è esattamente figlia della scelta di praticare il Jobs Act, di applicarlo. Un intervento di denuncia delle pesanti responsabilità di questo gruppo dirigente nell’aver tradito, termine assolutamente corretto, le aspettative del movimento di lotta contro il governo Renzi. Clamoroso poi il fatto che la nostra denuncia dell’accordo che ha consentito il lavoro gratuito all’expo di Milano depositato in esplicito riferimento all’articolo 8 della legge Sacconi sulle deroghe non abbia avuto alcuna risposta. Per queste ragioni il direttivo è stato surreale. La Cgil è a un passaggio strettissimo, non vuole affrontare la sua crisi perché ha deciso di adeguarsi al nuovo modello tuttavia Landini non può permettersi questa empasse clamorosa ma neanche rompere la maggioranza e tutto il dedalo intricato di rapporti che si è costruito nell’ultimo congresso. L’uscita sulla coalizione sociale, mentre non è chiaro se e quale strada voglia prendere il segretario Fiom, è stata per la Camusso un regalo inaspettato che gli ha consentito di ricompattare la quasi totalità del gruppo dirigente contro Landini e la Fiom. La conferenza d’organizzazione è alle porte. Il progetto di progressiva cislizzazione della Cgil conoscerà un’accelerazione poderosa con le proposte del documento della conferenza. Tutto ruota sull’adeguamento della Cgil, delle sue strutture e categorie al modello corporativo del testo unico del 10 gennaio accentrando risorse e decisioni nei livelli nazionali e confederali. Questa conferenza è inutile e dannosa e va fatta saltare. Un appello che tutti coloro che vogliono impedire la trasformazione definitiva della Cgil in un sindacato dei servizi  e istituzionale dovrebbero raccogliere. La tempesta perfetta che dobbiamo impedire, per il bene dei lavoratori appunto, non per il nostro.
Sergio Bellavita

martedì 21 aprile 2015

PIAGGIO: Gli operai pretendono di lavorare meglio

Da lunedì scorso gli operai della linea 6 sono in sciopero. Pretendono di lavorare meglio e perciò rivendicano l’aggiunta di 2 stazionamenti per alleggerire il carico di lavoro
L’azienda non intende riconoscere questa necessità e propone invece alle RSU di trovare il modo di riuscire a produrre ugualmente i veicoli programmati senza aggiungere persone sulla linea, ma semplicemente spostando qualche vite da uno stazionamento all’altro.

Sono almeno vent’anni che l’azienda con questi metodi peggiora costantemente le condizioni di lavoro. Aumenta i ritmi e scarica sulle spalle dei lavoratori, tutti i problemi di produzione, chiedendo per questo, se necessario, la collaborazione dei delegati: dalla qualità scadente dei materiali e delle attrezzature alla riduzione al minimo degli organici, compreso di chi deve occuparsi della qualità in entrata sulle linee.

Il risultato è che le braccia dopo qualche anno non reggono più e le persone si ammalano in modo permanente.

La determinazione dei lavoratori e la compattezza nell’adesione allo sciopero sono un fatto che sta allarmando l’azienda. Reagisce in modo nervoso e scomposto: tanto è vero che venerdì scorso, ha negato il permesso sindacale, richiesto a norma di legge, a due dei delegati che attivamente stanno sostenendo e organizzando lo sciopero sulla linea 6. I lavoratori delle meccaniche hanno per questo scioperato mezz’ora.

Per noi non esistono scorciatoie o prese in giro: il carico del lavoro deve diminuire e gli operai devono avere più tempo per montare il veicolo. Senza queste condizioni lo sciopero continua!


RSU FIOM Piaggio

Aumento turni all'xl3

 Riceviamo e pubblichiamo:


Da: Rsu
Per: Giuliano Albertini, Paolo Bianciardi
Cc: Rsu
Data: 21/04/2015 11:32
Oggetto: Aumento turni xl3



Per conoscenza ai lavoratori,


Buongiorno,
vorremmo sapere da quali reparti contate di prelevare gli operatori per formare la squadra aggiuntiva prevista dal 27 Aprile prossimo sull' xl3.
Grazie.
Saluti.

G.Garzella RSU
S.Cini RSU

lunedì 20 aprile 2015

È tutta la Cgil che non va da nessuna parte



di Segio Bellavita.

Il fine settimana ci ha nuovamente riservato scintille mediatiche tra la Camusso e Landini. L’oggetto dello scontro è sempre il tema della coalizione sociale che sabato ha visto riunirsi, nuovamente ad inviti preselezionati, una cinquantina di militanti e quadri della sinistra diffusa.
Uno scontro che, ci permettiamo di dire, ben poco ha a che fare con le durissime contrapposizioni che nel corso degli ultimi 14 anni hanno visto fronteggiarsi la Cgil e la Fiom sul terreno dei rapporti con il governo e sulla stagione degli accordi interconfederali. Quello che resta delle grandi discussioni su pensioni, welfare, democrazia, indipendenza, rappresentanza e contrattazione è un’incomprensibile diatriba che riflette molto lo scontro interno per la leadership della Cgil più che un progetto che non si è posto con chiarezza né sul terreno politico né su quello sociale.

La verità è che l’insieme della Cgil è nel pieno della sua crisi più difficile.
Landini e Camusso sono due facce della stessa crisi. I proclami da una e dall’altra parte servono solo a tirare la palla più avanti ed a sperare che nel frattempo succeda qualcosa che faccia uscire dallo stato comatoso il sindacato. La ragione è che la spacciata e declamata continuità del contrasto al jobs Act semplicemente con c’è. Lo aveva già sancito il direttivo nazionale del 18 febbraio con il dispositivo finale Landini-Camusso. Tuttavia è sufficiente guardare alle recenti chiusure dei contratti dei bancari e del terziario per capire che la Cgil ha deciso non solo che non c’è alcun contrasto, ma di praticare con estrema diligenza il Jobs Act anche nelle parti peggiori.

Landini che punta tutto ad un rinnovo unitario del contratto metalmeccanici si dovrà confrontare con una Federmeccanica che vuole quello che tutte le altre categorie hanno già ceduto: la totale flessibilità degli orari di lavoro. Lo spazio possibile di un contratto unitario sarà solo quello di un peggioramento drastico delle condizioni concrete di chi lavora.
I toni bassi e l’anomalo percorso di vertice che sta portando la Fiom al rinnovo del contratto si spiegano solo se si comprende il passaggio stretto di Landini. In questo senso la coalizione sociale rischia di essere la cortina fumogena dietro cui si celano scelte contrattuali difficili e impopolari. Se così non fosse dovremmo trovare la coalizione il primo maggio a Milano a gridare lo sdegno per l’indecente EXPO2015 e contro l’accordo che consente il lavoro gratuito. Così come Landini avrebbe dovuto dichiarare battaglia interna alla Cgil sulle politiche contrattuali, contro il testo unico liberticida del 10 gennaio e per la costruzione dell’opposizione sociale al governo.

Renzi vive della politica degli annunci, della perenne dispensa di speranze. Il sindacato pare abbia preso a fare lo stesso, con il risultato che il governo fa liberamente quello che vuole e la Cgil e la Fiom assistono passivamente.

Quanto si può continuare così a sinistra ? O dobbiamo attendere che appaia un altro cumulo di macerie?

venerdì 17 aprile 2015

Meno controlli al Piezo

Riceviamo e pubblichiamo:

Da:  Rsu
Per:  Albertini, Bianciardi,
Cc: Rsu
Data: 17/04/2015 12:34
Oggetto: Piezo

Per conoscenza ai lavoratori,
Buongiorno,
ci risulta che in area packaging Piezo si continui ad autorizzare i lavoratori ad operare fuori procedura.
Nello specifico si autorizza il procedere nel lavoro bypassando gli step di controllo previsti dalla macchina arrivando a confezionare materiale non tracciato in quanto non "sparato" con il lettore di codici a barre. 
La stessa pratica viene troppo spesso riportata anche nelle postazioni visivo test  line e visivo endoscopio. Accade infatti che in conseguenza della carenza di personale sulle linee, si autorizzi i lavoratori presenti ad operare  bypassando le  procedure e gli step di controllo.
Vorremmo sapere cosa sta accadendo al Piezo e quali rischi potrebbero derivare da scelte simili.
Saluti. 


Giada Garzella RSU
Silvia Cini RSU

giovedì 16 aprile 2015

Fiom, Unionmeccanica. Firmato l'Accordo: La fruizione del congedo parentale su base oraria è ora possibile



Il 15 aprile è stato firmato l’Accordo tra Fiom ed Unionmeccanica Confapi per la fruizione del congedo parentale su base oraria. Tale possibilità è prevista dall’art. 1, comma 39 della legge n. 228/2012 ed ha adeguato la legislazione nazionale alla Direttiva Europea del 2010, recepita nel CCNL firmato da Fiom e Unionmeccanica il 29 luglio del 2013 nell’articolo 53. L’accordo, dopo una serie di verifiche effettuate con l’Inps, prevede che: il congedo possa essere fruito in maniera frazionata ad ore individuando una soglia minima di due ore; la fruizione oraria non potrà essere programmata per un periodo inferiore, nel mese di utilizzo, ad una giornata lavorativa. Inoltre sono stati definiti: - i criteri di calcolo per la determinazione della retribuzione oraria; il monte orario complessivo che rientra nella disponibilità della madre lavoratrice e del padre lavoratore Il contratto Unionmeccanica è il primo contratto nazionale che recepisce la nuova normativa, migliorando le condizioni delle madri lavoratrici e dei padri lavoratori e rendendo realmente fruibili le disposizioni legislative e contrattuali. 

Fiom Nazionale


mercoledì 15 aprile 2015

ESUBERI O PERSONALE INSUFFICIENTE?

Riceviamo e pubblichiamo:

Basandoci sui dati dei volumi forniti a dicembre dall'azienda, abbiamo detto chiaramente che lo stato di crisi dichiarato era falso perché per il 2015 era ed è previsto un aumento di produzione del 15 per cento rispetto al 2014 e del 10 per cento rispetto al 2012 e al 2013. Dichiarare 253 esuberi, pari a un dipendente su quattro, è stato per noi infondato e pretestuoso e l'aumento del 10 per cento rispetto ai volumi del 2012, anno in cui erano presenti anche circa 300 lavoratori interinali, lasciava addirittura presagire che l'organico attuale di operatori non sarebbe stato sufficiente. 

Nonostante la chiara incongruenza tra i volumi previsti e la dichiarazione di esuberi, azienda e sindacato hanno sottoscritto i contratti di solidarietà per tutto il 2015, l'azienda col preciso intento di aumentare i carichi di lavoro e avere la massima flessibilità nella gestione del personale, il sindacato con la precisa responsabilità di aver sottoscritto una grossa bugia che assecondava le pretese calcolate dell'azienda.

Ora, a distanza di soli 3 mesi dalla dichiarazione di 253 esuberi, l'azienda ha comunicato ufficialmente alla RSU la necessità di sospendere i contratti di solidarietà e di ricorrere alle squadre aggiuntive su alcuni reparti. Tutto ciò dimostra platealmente che le nostre affermazioni erano vere! 

Ma com'è possibile dar credito ad un'azienda che fa scelte vistosamente irrazionali e, al pari della RSU che l'ha sostenuta in queste scelte, dimostra assoluta mancanza di serietà ed incapacità di gestire ed organizzare le risorse?
Sulla base dei dati forniti a dicembre, continuiamo ad aver dubbi sulla capacità di affrontare i volumi del 2015 col solo organico attuale ma sicuramente siamo contrari ad accettare di risolvere eventuali problemi di organico con la flessibilità degli orari tipo la banca ore, gli straordinari, l'orario plurisettimanale o qualsiasi peggioramento delle attuali turnistiche.

Sicuramente la questione di come affrontare i volumi del 2015 merita un approfondimento serio perché potrebbe avere risvolti sia sull'organico che sui carichi di lavoro. Diciamo però che unico presupposto per poter aprire qualsiasi discussione è che l'azienda fornisca al più presto una dettagliata e aggiornata situazione dei volumi previsti, prodotto per prodotto, da qui alla fine del 2015 e la relativa pianificazione mensile.

Finché non saranno forniti questi dettagli continueremo a proclamare lo sciopero dello straordinario e a dichiarare la nostra più assoluta indisponibilità verso qualsiasi pretesa aziendale.

16 Aprile 2015
G.Garzella RSU

S.Cini RSU

martedì 14 aprile 2015

Richiesta aggiornamento sui volumi produttivi


Riceviamo e pubblichiamo:


Da: Rsu 07_PS_FA/usr/cag
Per: Giuliano Albertini, Paolo Bianciardi
Cc: Rsu, MFranchi
Data: 3/04/2015 13:27
Oggetto: In: Richiesta dati sui volumi

Per conoscenza ai lavoratori,

siamo ancora in attesa di  risposta.
Saluti.

G.Garzella RSU
S.Cini RSU
___________________________________________________

 Da: Rsu 07_PS_FA/usr/cag
Per: Giuliano Albertini, Paolo Bianciardi,
Cc: Rsu, MFranchi
Data: 10/04/2015 12:45
Oggetto: Richiesta dati sui volumi


Buongiorno,
come da vostro impegno preso nel corso della riunione del 3 Aprile scorso rinnoviamo la nostra richiesta rispetto ai dati sui volumi.
Nello specifico si richiede di avere informativa aggiornata reparto per reparto riguardante i volumi previsti per l'anno e la programmazione mensile delle produzioni.
Grazie.
Saluti.


G.Garzella RSU
S.Cini RSU

sabato 11 aprile 2015

in evidenza un commento di Giacomo

A me sembra che il contratto di solidarietà gestito in questo modo sia solo un ottimo mezzo per rendere il lavoro flessibile, del tutto legato all'andamento delle richieste produttive, quindi completamente a disposizione dell'azienda. Come possiamo noi, con i tempi stretti che puntualmente ci impongono, valutare l'effettiva veridicità dei cali o degli aumenti di richiesta da parte del mercato? Se e' vero che non possiamo, allora il cds diventa tout court uno strumento di flessibilità gestito unilateralmente dall'azienda, a prescindere dalla dichiarazione di esuberi, che a questo punto si dimostra non avere basi oggettive.

Giacomo

venerdì 10 aprile 2015

ATTI INTIMIDATORI E PRESSIONI SUI LAVORATORI ALL’XL2


Denunciamo i gravi fatti accaduti nel reparto XL2 riguardo alla questione del PD di venerdì 10 aprile.

Riteniamo grave che si sia permesso all’azienda di andare a conferire direttamente con i lavoratori in assenza di una preventiva discussione con la Rsu, riteniamo gravi gli atti intimidatori e pesanti le pressioni esercitate dall’azienda nei confronti dei lavoratori a cui si è detto prima che era obbligatorio rimanere a lavorare (non fruire del PD) perché era stato fatto un accordo con la RSU e dopo si è minacciato di provvedimento disciplinare chi avesse disobbedito,  per giungere infine a RITRATTARE TUTTO di fronte ai lavoratori ed affermare, come afferma l’accordo e come avevamo chiarito ed espressamente sostenuto noi, la VOLONTARIETA’ del PD.

Questa è la palese dimostrazione di come di volta in volta l’azienda  provi con mezzi leciti e non ad ottenere la piena agibilità sugli orari esprimendo un atteggiamento sempre più prepotente ed arrogante man mano che nei lavoratori si crea consapevolezza sui diritti.

Esprimiamo con forza la nostra contrarietà rispetto a questi metodi ed invitiamo l’azienda ad evitare simili atteggiamenti in futuro.


10 Aprile 2015

G.Garzella RSU

S.Cini RSU

mercoledì 8 aprile 2015

Sulla questione del PD

Riceviamo e pubblichiamo:

Intendiamo chiarire alcuni aspetti rispetto a quanto sta "girando" sulla fruizione del pd (riduzione d'orario di 1h e 40min sulla prestazione del venerdì).


L'obbligatorietà per i lavoratori sta nel FARE IL PD ED USCIRE PRIMA e non nel contrario.
Se invece qualche lavoratore decidesse volontariamente di trattenersi a lavoro e non fruire del pd, egli può recuperarlo entro il mese.


8 Aprile 2015
Giada Garzella RSU
Silvia Cini RSU

CONTI BONUS

Dalle valutazioni che abbiamo fatto risulta che quest'anno il Conti Bonus non sarà parzialmente assorbito dal premio di risultato locale e quindi dovrà essere erogato per intero (1006  euro).Pertanto, non essendo necessario aspettare di conoscere la cifra del premio locale per fare i calcoli dell'assorbimento, chiediamo che la RSU si adoperi per ottenere l'erogazione del Conti Bonus con le competenze del mese di aprile, primo mese utile secondo le direttive Continental.

venerdì 3 aprile 2015

Sulla riunione Rsu-Azienda del 3 Aprile

Riceviamo e pubblichiamo:


Si è svolta stamani la riunione tra Azienda ed Rsu sulle questioni riguardanti l'orario plurisettimanale ed i recuperi produttivi (o picchi) su XL2, XL3 e Piezo anticipate ieri al coordinatore unico.

L'azienda ha dichiarato di aver deciso di sospendere per un periodo la Solidarietà e di far ricorso agli strumenti già presenti per sopperire alla necessità aziendali (picchi e/o recuperi produttivi) rinunciando all'ipotesi di utilizzare l'orario plurisettimanale; per questo è previsto per l'XL3 il passaggio a 4 squadre dal 27 Aprile, per la linea 2 dell'XL2 il passaggio a 3 turni dal 13 Aprile.
L'azienda ha anche affermato che, in attesa delle turnazioni superiori, chiederà prestazioni straordinarie volontarie.
Sul Piezo invece nessuna nuova comunicazione, è previsto un'incontro per la prossima settimana, l'azienda per il momento ha dichiarato di essere in difficoltà rispetto ai volumi richiesti anche a causa della mancanza dei componenti.


Non sono stati forniti dettagli su come l'azienda intenderà organizzare il lavoro nei reparti interessati dalle turnazioni superiori non si capisce perciò con quali persone si pensa di aggiungere turni.
Nessuna discussione comunque può prescindere dall'avere dati ufficiali che riportino la situazione attuale dei volumi reparto per reparto visto che a circa due mesi dall'apertura della Solidarietà e della dichiarazione dei 253 esuberi si arriva ora a chiederne la sospensione!
Pertanto abbiamo richiesto all'azienda dati sui volumi attuali, l'azienda si è presa l'impegno a fornirli.

Sullo straordinario ribadiamo la nostra posizione :

Non è ammissibile il ricorso allo straordinario in concomitanza con il ricorso ai CDS e alla dichiarazione di esuberi.
Ogni prestazione straordinaria anche se effettuata in concomitanza alla sospensione della Solidarietà, deve essere retribuita e non messa in automatico in banca ore.


3 Aprile 2015                                                          Giada Garzella RSU
                                                                              Silvia Cini RSU



                                                               

-

L'azienda bussa ancora per concludere la questione della FLESSIBILITA'

Siamo venuti a conoscenza del fatto che l'azienda ha informato il coordinatore unico della RSU di un guasto sul Piezo che ha provocato il fermo di tutta la linea e per cui hanno deciso di "mettere in libertà" il turno di notte. 
L'azienda ha anche comunicato al coordinatore unico di un picco produttivo e/o un ritardo su XL2 linea 2,  XL3 e Piezo per cui hanno chiesto di fermarsi con la solidarietà e di attivare l'orario plurisettimanale. 
Per tale ragione pare che l'azienda abbia chiesto un incontro urgente con la RSU e il coordinatore unico ha organizzato tale incontro per domattina alle 10 a Fauglia. 

Evidentemente quanto avevamo ipotizzato si sta concretizzando arrivando all'assurdo parlando di esuberi per poi dichiarare, a due mesi di distanza, picchi tali da dover ricorrere a prestazioni supplementari.

Evidentemente quanto dichiarato dall'azienda non corrisponde assolutamente alla realtà dei fatti ma tutto è strumentale ad ottenere la massima flessibilità tramite tutti gli strumenti possibili, dalla solidarietà all'orario plurisettimanale.

Evidentemente avevamo ragione a dire che, essendo i volumi produttivi in aumento per il 2015, il personale attualmente addetto non sarebbe stato sufficiente. La riprova è che, non avendo personale supplementare per formare squadre aggiuntive, basta una piccola variazione dei volumi a mettere in crisi il sistema ed è per questo che pretendono anche l'orario plurisettimanale.
Ed ora arrivano tutti a scoprire le carte e cercano di procedere senza indugi e rapidamente.....

Radio fabbrica Fauglia dice che presto il coordinatore unico andrà a sostituire il segretario provinciale uscente. Non sarà che prima di lasciare l'azienda voglia portare a termine la missione che gli è stata affidata?

mercoledì 1 aprile 2015

Lettera per gli Iscritti FIOM Continental


Al Segretario Generale regionale FIOM Massimo Braccini

Al Segretario Generale Provinciale FIOM Marcello Franchi

Alle RSU FIOM della Continental

Agli iscritti FIOM della Continental

Oggetto: Elezione Comitato degli iscritti

Cari Compagni,

finalmente si sta iniziando, in provincia di Pisa, ad eleggere il Comitato degli iscritti nei posti di lavoro, struttura organizzativa di base della nostra organizzazione.

Come recita l’art. 8 dello STATUTO DELLA CGIL APPROVATO AL XVI CONGRESSO - RIMINI 5-8 MAGGIO 2010):

Nei luoghi di lavoro o nel territorio la CGIL identifica nell'assemblea delle
iscritte/iscritti e della Lega SPI la propria rappresentanza di base....
L'Assemblea elegge:                                                           
a) il Comitato degli Iscritti CGIL o il direttivo della Lega SPI, secondo le modalità stabilite dal Comitato direttivo nazionale della CGIL....

La Continental è la prima importante fabbrica in cui avviene tale elezione ed è chiaro che,  per il bene della nostra organizzazione, è necessario che le  elezioni avvengano nel più rigoroso  rispetto delle norme statutarie e nella  più totale sintonia tra tutte le sensibilità presenti all’interno della FIOM-CGIL.

Il Regolamento proposto dalla maggioranza della RSU Continental, condiviso  e sostenuto nelle Assemblee dal Segretario  Generale Regionale, ci trova contrari perché ci sembra in palese contraddizione con lo Statuto della CGIL che è e deve essere, riguardo le strutture organizzative, la fondamentale carta di riferimento ( allo stesso modo in cui la carta costituzionale lo è per lo Stato  e per i cittadini italiani). 

Nello statuto  della Cgil le norme riguardanti il Comitato degli iscritti sono stabilite nella  DELIBERA REGOLAMENTARE N. 7 – COMITATO DEGLI ISCRITTI del DIRETTIVO NAZIONALE CGIL ROMA 6/7 LUGLIO 99:

7.1. Il comitato degli iscritti e la lega dei pensionati sono organi elettivi; rappresentano una sede di elaborazione, discussione e verifica delle proposte e delle scelte della Cgil ai diversi livelli di categoria e confederali e decidono posizioni, proposte, iniziative della Cgil sulle materie di loro competenza; sviluppano la propria iniziativa in coerenza con i deliberati congressuali e degli organismi dirigenti confederali, di categoria e dello Spi.

Il primo articolo stabilisce quello che viene stabilito in ogni Statuto ( o Legge) quando si definisce un Organo: COSTITUZIONE E COMPITI. 

Riguardo la COSTITUZIONE la lettera è chiara e senza ambiguità :  Il comitato degli iscritti e la lega dei pensionati sono organi elettivi. 

Se avesse voluto una costituzione  diversa per il Comitato  l’articolo avrebbe recitato : Il Comitato degli iscritti è costituito da membri  eletti e dai seguenti membri di diritto… e avrebbe continuato specificando questi membri di diritto ( ad es. Il Senato della Repubblica è costituito da 315 senatori eletti e dai senatori a vita…..).

Appena oltre poi  si dice:

7.2. Il comitato degli iscritti è la struttura di base nei luoghi di lavoro della Cgil sia confederale, sia categoriale.

L’art. 2 precisa, quindi,  in modo indiretto ma definitivo quale è il corpo elettorale per l’elezione del Comitato.

Infatti, se il Comitato è la struttura dirigenziale di base della CGIL, esso come tutte le strutture e gli organi dirigenziali deve essere espressione diretta della sola volontà degli iscritti. O i direttivi, le segreterie, e così via, vengono elette da un corpo elettorale che non sia espressione della volontà, sia pure indiretta,  degli iscritti ? Forse le RSU partecipano di diritto ai Congressi provinciali di categoria o devono essere eletti durante le elezioni Congressuali  ?

A tale proposito è di assoluta rilevanza che il corpo elettorale che elegge la RSU (tutti i lavoratori e non i soli iscritti)  è ben distinto dal quello che elegge le strutture dirigenziali della CGIL.

Più oltre la DELIBERA precisa il rapporto con le RSU: 

7.10. Il comitato degli iscritti nei luoghi di lavoro o nel territorio ove sia costituita una rappresentanza sindacale unitaria elettiva, non sono titolari di poteri contrattuali e non costituiscono pertanto struttura parallela e sovradeterminata alle R.S.U.

E’ chiaro l’intento, il solo possibile, di delineare e precisare i compiti dei vari organismi fissando i limiti della competenza per materia di ciascuno in ragione proprio dello specifico elettorato di riferimento consentendo, in tal modo, il rapporto di responsabilità di mandato tra gli elettori e l’organismo di volta in volta coinvolto.

7.12 Il comitato degli iscritti, in assenza di elezioni primarie, ha un diritto di proposta, all’assemblea degli iscritti, per le candidature Cgil nelle liste dei candidati per le R.S.U., scelte anche tra i non iscritti.

Non esiste incompatibilità alcuna tra componenti R.S.U. e comitato degli iscritti.

Quindi: chi è membro del Comitato può candidarsi alle elezioni della RSU e chi è RSU può candidarsi  alle elezioni del Comitato.

Ma allora come deve interpretarsi il comma seguente?:

7.13. Sono associati di diritto al comitato degli iscritti i rappresentanti delle RSU iscritti alla Cgil e al comitato stesso e alla lega Spi, i componenti dei comitati direttivi (di categoria, dello Spi e/o di Confederazione) di quel luogo di lavoro e territorio

Poiché il Comitato degli iscritti ( cfr. art.7.1 ) rappresenta una sede di elaborazione, discussione e verifica delle proposte e delle scelte della Cgil ai diversi livelli di categoria e confederali e decide posizioni, proposte, iniziative della Cgil sulle materie di loro competenza; sviluppa la propria iniziativa in coerenza con i deliberati congressuali e degli organismi dirigenti confederali, di categoria e dello Spi , è evidente che alle riunioni del Comitato debbano essere associati di diritto    ( cioè possono e devono partecipare ) le RSU e i componenti dei  Direttivi presenti nei posti di lavoro. Ad esempio il Segretario Generale Regionale partecipa alle riunioni dei Direttivi provinciali, interviene, discute, fa proposte, ma non ne è un membro del Direttivo Provinciale e perciò  non ha diritto di voto  sulle varie delibere.

Questo è solo questo può essere il significato di questo comma  perché sia coerente con tutti gli articoli precedenti e in generale con le norme riguardanti l’insieme delle strutture organizzative della nostra organizzazione.

Infine, ricordiamo il seguente comma:

7.7. Il comitato degli iscritti e la lega dei pensionati rispondono della propria attività all’assemblea degli iscritti e agli organi dirigenti della categoria, dello Spi e della Confederazione.

E’ chiaro: poiché il Comitato degli iscritti è un organo proprio della  Assemblea degli iscritti, esso deve rispondere della propria attività all’Assemblea degli iscritti!

Ancora qui richiamiamo che le RSU ricevono, invece, il loro mandato da tutti i lavoratori.

Crediamo che le conclusioni che abbiamo dedotto siano chiare ed univoche.

Nondimeno sappiamo che diverse categorie hanno interpretato in modo differente le norme regolamentarie contenute nello Statuto della CGIL. Ad esempio nello  Statuto FIOM si legge che fanno parte del Comitato  degli iscritti  le RSU e non i componenti del Direttivo,  per la FLC- CGIL ne fanno parte sia gli uni che gli altri.

Cari compagni,

nel caso non  arrivassimo ad una interpretazione comune del Regolamento sul Comitato degli iscritti,  è nostra intenzione,  come area della CGIL, partecipare alle elezioni dei vari Comitati nelle fabbriche della provincia, candidando le RSU e i componenti del   Direttivo che fanno riferimento alla nostra area, affinché siano sottoposti alla verifica degli  iscritti e vengano eletti,  a cominciare dalle elezioni alla Continental per continuare con quelle alla Piaggio e coì via e contemporaneamente chiedere al Collegio Statutario della CGIL l’interpretazione autentica del DELIBERA REGOLAMENTARE N. 7 del DIRETTIVO NAZIONALE CGIL ROMA 6/7 LUGLIO 99,  affinché vengano poi riconosciuti come membri effettivi del Comitato solo  i membri eletti.

Fraterni saluti                                                                     

                                                                           Membri del Direttivo Provinciale FIOM:

Corrado Giuseppe ( Comitato Centrale FIOM ), Cappellini Massimo, Garzella Giada, Silvia Cini, Malventi Massimiliano, Bellagamba Antonella, Tecce Filomena, Selmi Simone, Benvenuti Alessandra, Ruffa Michela, Bedini Guido, Guezze Giorgio.


Leggi regolamento RSU su:
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2015/03/sulla-riunione-rsu-di-venerdi-20-marzo.html