martedì 28 gennaio 2020

"Come possiamo fare per non farci togliere le ferie in busta?"

"Noi facciamo 4 squadra.  Tolgono 16 ore di ferie al.mese. una settimana da 4 giorni e una da 5 giorni. Come possiamo fare per non farci togliere le ferie in busta?"

Abbiamo ricevuto questa richiesta di chiarimento. Avremmo bisogno di capire meglio in che occasione levano le ore di ferie. Forse in corrispondenza del cambio turno per evitare di andare in settima giornata di lavoro?

venerdì 24 gennaio 2020

Maledetti padroni spioni

Simone si è ucciso impiccandosi ad un albero. Simone Sinigaglia è un operaio di quarant’anni licenziato dalla sua azienda nel Veneto perché considerato un “furbetto della 104”. La legge che concede permessi dal lavoro per assistere parenti malati, permessi che le imprese in questa società di merda considerano una specie di furto a danno dei propri profitti.
Nelle fabbriche oggi anche a causa del Job's Act c’è un regime di galera dove ogni violazione dei diritti personali è oramai permessa nel nome del guadagno. Così le direzioni aziendali spendono soldi pure in investigatori privati che indagano sui lavoratori per trovare l’occasione per farli licenziare. Ufficialmente ci si preoccupa per la privacy in maniera spesso ossessiva, ma quando il padrone assolda spioni che rovistano nella vita dei suoi dipendenti, beh questo è libero mercato.
Si cerca di trovare il momento in cui il lavoratore lascia la persona che sta aiutando, magari per andare a fare la spesa, fare un piccolo servizio, sistemare un piccolo guaio. Ecco allora che lo spione aziendale cronometra, fotografa, registra. Perché per il padrone l’assistenza è come la catena di montaggio, ove se ci si stacca un secondo lui multa. In questo caso se non si sta sempre vicino al parente malato, lui licenzia. E le foto con orari misurati al secondo sono la prova.
Così è stato licenziato Augustin Breda dalla Electrolux, sempre in Veneto. Augustin è un sindacalista conosciuto e amato, ha ricevuto una grande solidarietà, ha retto il colpo, ha fatto causa al padrone e ha vinto. Il giudice ha giustamente riconosciuto che assistere una persona cara non ha gli stessi tempi e modalità della produzione di merci. Augustin è tornato in fabbrica accolto dalla festa degli operai.
Ma Simone Sinigaglia, di fronte al licenziamento, evidentemente si è sentito perso. Anche lui probabilmente avrebbe vinto la causa contro il padrone, ma non ha avuto la forza di arrivarci e si è impiccato.
Ora quei maledetti padroni spioni hanno la certezza che quel lavoratore non aggraverà più i loro costi con i suoi fastidiosi permessi.
Giorgio Cremaschi

giovedì 9 gennaio 2020

Sull’ex Ilva la Cgil sta dalla parte di Mittal, non del lavoro, né della salute

(...)
«Con la proroga si scongiura lo spegnimento immediato dell’Afo2 e si elimina un elemento di incertezza e di instabilità in un quadro già molto complesso dal punto di vista produttivo, occupazionale e ambientale. (…) L’assunzione di tutti i lavoratori, compresi quelli Ilva in amministrazione straordinaria a fine piano, resta per noi vincolante».
Così in una nota Francesca Re David, della segreteria generale Fiom-Cgil. Come, in questo quadro, si possa coniugare il mantenimento del livello di produzione con quello occupazionale, senza continuare a uccidere fuori e dentro lo stabilimento, è evidentemente un’idea presente solo nella testa della sindacalista, che difficilmente potrà vedere la realizzazione nella realtà dei fatti. (...)

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http://contropiano.org/news/lavoro-conflitto-news/2020/01/09/sullex-ilva-la-cgil-sta-dalla-parte-di-mittal-non-del-lavoro-ne-della-salute-0122767