sabato 25 agosto 2018

VENDETTA DI FINCANTIERI - ATTACCO AI  RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI NON ALLINEATI


NUOVO LICENZIAMENTO DI UN DELEGATO RSU FIOM DA PARTE DI UNA MULTINAZIONALE - FINCANTIERI - CON IL PRETESTO DEL PRESUNTO ABUSO DELLA LEGGE 104 E DEI PERMESSI SINDACALI.

LA FINCANTIERI DI MONFALCONE LICENZIA IL DELEGATO RSU PIU' VOTATO, IMPEGNATO COME RLS NEL DELICATO RUOLO DEI CONTROLLI DI TUTELA DELLA SALUTE E  SICUREZZA DEGLI OPERAI.

 LICENZIAMENTO RITORSIVO ATTUATO DALLA MULTINAZIONALE,  PER LE DENUNCIATE FATTE DAL DELEGATO CHE IN UNA RECENTE OCCASIONE HA CHIAMATO ANCHE LA POLIZIA (NELL'OCCASIONE L'AZIENDA HA FATTO SAPERE CHE L'AVREBBE PAGATA) ATTO CHE, CREO' UNO SCALPORE NAZIONALE.
PARLIAMO DI UNA IMPRESA CHE ALL'INTERNO DEL PERIMETRO DEL CANTIERE NAVALE HA MIGLIAIA DI LAVORATORI IN SUB APPALTO, MOLTI STRANIERI, E DOVE LE VIOLAZIONI ACCERTATE SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO, COSÌ COME CONTRATTI A PAGA GLOBALE.

L'AZIENDA SI LIBERA CON LA SCUSA DI PRESUNTI E INESISTENTI ABUSI DEI PERMESSI DI UN RSU CAPACE, ATTIVO E NON ALLINEATO (HA VOTATO CONTRO ACCORDI CAPESTRO IMPOSTI DA FINCANTIERI A UN SINDACATO REMISSIVO E STORDITO).

UNA PRATICA GIA' VISTA IN VARIE AZIENDE DEL FRIULI E IN ALTRE MULTINAZIONALI COME L'ELECTROLUX, ULTIMO CASO  IL LICENZIAMENTO DI BREDA PER RAGIONI SIMILI, OPERAIO ORA RE INTEGRATO DAL GIUDICE CHE HA RITENUTO RITORSIVO E QUINDI NULLO IL MOTIVO DEL LICENZIAMENTO .

LA FIOM E LA CGIL DEL FRIULI V.G. AGISCA E DENUNCI LA FINCANTIERI PER ATTIVITA' ANTI SINDACALE EX ART. 28 LEGGE 300. BASTA ABUSI E BASTA SOPPRUSI.

PRONTI AD ADERIRE AD OGNI INIZIATIVA DI LOTTA E CONTRASTO COME ATTO DI PIENA SOLIDARIETA' AL DELEGATO E AGLI OPERAI DELLA FINCANTIERI DI MONFALCONE.  

RSU ELECTROLUX SUSEGANA.

lunedì 20 agosto 2018

Eroi? No, grazie


Da un po' nessuno ci chiamava più eroi. Non se ne sentiva la mancanza: perché non c’erano catastrofi da affrontare e perché nessuno poteva farsi scudo di quelle quattro lettere, E R O I, per difendersi dalle rivendicazioni che noi vigili del fuoco portiamo avanti da lustri.
Con la tragedia di Genova, invece, riecco politica, media e cosiddetta società civile riempirsi la bocca di eroismi, tributare ovazioni persino al portavoce del Corpo nazionale, che vigile del fuoco non è, spellarsi le mani per il capo del Dipartimento, che negli ultimi tempi ha fatto del suo meglio per smantellare il meccanismo del soccorso proprio in Liguria.
Sia chiaro: ci commuovono gli striscioni dei cittadini, i “grazie ragazzi”, l’affetto e il supporto della gente. Sia altrettanto chiaro che ci offende l’ipocrisia di chi dimentica il nostro lavoro quotidiano, portato avanti in condizioni estreme, al limite della mancanza di dignità.
Perché i vigili del fuoco che vi piace chiamare eroi sono un corpo nazionale con le fila imbottite di precari, avanti negli anni, pagati due soldi, senza Inail, con dotazioni vecchie e carenti, alloggiati in strutture fatiscenti.
Non siamo eroi, ma lavoratori del soccorso pubblico che si dannano l’anima per dare il massimo e da lustri chiedono, inascoltati, pienezza di diritti.

Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco USB