Presenti alla riunione:
Fabio Fontanelli, Daniele Caboni, Massimo Giusti, Vanessa Colombini, Davide Rivelli, Marco Comparini, Massimiliano Lemmi, Silvia Cini e Giada Garzella.
Come ci aspettavamo la riunione svoltasi oggi tra Azienda e RSU non ha portato risultati.
L'Azienda ha confermato il target di 1076 pz. a turno, per operatore, derivante dall'applicazione del metodo MTM sulle postazioni dell'area "impacchettamento".
L'Azienda ha dichiarato che il metodo MTM è il metodo scelto da Continental e applicato in gran parte dei suoi stabilimenti, che è suo obbiettivo estendere tale metodo a più aree produttive possibili e che la RSU ne aveva già ricevuto comunicazione circa un anno fa dal momento in cui alcuni delegati furono chiamati a partecipare ad un corso "formativo" proprio su tale metodo che attualmente risulta applicato in alcune aree XL2, specialmente al controllo visivo.
Sulla questione teniamo a ribadire la nostra posizione:
Continuiamo a non riconoscere il target definito dall'azienda perchè non rispondente alla realtà produttiva di quelle postazioni.
Continuiamo a non condividere che la valutazione sia stata fatta col metodo MTM perchè tale metodo, che determina tempi standard spesso fatti a tavolino, non prende in considerazione molteplici aspetti che influiscono sull'attività manuale di quelle postazioni (pause, fattori fisiologici, condizioni ambientali, differenze di genere,..); aspetti importanti in sè, ancor più se messi in relazione alla normativa sulla sicurezza.
Rimaniamo inoltre molto critici rispetto all'applicazione di tale metodo in un reparto come il Piezo decimato dai contratti di solidarietà.
Per queste ragioni esprimiamo con forza il nostro dissenso in merito alla scelta aziendale di continuare con l'implementazione di tali metodi e procedure che servono principalmente ad aumentare la produttività nelle aree dove vengono applicate.
29 Settembre 2014