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giovedì 4 settembre 2014

Il prezzo della propaganda







di Sergio Bellavita - Bisogna tornare a lottare!

Eravamo stati sin troppo teneri con coloro, tra cui Landini, che avevano incensato Renzi per gli 80 euro. Non solo perché come era evidente il saldo sarebbe stato negativo tra il dare e l'avere anche per coloro che beneficiavano di quel provvedimento, considerato l'aumento di tasse, servizi e balzelli vari dopo la finta cancellazione dell'imu.
Gli 80 euro erano il prezzo da pagare alla avida macchina di propaganda del regime renziano. Una semplice partita di giro che, ci permettiamo di dire, ovviamente sarebbe stata messa tutta a carico dei lavoratori e delle lavoratrici.
Con un'astuta e bieca manovra tipicamente padronale, Renzi con quell'operazione intendeva dimostrare l'inutilità del sindacato e incassare i benefici elettorali del benefattore di turno!
Oggi il conto viene presentato a tutti, in primis agli stessi dipendenti pubblici tartassati dalla progressiva implementazione della riforma Madia e a cui viene detto: "avete già goduto con gli 80 euro"!!!
Ma il conto e' salato per tutto il mondo del lavoro per cui è sempre aperta la stagione dei contratti peggiorativi o di un blocco totale della contrattazione.
E' evidente che l'ennesimo stop ai contratti del pubblico impiego vuole sancire la fine del contratto nazionale. Ora bisogna mobilitarsi. Serve come non mai uno sciopero generale, finalmente unificante e liberatorio! Bisogna tornare a lottare!

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