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venerdì 28 febbraio 2014

RADIO FABBRICA: altre dicerie sulla turnazione a 4 squadre

Ecco cosa ci riferisce Radio Fabbrica sull'argomento "turnazione a 4 squadre":

Indennità 4° turno : Rivedere Cifra e definire più chiaramente i casi in cui verrà tolto il gettone presenza.

Quindi, se la voce è vera, si è pronti a concedere all'azienda 2 sabati e un'altra domenica ma si cerca di compensare la cosa con l'aumento dell'indennità di turno. E' chiaro che per noi alcune cose non hanno prezzo.

".... definire più chiaramente i casi in cui verrà tolto il gettone presenza" è invece un'affermazione troppo vaga per essere commentata. Per noi la penalizzazione del fine settimana va eliminata del tutto perchè discriminatoria e perchè confonde il diritto alle ferie con l'assenteismo.

Anche la RSU Continental ha un blog!

Siamo lieti di comunicarvi che finalmente da oggi anche la RSU CONTINENTAL avrà un blog tutto suo!

http://rsu-fiom-continental-pisa.blogspot.it/

Nel dargli il benvenuto cogliamo l'occasione per dire la nostra.
Ci sembra più un giornale che un blog, che nasce sotto l'egida e con la "benedizione"della segreteria e nel quale non si prevede la possibilità di fare commenti. Il rapporto "diretto" con i lavoratori sarà limitato al solo utilizzo delle e-mail che ogni lavoratore potrà inviare alla rsu in caso di "bisogno".

Per quanto ci riguarda quindi, non si tratta di uno spazio di discussione vero e aperto ma sempre più chiuso perchè si va a ricercare il rapporto col "singolo" lavoratore. Un blog inoltre nel quale ogni singolo delegato avrà pochissima autonomia perchè tutto dovrà essere "condiviso dalla centrale".

Per concludere quindi a nostro avviso cambiano gli strumenti utilizzati ma non cambia il metodo!
Comunque Buon Lavoro a tutta la RSU!

giovedì 27 febbraio 2014

La delegazione trattante va a trattare senza mandato

Stamattina la delegazione trattante si è recata all'Unione Industriali di Pisa per definire un nuovo accordo che allarghi la solidarietà ad altri reparti e lavoratori. Riteniamo gravissimo che ciò sia avvenuto senza un passaggio preventivo in RSU come prevedono i regolamenti e la buona prassi democratica. Infatti ogni decisione interna o pubblicamente espressa con la sigla RSU deve essere frutto di un confronto avvenuto nella RSU stessa e non può essere un'iniziativa unilaterale di un singolo o di gruppi di componenti (art. 8 del Regolamento per il funzionamento dell'RSU: http://www.fiom.cgil.it/rsu/normativa/funzionamento.pdf). 
Ci risulta che il 24 febbraio scorso il coordinatore della RSU abbia avvertito gli altri delegati comunicando, semplicemente tramite e-mail, ulteriori esuberi nel reparto Componenti Piezo. Nella e-mail si prosegue dicendo: "Abbiamo convenuto che la soluzione migliore è un nuovo accordo per estendere anche a loro la Solidarietà....". I dettagli sono stati demandati ad un'altra e-mail che avrebbe dovuto inviare l'azienda ma naturalmente tali dettagli non sono mai arrivati.

Quindi, siccome non ci risulta ci sia stata alcuna convocazione o riunione della RSU (nonostante sia stata richiesta da un delegato) dove discutere PREVENTIVAMENTE e DEFINIRE quale fosse la soluzione migliore con tutti i componenti della RSU, ci chiediamo quali siano i soggetti di tale affermazione: "Abbiamo convenuto che.....". Chi ha convenuto? E con chi altro? Detto questo non si capisce neanche con quale mandato i 3 della delegazione trattante si siano recati in trattativa presso l'UIP.

 
Quanto accaduto è l'ennesima dimostrazione dell'arroganza e della prevaricazione su tutto e su tutti di questo gruppo di ossequiosi "dirigenti sindacali" che si precipitano a fare trattative mettendo in primo piano le esigenze aziendali e infischiandosene dei regolamenti e dei lavoratori che ancora una volta vengono tagliati fuori da ogni possibilità di discussione.

La delegazione trattante stamattina è andata a trattare per tutti NOI, ancora una volta senza NESSUNA TITOLARITÀ!

mercoledì 26 febbraio 2014

Gestione unilaterale della solidarietà

Fin dall'inizio l'accordo sui contratti di solidarietà ha evidenziato molti punti critici specialmente sulla  gestione che risulta di fatto completamente in mano all'azienda e le molte irregolarità segnalateci con insistenza dai lavoratori rimangono tuttora irrisolte.

Ci sono stati di recente un paio di incontri con l'azienda a cui hanno partecipato alcuni delegati sindacali ma il frutto di tali incontri, se è quello annunciato negli ultimi comunicati a firma RSU, ci pare molto scarso e del tutto inefficace.

In sintesi nel primo comunicato si dice che:

- l'azienda non può rispettare le rotazioni per difficoltà legate a competenze e formazione sulle linee.

- Il problema delle turnazioni scombussolate sorge proprio per poter fare gli scambi e garantire che tutti facciano solidarietà.

- La RSU verificherà preventivamente "le modalità di svolgimento delle prossime turnazioni in modo da poter interagire nei criteri di organizzazione" e se sarà il caso ridiscuterà "le procedure di comunicazione e preavviso di cambi turno e ingresso in Solidarietà"......

A tal proposito ricordiamo che in assemblea era stato detto che si trattava sicuramente di errori fatti da personale incompetente e che "ora che glielo abbiamo spiegato noi, sicuramente capiranno e rispetteranno le regolari ciclicità dei turni".

Il secondo comunicato a firma RSU invece vorrebbe  risolvere il problema del mancato preavviso "per i cambi turno" (non si riferisce esplicitamente "all'ingresso in solidarietà") facendo riferimento ai relativi accordi interni (non a quello sulla solidarietà perchè lì non c'è scritto assolutamente niente in merito).
Il succo del comunicato è:

- la RSU ribadisce, nel caso ancora qualcuno non l'avesse capito, che i lavoratori non si devono ritenere obbligati a derogare agli accordi sindacali e "tutto ciò che viene eventualmente richiesto dall'Azienda al di fuori dei nostri accordi sindacali è da ritenersi del tutto facoltativo".

Quindi, visto che non si prevede niente per tentare di imporre all'azienda il rispetto degli accordi, di fatto si lascia al lavoratore la FACOLTA' di accettare o meno di cambiare turno senza il dovuto preavviso. Ancora una volta siamo di fronte alla seguente logica: "è lecito da parte dell'azienda chiedere, spetta al lavoratore decidere se accettare o meno".

Non condividiamo e condanniamo apertamente il modo di gestire le suddette questioni da parte della RSU.  Riteniamo che in tal modo si stia continuando a lasciare in mano all'azienda la piena gestione della solidarietà. I problemi sono tuttora irrisolti e i lavoratori sono lasciati soli di fronte al proprio responsabile a dover dire SI o NO.

Chiediamo quindi alla RSU di intervenire una volta per tutte e dare un chiaro segnale all'azienda per porre fine a questo stato di cose.
Ricordiamo che di fronte alla gestione unilaterale delle questioni ci sono solo 2 strade possibili:
1) Accettare, dicendolo però chiaramente ai lavoratori.
2) Organizzare la protesta dei lavoratori (SCIOPERO).

Cogliamo l'occasione per ricordare alla RSU che  è CORRETTO mettere la "firma RSU" sui comunicati sindacali SOLO DOPO aver percorso la strada di tentare la condivisione con TUTTI i membri della RSU. In particolare i due comunicati citati sopra, prima dell'affissione in bacheca, non sono stati nemmeno sottoposti alla lettura di tutti gli RSU. 

(vedi anche: http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/01/gestione-contratti-di-solidarieta.html)

martedì 25 febbraio 2014

RADIO FABBRICA: quel che si dice sulle Ferie

Ecco quanto riporta Radio Fabbrica sulle Ferie:

Ferie Arretrate 50% entro Giugno, altro 25% entro Settembre, altro 25% fine anno

Anche questa viene sicuramente dall'incontro del 7 febbraio

Cosa prevede la normativa in merito?


Art. 10, D.Lgs. n. 66/2003 (come modificato dal D.Lgs. n. 213/2004)
L’istituto delle ferie e le relative modalità di fruizione sono oggi disciplinati dall’art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, il quale dispone: “Fermo restando quanto previsto dall'articolo 2109 del Codice civile, il prestatore di lavoro ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. Tale periodo, salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva o dalla specifica disciplina riferita alle categorie di cui all'articolo 2, comma 2, va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione (comma 1). Il predetto periodo minimo di quattro settimane non può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro (comma 2)” (fonte: http://www.altalex.com/index.php?idnot=60325)

Quindi, in linea di principio potrebbe essere condivisibile la proposta di stabilire delle percentuali di esigibilità da parte dell'azienda delle ferie arretrate con lo scopo di far smaltire i contatori. Quello che non riusciamo a capire è perchè in questa azienda bisogna sprecare energie e inventarsi sempre cose nuove quando c'è già la legge che dice cosa bisogna fare!

Lavoratori Micron, lettera Aperta al Presidente della Repubblica


Caro Presidente Napolitano,

chi Le scrive, è la Rappresentanza Sindacale Unitaria dei 324 lavoratori di Micron a Catania, parte dei 1028 lavoratori italiani, ingegneri e fisici altamente specializzati, che lavorano nel campo della microelettronica da più di 10 anni.
L’azienda per la quale lavoriamo, la multinazionale americana Micron, ha deciso, in maniera inaspettata, di licenziare con procedura di mobilità 419 lavoratori su un totale di 1028, distribuiti in tutta Italia sui siti di Arzano (NA), Avezzano (AQ), Agrate (MB) e Catania. Di questi, 127 su 324 solo a Catania. La Micron motiva questa decisione adducendo esigenze di trasformazione organizzativa globale, ma i numeri italiani ci penalizzano in misura molto maggiore che nel resto del mondo: 40% di esuberi in Italia a fronte dell’annunciato 5% mondiale.
Questi numeri, con la loro freddezza e ferocia, persino con indifferenza, parlano di una assoluta volontà da parte di questa azienda di abbandonare il territorio italiano in nome di una delocalizzazione selvaggia, e senza regole e responsabilità sociali.......................

Continua a leggere su:


lunedì 24 febbraio 2014

RADIO FABBRICA: ancora sui PAR


Scordiamoci del nostro amico ZIZZAGNA e ricominciamo a parlare di cose serie.

Radio Fabbrica ci fornisce un altro ipotetico punto della bozza lasciata dalla RSU alla fotocopiatrice di Fauglia:

PAR ARRETRATI (dopo 2 anni, entro 1 anno esigere o altrimenti sono PAGATI)

Prima di esprimere un nostro giudizio in merito cerchiamo di capire cosa prevedono il CCNL e gli accordi vigenti.

- Il CCNL del 2008 al paragrafo PAR dice che "i permessi eventualmente non fruiti entro l'anno di maturazione confluiscono in un apposito Conto ore individuale, per un ulteriore periodo di 24 mesi, per consentire la fruizione da parte del lavoratore secondo le modalità di preavviso ed alle condizioni precedentemente indicate (....). Al termine di tale periodo, le eventuali ore che risultassero ancora accantonate, saranno liquidate con la retribuzione in atto al momento della scadenza.

- L' Acordo sindacale interno del 2002 dice che i Permessi Individuali Residui (PIR) non usufruiti potranno
essere retribuiti, solo su richiesta dell'interessato, con la retribuzione in atto al momento della richiesta. Secondo l'accordo i PIR sono i PD non usufruiti per esigenze di lavoro e/o accantonamento a causa di malattia, infortunio, gravidanza + le ore di straordinario in conto recupero.

La differenza tra il CCNL e l'accordo interno sta soprattutto nel fatto che mentre per il CCNL i permessi retribuiti non fruiti vengono liquidati (pagati) dopo 2 anni, per l'accordo interno invece possono essere liquidati solo se il lavoratore ne fa richiesta.

Sicuramente l'accordo del 2002  ha contribuito a che si creassero negli anni accumuli spropositati di PAR. Poichè l'azienda lamenta da anni questa cosa tant'è che all'inizio di ogni anno tenta di imporre la pianificazione e lo smaltimento oltre che delle ferie anche di tali permessi, probabilmente la RSU sta valutando il "superamento" dell'accordo del 2002.


Evidentemente nasce da qui la proposta di cui parla Radio Fabbrica dei 2 anni + 1 anno ulteriore di esigibilità dopodichè i permessi accantonati verrebbero pagati.

Una cosa del genere potrebbe essere in prima analisi condivisibile perchè si tratterebbe di introdurre 1 anno in più di tempo per la fruizione dei permessi rispetto a quanto previsto dal CCNL. Naturalmente consideriamo sottointeso che sia mantenuta la possibilità di chiederne il pagamento dopo i 2 anni. Vorremmo capire bene però cosa s'intende per esigibilità e soprattutto chi è il soggetto che può esigere i PAR residui: il lavoratore o l'azienda?

domenica 23 febbraio 2014

Il ritorno di ZIZZAGNA: chi non ha argomenti reagisce con le offese e l'infamia

Pubblichiamo due deliranti commenti probabilmente del solito autore (lo stile è il solito). Abbiamo sostituito alcune lettere con le x per ovvie ragioni.
Cogliamo l'occasione per ricordare che il nostro blog pubblica qualsiasi commento purchè non contenga offese di alcun genere. Questo perchè il FOGLIO BIANCO rispetta le altrui opinione e anzi vuol essere un mezzo di divulgazione e di confronto delle opinioni perchè i percorsi democratici si costruiscono solo in questo modo.
Non tolleriamo però la maleducazione, le offese e gli attacchi immotivati alle persone. Riteniamo che solo chi non ha argomenti reagisca con parole violente tipo queste e, dimostrando di non essere in grado di accettare le opinioni altrui, cerca di distogliere l'attenzione dalle questioni serie e crea confusione e divisione tra i lavoratori. Abbiamo deciso di pubblicare questi commenti perchè ci si possa render conto tutti del livello a cui alcuni sono in grado di arrivare e per mettere in evidenza quanto siano inopportuni e dannosi atteggiamenti di questo genere.

"Ma che radio fabbrica e radio fabbrica.... non è radio fabbrica ma è radio Rxxxx che spiffera quello che viene detto alle riunioni.... prima di tirare fuori le cose assicuratevi...Rxxxx SEI SOLO BUONA A METTERE ZIZZAGNA.... FUORI DA QUESTO SINDACATO NON TI VOGLIAMO SEI FALSA... SEI RIMASTA SOLA COME UN CANE E STAI MONITORANDO QUESTO BLOG PER FARTI DEGLI AMICI.... LASCIA IL SINDACATO PER IL BENE DELL'AZIENDA..." 


"....ma che dite allora se la vogliamo dire tutta.... è stata la Rxxxx ha trafugare in RSU e ha trovato queelo che tutti avete visto... quindi la Rxxxx (insieme al Rxxxxxx e il Rxxxx X.) oltre anon capire un cxxxo... è una Ladra ...non pubblicherete questo post... ma serve solo a fare capire che la gente sa.... care belle mi mxxxe"

altra diceria da RADIO FABBRICA....ma noi non crediamo assolutamente a questa cosa!!!

Radio Fabbrica riporta un altro punto della bozza sulla modifica degli orari che starebbe girando da Fauglia a S. Piero:

2x20 + 2x19

Cosa vuol dire questa? Radio Fabbrica dice che si riferisce alla proposta di modifica della turnazione a 4 squadre....2 volte all'anno 20 turni + 2 volte all'anno 19 turni.

A una prima analisi la cosa parrebbe migliorativa rispetto a quanto la RSU ha prospettato in assemblea. Sembrerebbe infatti che si voglia chiedere all'azienda di ridurre il numero delle domeniche previste dall'attuale accordo a 4 squadre, solo 2 all'anno (2x19) anzicchè 3.

Ma analizziamo bene la formula:

20 turni per 2 volte all'anno= turnazione a 4 squadre con 2 sabati e
2 domeniche all'anno
 +

19 turni per 2 volte all'anno= turnazione a 4 squadre con 2 domeniche all'anno


Quindi, se Radio Fabbrica dice il vero, la formula parla chiaramente di
2+2= 4 domeniche all'anno! 

Allora cos'è successo? La RSU, oltre a voler introdurre i 2 sabati, propone anche di aumentare le domeniche rispetto all'attuale accordo tanto da portarle da 3 a 4 all'anno?
No, siamo sicuri che questo sia un vaneggiamento di Radio Fabbrica perchè la RSU in assemblea ha parlato solo di 20 turni per 2 volte all'anno (solo 2x20) e già per quello ha ottenuto pochissimi consensi (252 su 640 operai).....figuriamoci se ora propone addirittura un peggioramento prospettando di aumentare il numero delle domeniche!

E poi ricordiamoci che IL FOGLIO BIANCO ha chiesto alla RSU di fare un passo indietro e di provare a costruire un piattaforma più condivisa coi lavoratori......
Noi non crediamo assolutamente a questa fantasia di Radio Fabbrica!

Comitato centrale Fiom-Cgil del 22 febbraio 2014

Al termine dei lavori del Comitato Centrale sono stati presentati due ordini del giorno che sono stati votati in contrapposizione.
L’ordine del giorno presentato dalla Segreteria nazionale della Fiom-Cgil, è stato approvato con 88 voti a favore, l’ordine del giorno presentato da Sergio Bellavita, primo firmatario, ha raccolto 14 voti a favore.



Gli altri documenti su:

sabato 22 febbraio 2014

La bozza lasciata alla fotocopiatrice a Fauglia per RADIO FABBRICA............

 
"Se calcolate che la bozza che gira in questi giorni, da Fauglia a S.Piero, è stata dimenticata da (probabilmente) un sindacalista nella fotocopiatrice, ci rendiamo conto che non ha gran senso chiudere le porte per fare tutto in segreto. Mi ci scappa da ridere. Oggi sembravano pure arrabbiati perché la bozza circolava. :-) Roba da torte, oserei dire. Evita di scordartela alla fotocopiatrice allora, se vuoi fare il massone, no?"

venerdì 21 febbraio 2014

ancora da RADIO FABBRICA: altre dicerie sui PAR?

"Radio Fabbrica" riferisce di altra probabile proposta della RSU:

PAR (anno in corso) renderli più esigibili su 3 turni dopo 2 settimane a 40h. (Contatore CONTO ORE).

Cerchiamo di capire.....

la probabile proposta si riferisce ai PAR dell'anno in corso meno le 7 giornate (56 ore annue) che, secondo l'accordo del 2010, sono a disposizione dell'azienda per la fruizione collettiva. Quindi la probabile proposta si traduce forse nella richiesta di rendere più esigibili da parte del lavoratore i RIMANENTI PAR DELL'ANNO IN CORSO dopo aver fatto 2 settimane a 3 turni

Non ci pare una brutta proposta...a patto che il prezzo di tale cosa non sia la rinuncia ad altro e nel contesto di un eventuale accordo di modifica del 4° turno la cosa sarebbe molto probabile.

Quello che invece ci lascia perplessi è l'introduzione del contatore che "Radio Fabbrica" chiama CONTO ORE. Temiamo che "Radio Fabbrica" si stia confondendo chiamando semplicemente in modo diverso quel contatore tanto amato da Mr. Braun e che tutti familiarmente chiamiamo BANCA ORE.......

giovedì 20 febbraio 2014

RADIO FABBRICA: dicerie o proposte reali?

Da qualche giorno a questa parte "Radio Fabbrica" riferisce che la RSU ha intenzione di proporre la seguente modifica sulla fruizione dei PAR:

PD 2 ore anzichè 1h e 40min, esigibilità mensile a gruppi di 4 ore.

Naturalmente un' informazione del genere la prendiamo col beneficio del dubbio soprattutto perchè ci pare improbabile che una RSU faccia proposte peggiorative all'azienda rispetto a quanto previsto dal CCNL di riferimento.

Diamo un minimo di informazioni per far capire perché diciamo peggiorative:

1) Il CCNL del 2008, ultimo firmato anche dalla FIOM, riconosce al lavoratore 13 permessi annui retribuiti di 8 ore pari a complessive 104 ore (Permessi Annui Retribuiti= PAR). Una quota di tali permessi annui fino ad un massimo di 7 (56 ore annue) può essere utilizzata per la fruizione collettiva, cioè l'azienda può decidere quando farli fruire. I rimanenti permessi, 48 ore annue, "sono a disposizione del singolo lavoratore e sono fruiti su richiesta da effettuarsi almeno 15 giorni prima e nel rispetto di un tasso di assenza contemporanea a tale titolo non superiore al 5% dei lavoratori normalmente addetti al turno."

2) Sembra strano ma il CCNL del 2012, non sottoscritto dalla FIOM, ha addirittura migliorato questa normativa sottraendo dei permessi alla gestione aziendale e aumentando di conseguenza il numero delle ore a disposizione del singolo lavoratore. Infatti il nuovo contratto dice che al massimo 5 di questi permessi (al massimo 40 ore) possono essere utilizzati per la fruizione collettiva. I rimanenti permessi, ben 64 ore annue "sono a disposizione del singolo lavoratore".

3) In Continental, per il turno centrale e i 2 turni, abbiamo un ottimo accordo sulla fruizione collettiva dei PAR  che è l'accordo sul PD per cui, riducendo la prestazione lavorativa del venerdì di 1h e 40min, parte di questi permessi vengono fruiti e quindi "smaltiti". In sostanza in un anno vengono fruite collettivamente circa 80 ore delle 104 a disposizione e al lavoratore ne rimangono 24 per la fruizione individuale!

Detto questo ci pare chiaro che, col nostro accordo sul PD, permettiamo già all'azienda di decidere su un numero di permessi che va ben oltre le normative vigenti. Questo tuttavia nell'ottica di ridurre l'orario di lavoro settimanale lo condividiamo purché il resto dei permessi rimanga a disposizione nostra e delle nostre famiglie. Ci sembra impossibile che qualcuno stia proponendo addirittura di aumentare il numero di ore di PAR da dare in gestione all'azienda per la fruizione collettiva portando il PD da 1h e 40min a 2 ore. 

L'apparente vantaggio dell'uscire 20min prima il venerdì corrisponderebbe alla penalizzazione di non poter gestire noi, per le nostre esigenze, circa 16 ore annue che in tal modo si regalerebbero alla gestione aziendale, in barba al CCNL!

Diciamo che se l'azienda ha difficoltà a gestire accumuli spropositati di PAR ciò non deve assolutamente tradursi in un peggioramento delle normative. L'accordo sul PD c'è, basta rispettarlo e farlo rispettare. Che l'azienda parta dall'esigere e/o dal rispettare quello che prevedono gli accordi vigenti e faccia in modo che TUTTI i lavoratori sul centrale e sui 2 turni il venerdì escano 1h e 40min prima!

mercoledì 19 febbraio 2014

In evidenza il commento di Giada al post "No presenze scomode alle riunioni sindacali"

Un segno chiaro e inconfondibile quello di limitare le presenze di delegati alle riunioni, inutile girarci intorno..limitare quali delegati? Solo uno di fatto, quello che sennò divulga informazioni ai lavoratori, informazioni di pubblico dominio ma che la rsu DEVE poter controllare, ed oggi più che mai visti gli eventi nazionali. E si capisce, l'informazione ha SEMPRE fatto paura perchè permette a tutti indiscriminatamente di diventare consapevoli e quando uno è
consapevole e sa di cosa si parla non lo puoi GESTIRE perchè inizia a
ragionare in maniera autonoma !! E' questo che fa paura e che si tenta malamente di arginare in un modo che esprime un' inequivocabile DEBOLEZZA. Certo che se uno fosse FORTE delle proprie posizioni e dei propri CONTENUTI non avrebbe bisogno di nascondersi dietro a false "regole di democrazia" per difendersi, se uno fosse FORTE dei propri CONTENUTI non avrebbe problemi ad aprirsi al confronto e ad ottenere consensi evitando di estromettere altri !!

martedì 18 febbraio 2014

No presenze scomode alle riunioni sindacali

Di tanto in tanto la nostra RSU s'inventa qualche stratagemma per rendere difficile la partecipazione alle riunioni a qualche delegato "scomodo". Lo fa ad esempio non comunicando esattamente orario e luogo della riunione o facendo finta di affidarsi al passa-parola che poi casualmente non funziona. E questo nonostante si sia dotata addirittura di 3 efficientissimi coordinatori!
La nostra risposta di fronte a questi inutili tentativi di estromissione e chiari segni di debolezza è sempre la solita per cui ri-pubblichiamo quanto già detto in passato:


giovedì 4 luglio 2013

Presenze limitate alle riunioni RSU - azienda

A quanto pare la RSU ha deciso di limitare le presenze dei delegati alle riunioni con l'azienda. Alla luce del fatto che in più di un'occasione la maggioranza della RSU si è chiaramente opposta al fatto che un singolo delegato potesse fornire ai lavoratori verbali delle riunioni RSU - azienda, non possiamo fare a meno di chiederci se tale regola sia stata decisa per limitare l'accesso alle informazioni a qualche delegato e di conseguenza la divulgazione di tali informazioni ai lavoratori.

Riteniamo che metter su regole col preciso obiettivo di escludere un qualsiasi delegato dalle discussioni con l'azienda equivalga di fatto ad impedire la partecipazione ai lavoratori che questo delegato rappresenta. 

http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2013/07/presenze-limitate-alle-riunioni-rsu.html

Risposta di Gianni Rinaldini alla lettera ricevuta dai dirigenti della CGIL

"Carissimi,
premetto che non considero i parlamentari che hanno votato per la nipote di Mubarak dei cretini, tutti al soldo del padrone e tanto meno non in grado di intendere e di volere.
Sarebbe troppo semplice, viceversa penso che siano l'espressione della deriva di un percorso politico.
Non è un giudizio morale ma un giudizio politico.
In realtà abbiamo un giudizio diverso non riconducibile soltanto a questo o quell'altro accordo sindacale, ma sullo stato della Cgil, sulla vita democratica interna ed esterna della nostra Organizzazione.
Per quanto mi riguarda mi ritengo offeso rispetto al ruolo che dovrei svolgere come componente dell'Organismo dirigente della Cgil, esautorato da questo ruolo e chiamato ripetutamente nel corso di questi anni a ratificare ciò che l'organo esecutivo – Segretario Generale o Segreteria - ha già deciso e sottoscritto.
Questo come atto conclusivo di confronti negoziali che avvengono in assenza di una delegazione trattante e senza alcuna forma di coinvolgimento delle categorie e delle strutture interessate sullo stato di avanzamento dei testi contrattuali.
Capisco le difficoltà che in questo modo si determinano per ognuno di noi quando siamo chiamati a pronunciarci, sempre con un voto di fiducia sulla segretaria generale.
Nello stesso tempo nella mia esperienza decennale – circa 25 anni – di componente del Comitato Direttivo Nazionale, non ho mai vissuto una tale pratica della Confederalità, anche perché i dirigenti della Cgil non lo avrebbero tollerato al di là delle diverse posizioni.
Tutto ciò è avvenuto nel corso di questi ultimi anni, dalla modifica sostanziale dell'art.18 agli accordi sulla rappresentanza.
Sul rapporto democratico con le lavoratrici ed i lavoratori, non voglio dilungarmi perché è sufficiente ricordare la consultazione sull'accordo del 28 giugno 2011.
Una consultazione fantasiosa, fondata sull'immaginario di cui non si conoscono i dati disaggregati per azienda e territorio, perché, cosi mi è stato risposto, “ ….sono stati trasmessi telefonicamente in modo aggregato”. Lo sapete tutti cosa è stata quella consultazione.
Per rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori non sono più disponibile “per senso di responsabilità” a sottacere le modalità di svolgimento delle consultazioni e dei congressi della nostra Organizzazione.
Adesso siamo all'inverosimile di un gruppo dirigente chiamato a discutere se il “Testo Unico sulla Rappresentanza” è un accordo, oppure un regolamento attuativo.
Siamo al ridicolo a fronte di un testo che richiama ripetutamente “l'accordo del 10 gennaio 2014”.
La Segretaria Generale della nostra Organizzazione ha compiuto un atto gravissimo nei confronti del Segretario Generale della Fiom-Cgil.
Credo e spero che a nessuno sfugga il significato di questo atto, il ricorso al Collegio Statutario per acquisire il giudizio che Maurizio Landini è sanzionabile compiendo in questo modo un puro atto intimidatorio, e voi mi dite “.... atti politici che contribuiscono a ristabilire in Cgil le condizioni per un confronto improntato alla civiltà dei toni e del rispetto delle persone e delle posizioni”.
Non prendiamoci in giro, c'è un limite anche alla ipocrisia.
Non saprei più dire se esiste o meno un sentire comune sulla possibile deriva della nostra Organizzazione, sul come veniamo percepiti dalle persone che vogliamo rappresentare.
Storicamente, molto spesso le grandi organizzazioni, le grandi burocrazie tendono ad implodere perché reagiscono illusoriamente alle evidenti difficoltà con l'autoconservazione, la chiusura autoritaria.
Sono parte di questa burocrazia, ne conosco i meccanismi e temo che stiamo arrivando al punto di non ritorno, sulla democrazia che considero essenziale, decisivo per un Sindacato che guarda al presente e al futuro.
Cordiali saluti.
Gianni Rinaldini
Li, 14 febbraio 2014"


Testo della lettera ricevuta dai dirigenti della CGIL:
http://www.lacgilchevogliamo.it/sites/default/files/allegati/Lettera%20a%20Rinaldini%20gruppo%20di%20Segretari%20del%2011%20febbraio%202014_0.pdf


fonte:

lunedì 17 febbraio 2014

"Diciamo NO per tornare a lottare" - Il FOGLIO BIANCO condivide il documento

Negli ultimi anni non abbiamo visto nessuna seria reazione da parte della CGIL ai tagli pesantissimi al salario, alle condizioni di lavoro e ai diritti. Sulla rapina delle pensioni nemmeno una giornata di sciopero. Sull’articolo 18, di fronte alle lotte e alle reazioni in tantissime fabbriche, la CGIL ha isolato lavoratori e concordato in sostanza la cancellazione dell’art.18. Sono stati firmati contratti nazionali e aziendali con aumenti salariali irrisori e grossi cedimenti su tutte le condizioni di lavoro.

 
La direzione della CGIL ha la piena responsabilità della difficile situazione di oggi. Ha condiviso e continua a condividere una politica economica e sociale che coglie ogni occasione per colpire duramente i lavoratori e che subordina sempre nostri interessi a quelli dei padroni e delle classi parassitarie.
E’ una politica che si regge su due menzogne, ripetute tutti i giorni da stampa e televisione:
·         che i lavoratori non abbiano la forza di rivendicare una politica economica e sociale rispondente ai loro interessi
·         che i cedimenti servono a uscire dalla crisi, e allora si potrà avere qualcosa in cambio.
Sui rapporti sindacali nelle fabbriche, la direzione della CGIL non ha sostenuto la resistenza degli operai di Pomigliano e Mirafiori di fronte al ricatto di Marchionne. Alla fine, mentre la Corte Costituzionale bocciava le pretese della FIAT, la CGIL le riconosceva pienamente con gli accordi sulle rappresentanze.

 
Sappiamo bene che il Congresso non porterà al rovesciamento di questa politica e alla sostituzione di questo gruppo dirigente. Ma riteniamo necessario e importante che nei posti di lavoro sia presentata e argomentata una posizione e una prospettiva completamente diversa, di difesa intransigente e di ripresa dell’iniziativa sindacale così come già avviene in diverse fabbriche.
·         Dobbiamo avere coscienza che non stiamo chiedendo l’elemosina, ma al contrario l’intera vita sociale si regge sul nostro lavoro.
·         Con le politiche economiche degli ultimi 15 anni, i lavoratori dipendenti hanno perso più di 120 miliardi della ricchezza annua prodotta, corrispondenti a poco meno di 10.000 euro l’anno per lavoratore, a vantaggio dei padroni e dei parassiti. Ci sono perciò tutte le condizioni per aumenti salariali sostanziali e per servizi pubblici di qualità ben diversa.
·         Con gli scioperi e le manifestazioni sull’art.18, con la resistenza a Pomigliano e Mirafiori, i lavoratori hanno dimostrato di avere la dignità e la forza necessaria per difendere i propri diritti. Lo sanno tutti così bene, che qualche giorno fa è stato firmato, ancora una volta anche dalla CGIL, un accordo che sanziona i delegati di fabbrica che indicano scioperi o sostengano le proteste dei lavoratori contro l’applicazione di contratti firmati.
Al di là dell’esito del Congresso, la cosa più importante è che i lavoratori e i delegati che condividono queste critiche e questa prospettiva stabiliscano sul territorio rapporti duraturi, di confronto su tutte le questioni aperte e di iniziativa nei luoghi di lavoro.

Si tratta di affermare una pratica sindacale coerente, trasparente e non clientelare, in cui i lavoratori discutano e decidano realmente su rivendicazioni, piattaforme, accordi, come anche cerchiamo di fare alla Piaggio da diversi anni.

 
Lavoratori FIOM Piaggio per il documento 2


fonte:

Camusso incostituzionale

http://m.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/2/16/39496-rodota-mette-camusso-ko/

Non basta dire facciamo il referendum e chi vince vince.  Troppo facile. Landini si deve decidere: o da una parte o dall'altra.

venerdì 14 febbraio 2014

Inaudita aggressione a Milano! - IL SINDACATO E' UN'ALTRA COSA


Comunicato de “Il sindacato è un’altra cosa”. Inaudita aggressione a Milano. Chiediamo le dimissioni di Susanna Camusso.



Condanniamo la gravissima aggressione subita dal compagno Giorgio Cremaschi e da altre compagne e compagni aderenti al documento congressuale “Il sindacato è un’altra cosa” a Milano, nel corso di un’assemblea CGIL con la presenza di Susanna Camusso.
L’assemblea era già di per sé un fatto inusuale, in quanto erano convocate solo categorie con i gruppi dirigenti favorevoli all’accordo del 10 gennaio ed esclusa la FIOM, che aveva protestato pubblicamente.
Un gruppo di compagne e compagni aderenti al documento alternativo, tra cui delegati delle categorie formalmente presenti in assemblea e Giorgio Cremaschi, primo firmatario del documento, si è quindi presentato all’incontro. Lo scopo era distribuire un volantino contro l’intesa sulla rappresentanza, che ricordava la singolare coincidenza tra l’assemblea per il si al testo unico sulla rappresentanza ed il 14 febbraio 1984, giorno del Decreto Craxi per il taglio alla Scala Mobile dei salari. Inoltre si volevano esercitare i diritti della minoranza con un intervento nel l’assemblea.
I compagni indossavano anche cartelli con il no all’accordo.
Il primo problema con il servizio d’ordine è sorto in quanto si voleva impedire ai compagni, che ne avevano pieno diritto, di accedere all’assemblea. Già lì il servizio d’ordine ha esercitato pesanti pressioni. Alla fine ai delegati è stato concesso di entrare purché lasciassero i cartelli. Solo Cremaschi ha potuto conservare il cartello che diceva no all’accordo.
Una volta in sala i nostri compagni hanno seguito in assoluto silenzio la relazione e all’apertura del dibattito Nico Vox,delegato della funzione pubblica, ha chiesto di poter intervenire come unico intervento di dissenso tra i tanti già programmati.
Subito tutto il gruppo di delegati dissenzienti è stato circondato dal servizio d’ordine che impediva a Nico Vox di avvicinarsi alla presidenza. Susanna Camusso si avvicinava al gruppo e anche a lei veniva rivolta la richiesta che Nico potesse  parlare, senza ricevere risposta. Si rispondeva  invece dal palco dicendo che si poteva parlare in altre sedi. Alle proteste del gruppo di delegati seguiva una violentissima aggressione da parte del servizio d’ordine. I compagni venivano brutalmente spintonati, insultati minacciati. Giorgio Cremaschi veniva gettato nelle scale e solo per fortuna non ha riportato danni mentre Nico Vox doveva ricorrere all’ospedale.
Quello avvenuto è un atto senza precedenti nella vita della CGIL, dove i più aspri dissensi non sono mai stati affrontati con la violenza fisica e le minacce personali. Il senso profondamente antidemocratico dell’accordo sulla rappresentanza inquina già tutta la vita interna della CGIL, ma è  evidente che qui si è passato il segno.
L’esecutivo nazionale de “Il sindacato è un’altra cosa” esprime piena condivisione e solidarietà verso i compagni Giorgio Cremaschi, Nico Vox e verso tutti gli aggrediti. I compagni colpiti verranno tutelati in tutte le sedi, ma è chiaro che la responsabilità politica della segretaria generale della CGIL è enorme.
Al direttivo della CGIL convocato per il 26 febbraio verrà presentata una mozione di sfiducia verso Susanna Camusso che si è rivelata incapace di tutelare i diritti e le libertà degli iscritti alla CGIL e per questo deve dimettersi.

fonte:

http://sindacatounaltracosa.org/2014/02/14/inaudita-aggressione-a-milano/#

Guerra interna in Cgil

http://manifestino.blogspot.it/2014/02/solidarieta-fabrizio-burattini.html?m=1

Mentre questi si accoltellano alle spalle a colpi di commissioni di garanzia... l'Italia fallisce.

Sarebbe il caso che se ne andassero tutti a casa, alla svelta.

in evidenza il commento di un lavoratore al post "Riunione RSU azienda dell'11 febbraio: questione orari lavoro "

COMPLIMENTI RSU !!!!! Avete fatto proprio bene a non dirgli subito NO FLESSIBILITA' e aspettare la scadenza dell'accordo del quarto turno ! Aveve fatto bene pure a dirgli che in cambio farete una bella proposta sul premio e sulle altre cose ! Ora cosa vi aspettavate ? ORA QUESTI RILANCIANO !!!!!!! Lo farei anch'io !

martedì 11 febbraio 2014

Riunione RSU azienda dell'11 febbraio: questione orari lavoro

Molto semplicemente l'azienda oggi ha convocato la RSU per dar comunicazione di cosa si aspetta e di cosa dirà a Mr. Braun:

- sul 4 turno si lavora ad una proposta  a 20 turni settimanali;
- sugli altri turni (centrale, 2 turni e 3 turni) proposta di ampliamento della flessibilità tramite l'applicazione dell'ORARIO PLURISETTIMANALE, come previsto dal CCNL del 2008.

Riportiamo quanto previsto dal CCNL in merito all'orario plurisettimanale:
 
Orario plurisettimanale
Le parti convengono che in caso di stagionalità dei prodotti di attività di installazione e montaggio e di picchi produttivi non fronteggiabili con il ricorso ai normali assetti produttivi, potrà essere adottato l’orario plurisettimanale, da realizzarsi anche per gruppi di lavoratori, la cui media è di 40 ore settimanali che viene definito nella sua quantità in 64 ore annue con un massimo di orario settimanale di 48 ore e con una durata minima di 32 ore o formule compensative equivalenti. 
Per i lavoratori addetti a turni, nel caso in cui l’orario normale di lavoro sia articolato dal lunedì al venerdì, la durata massima settimanale sarà di48 ore con il vincolo di un solo turno lavorabile nella giornata del sabato, ovvero 46 ore con due turni lavorabili nella giornata del sabato.
Le parti altresì concordano che, a livello aziendale,verranno convenute, tramite accordo, le modalità di attuazione oltreché i tempi di implementazione dell’orario settimanale di cui al presente punto con le Rappresentanze sindacali unitarie e le Organizzazioni sindacali territoriali.
Le parti si danno atto che la contrattazione aziendale non ha carattere ostativo rispetto alle norme del Ccnl.
Le parti convengono che, a seconda delle esigenze di tempestività, l’incontro avrà luogo non oltre il terzo giorno dalla comunicazione della Direzione aziendale alle Rappresentanze sindacali unitarie.
Qualora non sia stata raggiunta un’intesa entro il decimo giorno (di calendario) dalla comunicazione della Direzione aziendale alla Rappresentanza sindacale unitaria, su iniziativa di una delle parti potrà essere richiesto un incontro a livello territoriale.
I lavoratori interessati percepiranno la retribuzione relativa all’orario contrattuale settimanale normale sia nei periodi di superamento che in quelli di minore prestazione.
Per le ore prestate oltre l’orario contrattuale settimanale normale sarà riconosciuta ai lavoratori interessati una maggiorazione della retribuzione nella misura onnicomprensiva del 15% per le ore prestate dal lunedì al venerdì e del 25% per le ore prestate al sabato da computare sugli elementi utili al calcolo delle maggiorazioni per lavorostraordinario, notturno e festivo.
Qualora in casi eccezionali, il recupero della maggiore prestazione in regime di orario plurisettimanale non risulti possibile, la Direzione aziendale, con adeguato preavviso, potrà concordare con le Rappresentanze sindacali unitarie la riprogrammazione del recupero e/o in tutto o in parte, potrà concordare la compensazione delle ore di maggior prestazione non recuperate conguagliando le maggiorazioni già erogate alla percentuale onnicomprensiva del 50% o la destinazione delle ore stesse alla Banca ore.
Nel caso di mancato accordo, esperita un’ulteriore verifica in sede territoriale, la programmazione dei recuperi rimane quella precedentemente concordata. 

in evidenza il commento di un lavoratore al post "E in casa nostra? Presto arriveranno le piattaforme su orari e premio...... "

Allora cari delegati RSU vi chiedo cortesemente e per un buon senso civile dignitoso nonché sacrosanto FATE UN PASSO INDIETRO. Ricordandovi che sempre che il Vostro incarico è la tutela dei lavoratori o meglio degli operai. La proposta peggiorativa potrebbe dare respiro solo per qualche scampolo dopo di che l Azieda avrà modo di avanzare proposte indecenti fino al collasso dell organico. Questo voi lo sapete Abbiamo le dimostrazioni tangibili di altre Aziende che alla fine comunque hanno Dislocato o chiuso del tutto. " Elettrolux, Micron FIAT ADDIRITTURA SI È DEFILATA. Ora la questione è delicata. Dobbiamo abbattere la pressione FISCALE CHE UCCIDE E DISOSSA LE AZIENDE È QUELLO IL COSTO CHE NON CI FA ESSERE COMPETITIVI E NON IL NOSTRO COME SPESSO CI FANNO CREDERE. Il 63% per un Azienda è troppo come troppo è quello a cui siamo assoggettati. Quindi abbiate un minimo di Dignità senza tanti rigiri e ricatti. Il premio non è fonte di sostegno nel tempo. È solo una carotina secca e scialba. Ci vuole la sostanza i diritti acquisiti nel tempo. NON POTETE RINNEGARE TUTTO IL NOSTRO SACRIFICIO NEGLI ANNI. QUELLO DEI NOSTRI PADRI ED IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI. Non possiamo ritornarnare all epoca FANTOZIANA. " ABBIATE PIETA'

domenica 9 febbraio 2014

E in casa nostra? Presto arriveranno le piattaforme su orari e premio......


Siamo lieti di potervi comunicare che in Continental per il documento 2 sono stati eletti 3 delegati per il congresso di categoria (3 su 11). Vi comunicheremo presto i nomi.

Passata la tornata elettorale per il congresso CGIL torniamo alla realtà della nostra azienda con la questione ancora aperta su ORARI DI LAVORO e INTEGRATIVO AZIENDALE. Presto la RSU formalizzerà quanto anticipato anche a Mr. Braun e presenterà in assemblea le due piattaforme.

A fronte di un consenso di soli 252 su 930 dipendenti, la RSU costruirà una piattaforma sugli orari di lavoro che parte dal cedere all'azienda i 20 turni settimanali sul 4° turno. Di contro costruirà una "succosa" piattaforma sull'integrativo aziendale proponendo un premio strabiliante e sorprese allettanti un pò per tutti, a partire dai livelli per i capo-area.
Le piattaforme saranno separate come chiedono da anni i lavoratori ma solo nel senso che saranno scritte su due fogli distinti. Di fatto però continueranno ad essere un'unica cosa, soprattutto perchè saranno vincolate l'una all'altra da un referendum unico e quindi approvazione unica per cui, ad esempio, dire si al premio significherà dire si alla modifica peggiorativa degli orari di lavoro e viceversa. Non si tratta di supposizione ma di affermazione fatta dalla RSU in assemblea: "è chiaro che se si dice di no alla modifica degli orari non presenteremo alcuna piattaforma per rivendicare il premio".

Sapete tutti come la pensiamo in merito. Noi partiamo dai seguenti presupposti:
- la RSU non ha ricevuto alcun consenso a costruire una piattaforma peggiorativa degli orari di lavoro che parta dal cedere i 20 turni sul 4°;
- la concessione della quasi totale saturazione della settimana lavorativa coi 20 turni va respinta perchè permette di fatto all'azienda di non far ricorso al 5° turno (21 turni settimanali) e quindi porta alla creazione di esuberi.

Pertanto lanciamo un ultimo appello ai nostri delegati perchè facciano un passo indietro prendendo in considerazione la nostra proposta di ampliamento della flessibilità del 4° turno su una base di 19 turni per un massimo di 4 volte all'anno a testa (4 domeniche all'anno anzichè 3). Ricordiamo che questa proposta è comunque un ulteriore sacrificio che appena un anno fa non abbiamo voluto concedere. Non si capisce perchè ora dovrebbe essere considerata insufficiente.

Di fronte ad un'ulteriore forzatura da parte della RSU, rendiamo noto sin da ora che metteremo in campo qualsiasi strumento per evitare il bluff di un referendum con VOTO UNICO per le due piattaforme e faremo richiesta di distinguere con colori diversi le schede di operai e impiegati.

Camusso: consultazione di tutti gli iscritti - Rete 28 Aprile

Sabato 08 Febbraio 2014 09:35

"Su La Repubblica http://goo.gl/dljYPy Susanna Camusso annuncia la consultazione di tutti gli iscritti, anche di chi non è interessato, sull' accordo. Noi confermiamo che consideriamo comunque l'accordo illegittimo come quello di Pomigliano . Per questo abbiamo fatto ricorso per chiederne annullamento. E continueremo."

fonte:
http://www.rete28aprile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4405:82-camusso-consultazione-di-tutti-gli-iscritti&catid=26:comunicati-stampa&Itemid=21 

sabato 8 febbraio 2014

Segnalazione di un lavoratore sulla gestione della solidarietà

Riportiamo integralmente il testo di una e-mail inviata al Foglio Bianco da un lavoratore:

"Vorrei segnalare che nel reparto XL2 l'azienda sta gestendo i lavoratori e i contratti di solidarietà un pò come gli pare. Soprattutto non mi sembra corretto mettere a casa in solidarietà uno del FR e poi sostiturlo con uno di linea1 che a sua volta è sostituito da uno di linea 2 e via via a cascata. Non ci si capisce nulla e mi pare che la solidarietà la facciano sempre gli stessi."

Incontro RSU - azienda del 7 febbraio

Ieri mattina si è tenuto un incontro a Fauglia in conseguenza del fatto che l'azienda nelle scorse settimane ha chiesto ai lavoratori dei reparti non produttivi la pianificazione di ferie e PAR per tutto l'anno 2014 e, da quanto ci risulta, la richiesta è stata fatta per ogni reparto con indicazioni e modalità differenti.

La RSU ha chiarito all'azienda le seguenti cose:

- Ferie anno in corso:
oltre le 3 settimane imposte di chiusura, l'azienda non può pretendere la pianificazione delle rimanenti ferie a fruizione individuale.

- Ferie anni precedenti:
è possibile concordare un percorso condiviso per cui si fissa una percentuale di smaltimento del monte ferie arretrate entro un arco temporale, ad esempio, giugno. Nel frattempo non dovranno esserci forzature.

PAR:
gli accordi sugli orari di lavoro regolano la fruizione di parte dei PAR dell'anno in corso (ad esempio, fruizione PD sul centrale e 2 turni). L'azienda non può pretendere la pianificazione dei rimanenti PAR nè tantomeno di quelli degli anni precedenti. La richiesta da parte dell'azienda è lecita nell'ottica di evitare accumuli eccessivi di ore ma la decisione di pianificare o meno queste ore di permesso è soltanto a discrezione del lavoratore. La RSU ha anche evidenziato la difficoltà in alcuni reparti produttivi di smaltire i PAR arretrati perchè quando richiesti non vengono concessi.

L'azienda ha garantito che riparlerà coi responsabili affinchè nessuno faccia forzature in merito.

Messaggio da parte di altri compagni in lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori

"Un saluto dai compagni di Chicago86 (sito per il coordinamento dei lavoratori in lotta).

Questo è il nostro sito:

http://www.chicago86.org/

Abbiamo visto oggi il vostro blog e l'abbiamo trovato interessante, buon lavoro!"

venerdì 7 febbraio 2014

Passaggio a 3 turni per il Dk4

L'azienda ha comunicato alla RSU che dal 17 febbraio il reparto DK4 passarà da 2 a 3 turni per 4 settimane. Tale decisione è stata presa per far fronte alla richiesta di un cliente di anticipare dei volumi. L'azienda ha comunicato anche che dopo il 17 marzo, stante alle attuali pianificazioni, il reparto ritornerà e proseguirà su 2 turni.

Per la squadra aggiuntiva sarà richiamato personale in solidarietà e sul reparto sarà chiamato personale già formato e addestrato.

Durante il mese, l'azienda valuterà la fruizione di una giornata di PAR dell'accordo a 3 squadre.

mercoledì 5 febbraio 2014

IL NOSTRO PROGETTO?

Sempre più spesso sentiamo parlar di noi, del FOGLIO BIANCO, in un modo inappropriato che mal ci descrive.

Per questo riteniamo necessario fare delle precisazioni per raccontarvi chi siamo e qual è il nostro progetto, un progetto nuovo ma ambizioso che mette al primo posto l'INFORMAZIONE.
C'è infatti, a nostro avviso, la necessità sempre più crescente di fare informazione vera tra i lavoratori, per questo raccontiamo fatti e contesti che sono di pubblico dominio ma che spesso non vengono approfonditi o sono volutamente sottaciuti; pensiamo che i lavoratori debbano avere tutti gli strumenti possibili per poter fare un'analisi reale delle situazioni e delle decisioni che li riguardano.

Siamo convinti che sia importante e necessario dare a tutti la possibilità di dire la loro, offrendo ai lavoratori uno spazio dove poter discutere, in maniera civile e propositiva, uno spazio dove poter condividere le idee. Siamo ancora più convinti dell'importanza delle opinioni e del rispetto che impongono le opinioni altrui, per questo lavoriamo per la loro diffusione anche quando non le condividiamo, comunque criticandole e argomentando al meglio il nostro punto di vista.

Uno spazio di questo tipo genera di per sè un gran quantitativo di idee e pensieri che possono essere condivisi o meno, pensiamo però che sia giusto imparare a rispettare i punti di vista degli altri evitando di parlare di offese quando questi punti di vista non ci piacciono!! Ovviamente nessuno spazio viene concesso ad offese gratuite, minacce personali e polemiche sterili, ma questo l'abbiamo detto più volte!!
Ciò, secondo noi, può servire a far crescere i lavoratori e contribuire a sviluppare un senso critico, indispensabile per poter capire, valutare e decidere in maniera autonoma.

Noi del FOGLIO BIANCO non nascondiamo nessuna organizzazione al nostro interno, siamo semplicemente un collettivo di lavoratori che pensano sia possibile costruire un'alternativa a questo metodo sindacale. Come? Ripartendo dal "basso", aprendo un dialogo vero con i lavoratori, costruendo e decidendo insieme a loro i persorsi da intraprendere.
Questo è quello che da molti anni a questa parte si è perso, si è voluto perdere, ed è quello che secondo noi va assolutamente recuperato.
Fare informazione, far acquisire consapevolezza, condividere e sostenere delle idee, delle posizioni e unire gli intenti.

Questa pensiamo sia la ricetta per provare a costruire nei fatti un'alternativa all'attuale metodo sindacale, a nostro avviso sempre più distante e incapace di dare risposte vere ai bisogni dei lavoratori.

Non abbiamo la presunzione di pensare di poter piacere a tutti, per questo chi non ci condivide non deve sentirsi obbligato e impegnato su alcun fronte.

  NOI CI CREDIAMO, PENSIAMO SIA GIUSTO PROVARCI... TUTTI E TUTTE INSIEME!!

Cgil, Camusso chiede la scomunica di Landini: “Devono processarlo”

Il segretario del sindacato, con una lettera scritta di suo pugno, chiede al Collegio statutario del sindacato se sia possibile punire il numero uno della Fiom. Al centro delle polemiche, le critiche del leader dei metalmeccanici per l'accordo firmato con Confindustria sulla rappresentanza
di Salvatore Cannavò | 5 febbraio 2014

"Se la domanda che Maurizio Landini aveva posto a Susanna Camusso nel corso dell’ultimo direttivo nazionale della Cgil era: “Che fai mi cacci?”, la risposta è di marmo: “Sì, ci provo”. Questo è il senso del documento che pubblichiamo in questa pagina e che dimostra il tentativo del segretario della Cgil di sanzionare sul piano disciplinare quello che ormai è il suo nemico numero uno in Cgil, Maurizio Landini. Camusso, infatti, in qualità di iscritta alla Cgil “con tessera n° 718519” ha inviato una lettera al Collegio Statutario della Cgil (leggi il testo) per sapere se il segretario della Fiom possa ritenersi non vincolato alle decisioni del Comitato direttivo della Cgil e quale rimedio o sanzione possa essergli comminato. La lettera è del 22 gennaio 2014 con la firma in calce del segretario generale della più grande organizzazione sindacale in Italia. La quale, nel vivo della crisi sociale e dello stesso congresso della sua organizzazione, si espone in prima persona nel tentativo di sanzionare uno degli esponenti più in vista del suo stesso sindacato, segretario della categoria più rappresentativa e storica della Cgil: i metalmeccanici.
Landini potrebbe vedersi comminata una sanzione che va dal “biasimo scritto” fino “all’espulsione” passando per la “sospensione della carica” da 3 a 12 mesi o per “la sospensione delle facoltà di iscritto”. Il Collegio statutario nazionale della Cgil, formato da Wilma Casavecchia, Enza Severino e Michele Gentile, ha risposto due giorni fa ai due quesiti della Camusso. Nella Cgil, scrivono, è previsto il diritto al dissenso e “la salvaguardia della pari dignità delle opinioni a confronto prima della decisione”, ma secondo l’articolo 6 lo Statuto prescrive “l’unicità dell’organizzazione”. Quindi, “prima delle decisioni” si può discutere liberamente in nome del diritto al dissenso, ma “dopo le decisioni degli organismi dirigenti competenti” scatta il principio della “unicità dell’Organizzazione” che, a quel punto, è rappresentata dalle decisioni assunte dall’organismo stesso. “Ne consegue – si legge nel testo del Collegio – che comportamenti difformi o assunti in violazione di detti valori rappresentano, una volta accertati, inadempienza statutaria”. Si fa riferimento, quindi, allo Statuto della Cgil, Titolo V, articolo 26 là dove si prescrivono le “sanzioni disciplinari” possibili per l’iscritto. Che, come abbiamo visto, sono di quattro gradi. In quel caso a esprimersi sono i Comitati di garanzia interregionali (quello del centro per Landini) e, nel caso di ricorso avverso, il Comitato di Garanzia nazionale.
Il percorso è lungo e affonda nelle tecniche di funzionamento di un’organizzazione complessa come la Cgil. Ma il passo di Camusso è un segnale fortissimo sul piano dei rapporti interni. Un passo “tipico del personaggio” dice chi la conosce bene e che Camusso fece già quando, da segretaria regionale in Lombardia, mosse una procedura contro la segretaria milanese della Fiom,Maria Sciancati, poi ritirata.
Il caso attuale, invece, nasce dall’accordo sulla Rappresentanza che la Cgil ha firmato insieme aCisl, Uil e Confindustria. Un accordo che, sostanzialmente, stabilisce dei criteri nuovi per sancire la rappresentatività di un sindacato (il 5 per cento tra consensi e iscritti); la presenza del 51 per cento dei mandati, a livello aziendale o nazionale, perché un accordo sia valido; la sanzionabilità di scioperi da parte di strutture sindacali o di Rsu contro gli accordi siglati e, infine, l’istituzione di commissioni arbitrali formate, pariteticamente, dai sindacati confederali e dagli imprenditori, nel caso di divergenze.
Landini ha tuonato contro questo testo giudicandolo lesivo dell’autonomia della categoria e dei diritti costituzionalmente definiti di quei lavoratori. In quell’occasione terminò il proprio intervento con queste parole: “Se si pensa che qui decidiamo tutto a me e alla Fiom non mi avete vincolato e discuterò con la Fiom e i delegati su quello che c’è da fare. Sappiatelo con precisione”. Nelle sue conclusioni Camusso non si tirò indietro: “Sono state fatte una serie di affermazioni (…) su alcune di queste la parola spetterà ai nostri organismi di garanzia”. Detto, fatto."
da il Fatto Quotidiano del 5 febbraio 2014

Ecco la lettera della Camusso al Collegio Statutario della CGIL

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/05/cgil-camusso-chiede-la-scomunica-di-landini-ecco-il-testo-della-lettera-ufficiale/869553/

Electrolux in lotta

http://m.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/2/3/39297-electrolux-il-coordinamento-dei-delegati-decide-avanti-con/

La lotta in Electrolux e' senz'altro giusta, pero' riteniamo che non portera' grandi risultati, purtroppo. Ci sarebbe bisogno da subito di una mobilitazione generalizzata piu' ampia possibile, ma Camusso sta pensando ad altro.

In evidenza il commentio di Giada al post "La lettera agli iscritti della Camusso è un imbroglio! - Gianni Rinaldini "

"C'è una logica precisa dietro a quello che stà avvenendo, in politica così come nel sindacato stiamo assistendo ad una vera e propria riorganizzazione e purtroppo nulla di buono per noi si prevede all'orizzonte. Le forze sindacali serrano i ranghi e si chiudono, in sostanza con l'accordo firmato dalla camusso si assicurano il terreno per una vera e propria blindatura del sistema. Niente più minoranze, potrebbero essere incontrollabili, tutto viene "centralizzato" e deciso dalle strutture, niente più dialettica, vera base per una democrazia che sia davvero praticata, nessuna sigla sindacale che possa presentarsi ad un rinnovo rsu senza prima AVER CONDIVISO E SOTTOSCRITTO QUELL'ACCORDO, i delegati ridotti a meri esecutori privati del loro ruolo originario e della loro naturale autonomia oltretutto sanzionabili in caso di scioperi NON AUTORIZZATI dalla "casa madre", nulla deve sfuggire al controllo !! Tutto questo per piegare definitivamente i lavoratori, stroncare sul nascere qualsiasi possibiltà di replica in nome della GOVERNABILITÀ !! ... SU LA TESTA!!"

Ricorso di Rinaldini Gianni alla Commissione Statuto Cgil Nazionale

Gennaio 2014

"Chiedo al Collegio Statutario in quanto organo di garanzia dell'Organizzazione di intervenire rispetto alla violazione delle norme statutarie avvenute in occasione della firma da parte della Segretaria Generale della Cgil del “Testo Unico sulla Rappresentanza” del 10 gennaio 2014.
Trattasi di un accordo che completa il percorso dell'accordo del 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013 introducendo novità di assoluta rilevanza che ne alterano il significato, in particolare sul sistema sanzionatorio, sull'arbitraggio e sui vincoli per accedere ai tavoli negoziali.
Sono tutte questioni che non sono mai state affrontate negli organismi dirigenti e su cui, non è mai stato deciso un mandato all'organo esecutivo.
Per questo ritengo che sia stato violato l'art.17 dello Statuto, laddove si afferma che “....la Segreteria è l'organo che attua le decisioni del Comitato Direttivo” e l'art. 6 punto B, laddove riferito agli accordi si afferma “... comunque per la Cgil, in assenza del mandato di tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati interessati, è vincolante il pronunciamento degli iscritti.”
Ambedue gli articoli sono stati violati dalla Segretaria Generale che ha firmato senza alcun mandato e qualsiasi atto successivo è falsato perché si configura inevitabilmente come un voto di fiducia sulla Segretaria Generale.
L' invenzione del regolamento attuativo è assolutamente priva di senso e irriguardosa nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, tanto è vero che nel “Testo Unico sulla Rappresentanza” nel richiamare ripetutamente gli accordi precedenti (accordo del 28 giugno 2011 e accordo del 31 maggio 2013), si prosegue con “..... e il presente accordo”. Suppongo che sia di comune conoscenza che quello che conta sono i testi degli accordi e non le interpretazioni.
Del resto non è facoltà della Segretaria Generale decidere se trattasi di un regolamento attuativo o di un nuovo accordo.
Per l'insieme di queste ragioni chiedo alla Commissione Statuto di ripristinare l'applicazione delle norme Statutarie con la sospensione della firma e la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
In caso contrario chiedo quale interpretazione motivata dello Statuto può giustificare tale comportamento perchè avrebbe un significato sul presente e sul futuro della vita democratica della Cgil.
Rinaldini Gianni
Componente Comitato Direttivo Nazionale Cgil
Roma, 27 gennaio 2014"

fonte:

lunedì 3 febbraio 2014

Electrolux, Euro e Fiscal Compact

http://www.sinistrainrete.info/index.php?option=com_content&view=article&id=3388:andrea-ricci-caso-electrolux-il-vero-cuneo-e-quello-delleuro&catid=84:politica-economica&Itemid=64

Qui si dimostra con i numeri cosa significa stare in Europa. Non e' poi cosi' conveniente,  per noi. Magari per un industriale, che puo' chiudere un'azienda quando e come gli pare, si, eccome!

TRW segue Electrolux

http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/634173_trw_automotive_in_valle_c_un_caso_electrolux/

Ricordiamo che la TRW ha un importante sito produttivo anche a Livorno.

Electrolux sarà solo la prima di una lunga serie...

Cgil: coro di no alla Fiom. «Congresso vada avanti» - Rassegna.it

Ecco come il nostro segretario Maurizio Landini sta condizionando la CGIL dall'interno:



Cgil: coro di no alla Fiom. «Congresso vada avanti» - Rassegna.it

La lettera agli iscritti della Camusso è un imbroglio! - Gianni Rinaldini

Commento di Rinaldini a lettera Camusso agli iscritti su TURappresentanza 2 Febbraio 2014

"Non è mai successo nella storia della CGIL che mentre sono in corso le Assemblee Congressuali, la segretaria generale invii una lettera a tutti gli iscritti, utilizzando gli strumenti dell'organizzazione per sostenere le sue posizioni “invitando” a votare l'Ordine del Giorno approvato a maggioranza dal Comitato Direttivo Nazionale CGIL, dimissionario, sul “Testo Unico sulla Rappresentanza”.
Non esiste un diritto di proprietà da parte della segretaria generale.
Per questo mi chiedo se questa stessa possibilità viene offerta a coloro che nel Direttivo Nazionale si sono pronunciarti contro l'Ordine del Giorno e hanno proposto la consultazione degli iscritti interessati.
C'è un limite a tutto, non si può presentare come una procedura democratica il fatto che in una assemblea congressuale di 1 ora, dove si devono illustrare 2 documenti alternativi, 11 emendamenti nazionali, oltre quelli eventualmente proposti dai lavoratori e/o lavoratrici, con relative votazioni e, alla fine del tempo massimo di 3 minuti, si dovrebbe illustrare e votare  l'Ordine del Giorno del Comitato Direttivo CGIL approvato a maggioranza, sul “Testo Unico sulla Rappresentanza”, di cui gran parte degli iscritti non ne sanno nulla.
Un vero e proprio imbroglio!
Continuo a non capire per quale ragione non sia stato possibile sospendere il Congresso e svolgere la consultazione degli iscritti interessati dall'accordo Confindustria – Cgil – Cisl – Uil.
Un problema organizzativo? Allora si poteva decidere di sospendere la firma e svolgere la consultazione dopo il Congresso, indire il Referendum, preceduto da assemblee dove le lavoratrici e i lavoratori avessero la possibilità di conoscere le diverse posizioni e, decidere.
Certo sussiste un piccolo problema: la democrazia non garantisce l'esito finale del voto e quindi richiede una predisposizione al rischio che dovrebbe essere proprio di ogni dirigente, o viceversa l'alternativa è la degenerazione, la perdita di credibilità, il precipitare della crisi della CGIL.
Su questo è necessario essere chiari e netti, perchè ormai siamo al punto limite del nostro futuro e può succedere di tutto, compreso la tentazione di qualcuna/o di chiedere aiuto a CISL e UIL per inventarsi a cose fatte, una consultazione degli iscritti, di tutti i lavoratori e dei pensionati, con la metodologia delle consultazioni confederali che non hanno nulla di democratico.
Ovviamente un Accordo Confindustria CGIL – CISL – UIL dovrebbe riguardare le lavoratrici e i lavoratori  interessati, perchè è cosa diversa da un Accordo sul Welfare.
Sarebbe una buffonata coinvolgere una platea diversa e non interessata a quell'accordo, perchè con questa logica si potrebbe arrivare ai Contratti Nazionali di categoria approvati dall'insieme delle lavoratrici dei  lavoratori e delle pensionate e pensionati.
Nel merito della lettera inviata agli iscritti, la Camusso, illustra la sua interpretazione dell'accordo,  affermando peraltro cose non vere e sottacendo i vincoli per accedere ai tavoli negoziali, sottacendo il sistema sanzionatorio ed il significato dell'arbitraggio confederale obbligatorio per le categorie.
Ma ciò che trovo davvero disdicevole e in mala fede è il richiamo alla Premessa del Documento Congressuale di maggioranza.
Sono stato parte di quel gruppo ristretto eletto dal Comitato Direttivo che ha elaborato la stesura di quella premessa.
Quando, nella lettera della segretaria generale si richiama una parte della premessa per giustificare le sanzioni, si dice una vera e propria bugia.
La segretaria generale sa bene che la dove si afferma, in riferimento all'accordo del 28 giugno 2011 e all'accordo del 31 maggio 2013 che “...... su cui tutta l'Organizzazione è impegnata a garantirne l'esigibilità. L'applicazione di questi accordi interconfederali e la sua estensione a tutte le controparti”, aveva un riferimento preciso: FIM e UILM avevano espresso contrarietà all'accordo del 31 maggio 2013 e per ben 8 mesi si sono rifiutati di applicarlo, in quanto non compatibile con il loro comportamento e gli accordi sottoscritti con Federmeccanica e Fiat.
Le condizioni poste da FIM  e UILM – fatte proprie da CISL e UIL – sono state accolte con il sistema sanzionatorio, e i vincoli per partecipare ai tavoli negoziali.
Per questo sono stati talmente entusiasti da diffondere, il giorno dopo la firma del Testo Unico sulla Rappresentanza, volantini negli stabilimenti FIAT, per dire che ora  la FIOM-CGIL, deve accettare quello che aveva rifiutato nel passato.
Le modifiche di quel testo le hanno scritte Federmeccanica, CISL e UIL.
Questa è la pura e semplice verità!
Una viltà nei confronti di quelle lavoratrici e di quei lavoratori che hanno pagato sulla propria pelle l'affermazione della dignità per se, per gli altri e per la stessa CGIL!
E' possibile firmare un accordo senza mandato?
Nella mia esperienza sindacale ricordo Bruno Trentin che nel 1992, firmo senza mandato e diede contemporaneamente le dimissioni, per permettere all'Organizzazione, al gruppo dirigente di discutere liberamente sul perchè fossimo arrivati ad una situazione che lo aveva portato a firmare un accordo che considerava pessimo .
Cosa deve succedere ancora, quando una segretaria generale dopo avere firmato, senza mandato, sostiene che trattasi di un regolamento attuativo, mentre non solo il “Testo Unico sulla Rappresentanza” parla apertamente e ripetutamente di Accordo, lo stesso Ordine del Giorno del Consiglio Generale della CISL del 15 gennaio 2014, afferma, “...... valuta l'Accordo Interconfederale tra CGIL – CISL – UIL  e Confindustria relativo al Testo Unico sulla Rappresentanza.....”.
C'è soltanto Susanna Camusso che lo considera un regolamento attuativo, forse era disattenta.
Il Comitato Direttivo Nazionale della CGIL, ha fatto finta di crederle proprio come quando il Parlamento, votò che Ruby era la nipote di Mubarak!!


                                                                                              Gianni Rinaldini
                                                                       Componente il Comitato Direttivo Nazionale CGIL"

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