Pagine
venerdì 28 febbraio 2014
RADIO FABBRICA: altre dicerie sulla turnazione a 4 squadre
Indennità 4° turno : Rivedere Cifra e definire più chiaramente i casi in cui verrà tolto il gettone presenza.
Quindi, se la voce è vera, si è pronti a concedere all'azienda 2 sabati e un'altra domenica ma si cerca di compensare la cosa con l'aumento dell'indennità di turno. E' chiaro che per noi alcune cose non hanno prezzo.
".... definire più chiaramente i casi in cui verrà tolto il gettone presenza" è invece un'affermazione troppo vaga per essere commentata. Per noi la penalizzazione del fine settimana va eliminata del tutto perchè discriminatoria e perchè confonde il diritto alle ferie con l'assenteismo.
Anche la RSU Continental ha un blog!
http://rsu-fiom-continental-pisa.blogspot.it/
Nel dargli il benvenuto cogliamo l'occasione per dire la nostra.
Ci sembra più un giornale che un blog, che nasce sotto l'egida e con la "benedizione"della segreteria e nel quale non si prevede la possibilità di fare commenti. Il rapporto "diretto" con i lavoratori sarà limitato al solo utilizzo delle e-mail che ogni lavoratore potrà inviare alla rsu in caso di "bisogno".
Per quanto ci riguarda quindi, non si tratta di uno spazio di discussione vero e aperto ma sempre più chiuso perchè si va a ricercare il rapporto col "singolo" lavoratore. Un blog inoltre nel quale ogni singolo delegato avrà pochissima autonomia perchè tutto dovrà essere "condiviso dalla centrale".
Per concludere quindi a nostro avviso cambiano gli strumenti utilizzati ma non cambia il metodo!
Comunque Buon Lavoro a tutta la RSU!
giovedì 27 febbraio 2014
La delegazione trattante va a trattare senza mandato
Quindi, siccome non ci risulta ci sia stata alcuna convocazione o riunione della RSU (nonostante sia stata richiesta da un delegato) dove discutere PREVENTIVAMENTE e DEFINIRE quale fosse la soluzione migliore con tutti i componenti della RSU, ci chiediamo quali siano i soggetti di tale affermazione: "Abbiamo convenuto che.....". Chi ha convenuto? E con chi altro? Detto questo non si capisce neanche con quale mandato i 3 della delegazione trattante si siano recati in trattativa presso l'UIP.
mercoledì 26 febbraio 2014
Gestione unilaterale della solidarietà
martedì 25 febbraio 2014
RADIO FABBRICA: quel che si dice sulle Ferie
Quindi, in linea di principio potrebbe essere condivisibile la proposta di stabilire delle percentuali di esigibilità da parte dell'azienda delle ferie arretrate con lo scopo di far smaltire i contatori. Quello che non riusciamo a capire è perchè in questa azienda bisogna sprecare energie e inventarsi sempre cose nuove quando c'è già la legge che dice cosa bisogna fare!
Lavoratori Micron, lettera Aperta al Presidente della Repubblica
Caro Presidente Napolitano,
lunedì 24 febbraio 2014
RADIO FABBRICA: ancora sui PAR
Una cosa del genere potrebbe essere in prima analisi condivisibile perchè si tratterebbe di introdurre 1 anno in più di tempo per la fruizione dei permessi rispetto a quanto previsto dal CCNL. Naturalmente consideriamo sottointeso che sia mantenuta la possibilità di chiederne il pagamento dopo i 2 anni. Vorremmo capire bene però cosa s'intende per esigibilità e soprattutto chi è il soggetto che può esigere i PAR residui: il lavoratore o l'azienda?
domenica 23 febbraio 2014
Il ritorno di ZIZZAGNA: chi non ha argomenti reagisce con le offese e l'infamia
Cogliamo l'occasione per ricordare che il nostro blog pubblica qualsiasi commento purchè non contenga offese di alcun genere. Questo perchè il FOGLIO BIANCO rispetta le altrui opinione e anzi vuol essere un mezzo di divulgazione e di confronto delle opinioni perchè i percorsi democratici si costruiscono solo in questo modo.
Non tolleriamo però la maleducazione, le offese e gli attacchi immotivati alle persone. Riteniamo che solo chi non ha argomenti reagisca con parole violente tipo queste e, dimostrando di non essere in grado di accettare le opinioni altrui, cerca di distogliere l'attenzione dalle questioni serie e crea confusione e divisione tra i lavoratori. Abbiamo deciso di pubblicare questi commenti perchè ci si possa render conto tutti del livello a cui alcuni sono in grado di arrivare e per mettere in evidenza quanto siano inopportuni e dannosi atteggiamenti di questo genere.
"Ma che radio fabbrica e radio fabbrica.... non è radio fabbrica ma è radio Rxxxx che spiffera quello che viene detto alle riunioni.... prima di tirare fuori le cose assicuratevi...Rxxxx SEI SOLO BUONA A METTERE ZIZZAGNA.... FUORI DA QUESTO SINDACATO NON TI VOGLIAMO SEI FALSA... SEI RIMASTA SOLA COME UN CANE E STAI MONITORANDO QUESTO BLOG PER FARTI DEGLI AMICI.... LASCIA IL SINDACATO PER IL BENE DELL'AZIENDA..."
"....ma che dite allora se la vogliamo dire tutta.... è stata la Rxxxx ha trafugare in RSU e ha trovato queelo che tutti avete visto... quindi la Rxxxx (insieme al Rxxxxxx e il Rxxxx X.) oltre anon capire un cxxxo... è una Ladra ...non pubblicherete questo post... ma serve solo a fare capire che la gente sa.... care belle mi mxxxe"
altra diceria da RADIO FABBRICA....ma noi non crediamo assolutamente a questa cosa!!!
2x20 + 2x19
Cosa vuol dire questa? Radio Fabbrica dice che si riferisce alla proposta di modifica della turnazione a 4 squadre....2 volte all'anno 20 turni + 2 volte all'anno 19 turni.
A una prima analisi la cosa parrebbe migliorativa rispetto a quanto la RSU ha prospettato in assemblea. Sembrerebbe infatti che si voglia chiedere all'azienda di ridurre il numero delle domeniche previste dall'attuale accordo a 4 squadre, solo 2 all'anno (2x19) anzicchè 3.
Ma analizziamo bene la formula:
20 turni per 2 volte all'anno= turnazione a 4 squadre con 2 sabati e
2 domeniche all'anno
19 turni per 2 volte all'anno= turnazione a 4 squadre con 2 domeniche all'anno
Quindi, se Radio Fabbrica dice il vero, la formula parla chiaramente di
2+2= 4 domeniche all'anno!
Allora cos'è successo? La RSU, oltre a voler introdurre i 2 sabati, propone anche di aumentare le domeniche rispetto all'attuale accordo tanto da portarle da 3 a 4 all'anno?
No, siamo sicuri che questo sia un vaneggiamento di Radio Fabbrica perchè la RSU in assemblea ha parlato solo di 20 turni per 2 volte all'anno (solo 2x20) e già per quello ha ottenuto pochissimi consensi (252 su 640 operai).....figuriamoci se ora propone addirittura un peggioramento prospettando di aumentare il numero delle domeniche!
E poi ricordiamoci che IL FOGLIO BIANCO ha chiesto alla RSU di fare un passo indietro e di provare a costruire un piattaforma più condivisa coi lavoratori......
Noi non crediamo assolutamente a questa fantasia di Radio Fabbrica!
Comitato centrale Fiom-Cgil del 22 febbraio 2014
sabato 22 febbraio 2014
La bozza lasciata alla fotocopiatrice a Fauglia per RADIO FABBRICA............
venerdì 21 febbraio 2014
ancora da RADIO FABBRICA: altre dicerie sui PAR?
PAR (anno in corso) renderli più esigibili su 3 turni dopo 2 settimane a 40h. (Contatore CONTO ORE).
Cerchiamo di capire.....
la probabile proposta si riferisce ai PAR dell'anno in corso meno le 7 giornate (56 ore annue) che, secondo l'accordo del 2010, sono a disposizione dell'azienda per la fruizione collettiva. Quindi la probabile proposta si traduce forse nella richiesta di rendere più esigibili da parte del lavoratore i RIMANENTI PAR DELL'ANNO IN CORSO dopo aver fatto 2 settimane a 3 turni.
Non ci pare una brutta proposta...a patto che il prezzo di tale cosa non sia la rinuncia ad altro e nel contesto di un eventuale accordo di modifica del 4° turno la cosa sarebbe molto probabile.
Quello che invece ci lascia perplessi è l'introduzione del contatore che "Radio Fabbrica" chiama CONTO ORE. Temiamo che "Radio Fabbrica" si stia confondendo chiamando semplicemente in modo diverso quel contatore tanto amato da Mr. Braun e che tutti familiarmente chiamiamo BANCA ORE.......
giovedì 20 febbraio 2014
RADIO FABBRICA: dicerie o proposte reali?
PD 2 ore anzichè 1h e 40min, esigibilità mensile a gruppi di 4 ore.
Naturalmente un' informazione del genere la prendiamo col beneficio del dubbio soprattutto perchè ci pare improbabile che una RSU faccia proposte peggiorative all'azienda rispetto a quanto previsto dal CCNL di riferimento.
Diamo un minimo di informazioni per far capire perché diciamo peggiorative:
1) Il CCNL del 2008, ultimo firmato anche dalla FIOM, riconosce al lavoratore 13 permessi annui retribuiti di 8 ore pari a complessive 104 ore (Permessi Annui Retribuiti= PAR). Una quota di tali permessi annui fino ad un massimo di 7 (56 ore annue) può essere utilizzata per la fruizione collettiva, cioè l'azienda può decidere quando farli fruire. I rimanenti permessi, 48 ore annue, "sono a disposizione del singolo lavoratore e sono fruiti su richiesta da effettuarsi almeno 15 giorni prima e nel rispetto di un tasso di assenza contemporanea a tale titolo non superiore al 5% dei lavoratori normalmente addetti al turno."
2) Sembra strano ma il CCNL del 2012, non sottoscritto dalla FIOM, ha addirittura migliorato questa normativa sottraendo dei permessi alla gestione aziendale e aumentando di conseguenza il numero delle ore a disposizione del singolo lavoratore. Infatti il nuovo contratto dice che al massimo 5 di questi permessi (al massimo 40 ore) possono essere utilizzati per la fruizione collettiva. I rimanenti permessi, ben 64 ore annue "sono a disposizione del singolo lavoratore".
3) In Continental, per il turno centrale e i 2 turni, abbiamo un ottimo accordo sulla fruizione collettiva dei PAR che è l'accordo sul PD per cui, riducendo la prestazione lavorativa del venerdì di 1h e 40min, parte di questi permessi vengono fruiti e quindi "smaltiti". In sostanza in un anno vengono fruite collettivamente circa 80 ore delle 104 a disposizione e al lavoratore ne rimangono 24 per la fruizione individuale!
Detto questo ci pare chiaro che, col nostro accordo sul PD, permettiamo già all'azienda di decidere su un numero di permessi che va ben oltre le normative vigenti. Questo tuttavia nell'ottica di ridurre l'orario di lavoro settimanale lo condividiamo purché il resto dei permessi rimanga a disposizione nostra e delle nostre famiglie. Ci sembra impossibile che qualcuno stia proponendo addirittura di aumentare il numero di ore di PAR da dare in gestione all'azienda per la fruizione collettiva portando il PD da 1h e 40min a 2 ore.
L'apparente vantaggio dell'uscire 20min prima il venerdì corrisponderebbe alla penalizzazione di non poter gestire noi, per le nostre esigenze, circa 16 ore annue che in tal modo si regalerebbero alla gestione aziendale, in barba al CCNL!
Diciamo che se l'azienda ha difficoltà a gestire accumuli spropositati di PAR ciò non deve assolutamente tradursi in un peggioramento delle normative. L'accordo sul PD c'è, basta rispettarlo e farlo rispettare. Che l'azienda parta dall'esigere e/o dal rispettare quello che prevedono gli accordi vigenti e faccia in modo che TUTTI i lavoratori sul centrale e sui 2 turni il venerdì escano 1h e 40min prima!
mercoledì 19 febbraio 2014
In evidenza il commento di Giada al post "No presenze scomode alle riunioni sindacali"
consapevole e sa di cosa si parla non lo puoi GESTIRE perchè inizia a
ragionare in maniera autonoma !! E' questo che fa paura e che si tenta malamente di arginare in un modo che esprime un' inequivocabile DEBOLEZZA. Certo che se uno fosse FORTE delle proprie posizioni e dei propri CONTENUTI non avrebbe bisogno di nascondersi dietro a false "regole di democrazia" per difendersi, se uno fosse FORTE dei propri CONTENUTI non avrebbe problemi ad aprirsi al confronto e ad ottenere consensi evitando di estromettere altri !!
martedì 18 febbraio 2014
No presenze scomode alle riunioni sindacali
Presenze limitate alle riunioni RSU - azienda
Riteniamo che metter su regole col preciso obiettivo di escludere un qualsiasi delegato dalle discussioni con l'azienda equivalga di fatto ad impedire la partecipazione ai lavoratori che questo delegato rappresenta.
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2013/07/presenze-limitate-alle-riunioni-rsu.html
Risposta di Gianni Rinaldini alla lettera ricevuta dai dirigenti della CGIL
premetto che non considero i parlamentari che hanno votato per la nipote di Mubarak dei cretini, tutti al soldo del padrone e tanto meno non in grado di intendere e di volere.
Sarebbe troppo semplice, viceversa penso che siano l'espressione della deriva di un percorso politico.
Non è un giudizio morale ma un giudizio politico.
In realtà abbiamo un giudizio diverso non riconducibile soltanto a questo o quell'altro accordo sindacale, ma sullo stato della Cgil, sulla vita democratica interna ed esterna della nostra Organizzazione.
Per quanto mi riguarda mi ritengo offeso rispetto al ruolo che dovrei svolgere come componente dell'Organismo dirigente della Cgil, esautorato da questo ruolo e chiamato ripetutamente nel corso di questi anni a ratificare ciò che l'organo esecutivo – Segretario Generale o Segreteria - ha già deciso e sottoscritto.
Questo come atto conclusivo di confronti negoziali che avvengono in assenza di una delegazione trattante e senza alcuna forma di coinvolgimento delle categorie e delle strutture interessate sullo stato di avanzamento dei testi contrattuali.
Capisco le difficoltà che in questo modo si determinano per ognuno di noi quando siamo chiamati a pronunciarci, sempre con un voto di fiducia sulla segretaria generale.
Nello stesso tempo nella mia esperienza decennale – circa 25 anni – di componente del Comitato Direttivo Nazionale, non ho mai vissuto una tale pratica della Confederalità, anche perché i dirigenti della Cgil non lo avrebbero tollerato al di là delle diverse posizioni.
Tutto ciò è avvenuto nel corso di questi ultimi anni, dalla modifica sostanziale dell'art.18 agli accordi sulla rappresentanza.
Sul rapporto democratico con le lavoratrici ed i lavoratori, non voglio dilungarmi perché è sufficiente ricordare la consultazione sull'accordo del 28 giugno 2011.
Una consultazione fantasiosa, fondata sull'immaginario di cui non si conoscono i dati disaggregati per azienda e territorio, perché, cosi mi è stato risposto, “ ….sono stati trasmessi telefonicamente in modo aggregato”. Lo sapete tutti cosa è stata quella consultazione.
Per rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori non sono più disponibile “per senso di responsabilità” a sottacere le modalità di svolgimento delle consultazioni e dei congressi della nostra Organizzazione.
Adesso siamo all'inverosimile di un gruppo dirigente chiamato a discutere se il “Testo Unico sulla Rappresentanza” è un accordo, oppure un regolamento attuativo.
Siamo al ridicolo a fronte di un testo che richiama ripetutamente “l'accordo del 10 gennaio 2014”.
La Segretaria Generale della nostra Organizzazione ha compiuto un atto gravissimo nei confronti del Segretario Generale della Fiom-Cgil.
Credo e spero che a nessuno sfugga il significato di questo atto, il ricorso al Collegio Statutario per acquisire il giudizio che Maurizio Landini è sanzionabile compiendo in questo modo un puro atto intimidatorio, e voi mi dite “.... atti politici che contribuiscono a ristabilire in Cgil le condizioni per un confronto improntato alla civiltà dei toni e del rispetto delle persone e delle posizioni”.
Non prendiamoci in giro, c'è un limite anche alla ipocrisia.
Non saprei più dire se esiste o meno un sentire comune sulla possibile deriva della nostra Organizzazione, sul come veniamo percepiti dalle persone che vogliamo rappresentare.
Storicamente, molto spesso le grandi organizzazioni, le grandi burocrazie tendono ad implodere perché reagiscono illusoriamente alle evidenti difficoltà con l'autoconservazione, la chiusura autoritaria.
Sono parte di questa burocrazia, ne conosco i meccanismi e temo che stiamo arrivando al punto di non ritorno, sulla democrazia che considero essenziale, decisivo per un Sindacato che guarda al presente e al futuro.
Cordiali saluti.
http://www.lacgilchevogliamo.it/sites/default/files/allegati/Lettera%20a%20Rinaldini%20gruppo%20di%20Segretari%20del%2011%20febbraio%202014_0.pdf
lunedì 17 febbraio 2014
"Diciamo NO per tornare a lottare" - Il FOGLIO BIANCO condivide il documento
Camusso incostituzionale
http://m.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/2/16/39496-rodota-mette-camusso-ko/
Non basta dire facciamo il referendum e chi vince vince. Troppo facile. Landini si deve decidere: o da una parte o dall'altra.
domenica 16 febbraio 2014
sabato 15 febbraio 2014
il manifestino: Alla Piaggio vince il documento 2 “Il sindacato è un'altra cosa"
venerdì 14 febbraio 2014
Inaudita aggressione a Milano! - IL SINDACATO E' UN'ALTRA COSA
Condanniamo la gravissima aggressione subita dal compagno Giorgio Cremaschi e da altre compagne e compagni aderenti al documento congressuale “Il sindacato è un’altra cosa” a Milano, nel corso di un’assemblea CGIL con la presenza di Susanna Camusso.
L’assemblea era già di per sé un fatto inusuale, in quanto erano convocate solo categorie con i gruppi dirigenti favorevoli all’accordo del 10 gennaio ed esclusa la FIOM, che aveva protestato pubblicamente.
Un gruppo di compagne e compagni aderenti al documento alternativo, tra cui delegati delle categorie formalmente presenti in assemblea e Giorgio Cremaschi, primo firmatario del documento, si è quindi presentato all’incontro. Lo scopo era distribuire un volantino contro l’intesa sulla rappresentanza, che ricordava la singolare coincidenza tra l’assemblea per il si al testo unico sulla rappresentanza ed il 14 febbraio 1984, giorno del Decreto Craxi per il taglio alla Scala Mobile dei salari. Inoltre si volevano esercitare i diritti della minoranza con un intervento nel l’assemblea.
I compagni indossavano anche cartelli con il no all’accordo.
Il primo problema con il servizio d’ordine è sorto in quanto si voleva impedire ai compagni, che ne avevano pieno diritto, di accedere all’assemblea. Già lì il servizio d’ordine ha esercitato pesanti pressioni. Alla fine ai delegati è stato concesso di entrare purché lasciassero i cartelli. Solo Cremaschi ha potuto conservare il cartello che diceva no all’accordo.
Una volta in sala i nostri compagni hanno seguito in assoluto silenzio la relazione e all’apertura del dibattito Nico Vox,delegato della funzione pubblica, ha chiesto di poter intervenire come unico intervento di dissenso tra i tanti già programmati.
Subito tutto il gruppo di delegati dissenzienti è stato circondato dal servizio d’ordine che impediva a Nico Vox di avvicinarsi alla presidenza. Susanna Camusso si avvicinava al gruppo e anche a lei veniva rivolta la richiesta che Nico potesse parlare, senza ricevere risposta. Si rispondeva invece dal palco dicendo che si poteva parlare in altre sedi. Alle proteste del gruppo di delegati seguiva una violentissima aggressione da parte del servizio d’ordine. I compagni venivano brutalmente spintonati, insultati minacciati. Giorgio Cremaschi veniva gettato nelle scale e solo per fortuna non ha riportato danni mentre Nico Vox doveva ricorrere all’ospedale.
Quello avvenuto è un atto senza precedenti nella vita della CGIL, dove i più aspri dissensi non sono mai stati affrontati con la violenza fisica e le minacce personali. Il senso profondamente antidemocratico dell’accordo sulla rappresentanza inquina già tutta la vita interna della CGIL, ma è evidente che qui si è passato il segno.
L’esecutivo nazionale de “Il sindacato è un’altra cosa” esprime piena condivisione e solidarietà verso i compagni Giorgio Cremaschi, Nico Vox e verso tutti gli aggrediti. I compagni colpiti verranno tutelati in tutte le sedi, ma è chiaro che la responsabilità politica della segretaria generale della CGIL è enorme.
Al direttivo della CGIL convocato per il 26 febbraio verrà presentata una mozione di sfiducia verso Susanna Camusso che si è rivelata incapace di tutelare i diritti e le libertà degli iscritti alla CGIL e per questo deve dimettersi.
fonte:
http://sindacatounaltracosa.org/2014/02/14/inaudita-aggressione-a-milano/#
Guerra interna in Cgil
http://manifestino.blogspot.it/2014/02/solidarieta-fabrizio-burattini.html?m=1
Mentre questi si accoltellano alle spalle a colpi di commissioni di garanzia... l'Italia fallisce.
Sarebbe il caso che se ne andassero tutti a casa, alla svelta.
giovedì 13 febbraio 2014
in evidenza il commento di un lavoratore al post "Riunione RSU azienda dell'11 febbraio: questione orari lavoro "
mercoledì 12 febbraio 2014
martedì 11 febbraio 2014
Riunione RSU azienda dell'11 febbraio: questione orari lavoro
- sul 4 turno si lavora ad una proposta a 20 turni settimanali;
- sugli altri turni (centrale, 2 turni e 3 turni) proposta di ampliamento della flessibilità tramite l'applicazione dell'ORARIO PLURISETTIMANALE, come previsto dal CCNL del 2008.
Riportiamo quanto previsto dal CCNL in merito all'orario plurisettimanale:
in evidenza il commento di un lavoratore al post "E in casa nostra? Presto arriveranno le piattaforme su orari e premio...... "
domenica 9 febbraio 2014
E in casa nostra? Presto arriveranno le piattaforme su orari e premio......
Di fronte ad un'ulteriore forzatura da parte della RSU, rendiamo noto sin da ora che metteremo in campo qualsiasi strumento per evitare il bluff di un referendum con VOTO UNICO per le due piattaforme e faremo richiesta di distinguere con colori diversi le schede di operai e impiegati.
Camusso: consultazione di tutti gli iscritti - Rete 28 Aprile
"Su La Repubblica http://goo.gl/dljYPy Susanna Camusso annuncia la consultazione di tutti gli iscritti, anche di chi non è interessato, sull' accordo. Noi confermiamo che consideriamo comunque l'accordo illegittimo come quello di Pomigliano . Per questo abbiamo fatto ricorso per chiederne annullamento. E continueremo."
fonte:
http://www.rete28aprile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4405:82-camusso-consultazione-di-tutti-gli-iscritti&catid=26:comunicati-stampa&Itemid=21
sabato 8 febbraio 2014
Segnalazione di un lavoratore sulla gestione della solidarietà
"Vorrei segnalare che nel reparto XL2 l'azienda sta gestendo i lavoratori e i contratti di solidarietà un pò come gli pare. Soprattutto non mi sembra corretto mettere a casa in solidarietà uno del FR e poi sostiturlo con uno di linea1 che a sua volta è sostituito da uno di linea 2 e via via a cascata. Non ci si capisce nulla e mi pare che la solidarietà la facciano sempre gli stessi."
Incontro RSU - azienda del 7 febbraio
La RSU ha chiarito all'azienda le seguenti cose:
- Ferie anno in corso:
oltre le 3 settimane imposte di chiusura, l'azienda non può pretendere la pianificazione delle rimanenti ferie a fruizione individuale.
- Ferie anni precedenti:
è possibile concordare un percorso condiviso per cui si fissa una percentuale di smaltimento del monte ferie arretrate entro un arco temporale, ad esempio, giugno. Nel frattempo non dovranno esserci forzature.
PAR:
gli accordi sugli orari di lavoro regolano la fruizione di parte dei PAR dell'anno in corso (ad esempio, fruizione PD sul centrale e 2 turni). L'azienda non può pretendere la pianificazione dei rimanenti PAR nè tantomeno di quelli degli anni precedenti. La richiesta da parte dell'azienda è lecita nell'ottica di evitare accumuli eccessivi di ore ma la decisione di pianificare o meno queste ore di permesso è soltanto a discrezione del lavoratore. La RSU ha anche evidenziato la difficoltà in alcuni reparti produttivi di smaltire i PAR arretrati perchè quando richiesti non vengono concessi.
L'azienda ha garantito che riparlerà coi responsabili affinchè nessuno faccia forzature in merito.
Messaggio da parte di altri compagni in lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori
Questo è il nostro sito:
http://www.chicago86.org/
Abbiamo visto oggi il vostro blog e l'abbiamo trovato interessante, buon lavoro!"
venerdì 7 febbraio 2014
Passaggio a 3 turni per il Dk4
Per la squadra aggiuntiva sarà richiamato personale in solidarietà e sul reparto sarà chiamato personale già formato e addestrato.
Durante il mese, l'azienda valuterà la fruizione di una giornata di PAR dell'accordo a 3 squadre.
mercoledì 5 febbraio 2014
IL NOSTRO PROGETTO?
Per questo riteniamo necessario fare delle precisazioni per raccontarvi chi siamo e qual è il nostro progetto, un progetto nuovo ma ambizioso che mette al primo posto l'INFORMAZIONE.
C'è infatti, a nostro avviso, la necessità sempre più crescente di fare informazione vera tra i lavoratori, per questo raccontiamo fatti e contesti che sono di pubblico dominio ma che spesso non vengono approfonditi o sono volutamente sottaciuti; pensiamo che i lavoratori debbano avere tutti gli strumenti possibili per poter fare un'analisi reale delle situazioni e delle decisioni che li riguardano.
Siamo convinti che sia importante e necessario dare a tutti la possibilità di dire la loro, offrendo ai lavoratori uno spazio dove poter discutere, in maniera civile e propositiva, uno spazio dove poter condividere le idee. Siamo ancora più convinti dell'importanza delle opinioni e del rispetto che impongono le opinioni altrui, per questo lavoriamo per la loro diffusione anche quando non le condividiamo, comunque criticandole e argomentando al meglio il nostro punto di vista.
Uno spazio di questo tipo genera di per sè un gran quantitativo di idee e pensieri che possono essere condivisi o meno, pensiamo però che sia giusto imparare a rispettare i punti di vista degli altri evitando di parlare di offese quando questi punti di vista non ci piacciono!! Ovviamente nessuno spazio viene concesso ad offese gratuite, minacce personali e polemiche sterili, ma questo l'abbiamo detto più volte!!
Ciò, secondo noi, può servire a far crescere i lavoratori e contribuire a sviluppare un senso critico, indispensabile per poter capire, valutare e decidere in maniera autonoma.
Noi del FOGLIO BIANCO non nascondiamo nessuna organizzazione al nostro interno, siamo semplicemente un collettivo di lavoratori che pensano sia possibile costruire un'alternativa a questo metodo sindacale. Come? Ripartendo dal "basso", aprendo un dialogo vero con i lavoratori, costruendo e decidendo insieme a loro i persorsi da intraprendere.
Questo è quello che da molti anni a questa parte si è perso, si è voluto perdere, ed è quello che secondo noi va assolutamente recuperato.
Fare informazione, far acquisire consapevolezza, condividere e sostenere delle idee, delle posizioni e unire gli intenti.
Questa pensiamo sia la ricetta per provare a costruire nei fatti un'alternativa all'attuale metodo sindacale, a nostro avviso sempre più distante e incapace di dare risposte vere ai bisogni dei lavoratori.
Non abbiamo la presunzione di pensare di poter piacere a tutti, per questo chi non ci condivide non deve sentirsi obbligato e impegnato su alcun fronte.
Cgil, Camusso chiede la scomunica di Landini: “Devono processarlo”
di Salvatore Cannavò | 5 febbraio 2014
"Se la domanda che Maurizio Landini aveva posto a Susanna Camusso nel corso dell’ultimo direttivo nazionale della Cgil era: “Che fai mi cacci?”, la risposta è di marmo: “Sì, ci provo”. Questo è il senso del documento che pubblichiamo in questa pagina e che dimostra il tentativo del segretario della Cgil di sanzionare sul piano disciplinare quello che ormai è il suo nemico numero uno in Cgil, Maurizio Landini. Camusso, infatti, in qualità di iscritta alla Cgil “con tessera n° 718519” ha inviato una lettera al Collegio Statutario della Cgil (leggi il testo) per sapere se il segretario della Fiom possa ritenersi non vincolato alle decisioni del Comitato direttivo della Cgil e quale rimedio o sanzione possa essergli comminato. La lettera è del 22 gennaio 2014 con la firma in calce del segretario generale della più grande organizzazione sindacale in Italia. La quale, nel vivo della crisi sociale e dello stesso congresso della sua organizzazione, si espone in prima persona nel tentativo di sanzionare uno degli esponenti più in vista del suo stesso sindacato, segretario della categoria più rappresentativa e storica della Cgil: i metalmeccanici.
Landini potrebbe vedersi comminata una sanzione che va dal “biasimo scritto” fino “all’espulsione” passando per la “sospensione della carica” da 3 a 12 mesi o per “la sospensione delle facoltà di iscritto”. Il Collegio statutario nazionale della Cgil, formato da Wilma Casavecchia, Enza Severino e Michele Gentile, ha risposto due giorni fa ai due quesiti della Camusso. Nella Cgil, scrivono, è previsto il diritto al dissenso e “la salvaguardia della pari dignità delle opinioni a confronto prima della decisione”, ma secondo l’articolo 6 lo Statuto prescrive “l’unicità dell’organizzazione”. Quindi, “prima delle decisioni” si può discutere liberamente in nome del diritto al dissenso, ma “dopo le decisioni degli organismi dirigenti competenti” scatta il principio della “unicità dell’Organizzazione” che, a quel punto, è rappresentata dalle decisioni assunte dall’organismo stesso. “Ne consegue – si legge nel testo del Collegio – che comportamenti difformi o assunti in violazione di detti valori rappresentano, una volta accertati, inadempienza statutaria”. Si fa riferimento, quindi, allo Statuto della Cgil, Titolo V, articolo 26 là dove si prescrivono le “sanzioni disciplinari” possibili per l’iscritto. Che, come abbiamo visto, sono di quattro gradi. In quel caso a esprimersi sono i Comitati di garanzia interregionali (quello del centro per Landini) e, nel caso di ricorso avverso, il Comitato di Garanzia nazionale.
Il percorso è lungo e affonda nelle tecniche di funzionamento di un’organizzazione complessa come la Cgil. Ma il passo di Camusso è un segnale fortissimo sul piano dei rapporti interni. Un passo “tipico del personaggio” dice chi la conosce bene e che Camusso fece già quando, da segretaria regionale in Lombardia, mosse una procedura contro la segretaria milanese della Fiom,Maria Sciancati, poi ritirata.
Il caso attuale, invece, nasce dall’accordo sulla Rappresentanza che la Cgil ha firmato insieme aCisl, Uil e Confindustria. Un accordo che, sostanzialmente, stabilisce dei criteri nuovi per sancire la rappresentatività di un sindacato (il 5 per cento tra consensi e iscritti); la presenza del 51 per cento dei mandati, a livello aziendale o nazionale, perché un accordo sia valido; la sanzionabilità di scioperi da parte di strutture sindacali o di Rsu contro gli accordi siglati e, infine, l’istituzione di commissioni arbitrali formate, pariteticamente, dai sindacati confederali e dagli imprenditori, nel caso di divergenze.
Landini ha tuonato contro questo testo giudicandolo lesivo dell’autonomia della categoria e dei diritti costituzionalmente definiti di quei lavoratori. In quell’occasione terminò il proprio intervento con queste parole: “Se si pensa che qui decidiamo tutto a me e alla Fiom non mi avete vincolato e discuterò con la Fiom e i delegati su quello che c’è da fare. Sappiatelo con precisione”. Nelle sue conclusioni Camusso non si tirò indietro: “Sono state fatte una serie di affermazioni (…) su alcune di queste la parola spetterà ai nostri organismi di garanzia”. Detto, fatto."
da il Fatto Quotidiano del 5 febbraio 2014
Ecco la lettera della Camusso al Collegio Statutario della CGIL
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/05/cgil-camusso-chiede-la-scomunica-di-landini-ecco-il-testo-della-lettera-ufficiale/869553/
Electrolux in lotta
La lotta in Electrolux e' senz'altro giusta, pero' riteniamo che non portera' grandi risultati, purtroppo. Ci sarebbe bisogno da subito di una mobilitazione generalizzata piu' ampia possibile, ma Camusso sta pensando ad altro.
martedì 4 febbraio 2014
In evidenza il commentio di Giada al post "La lettera agli iscritti della Camusso è un imbroglio! - Gianni Rinaldini "
Ricorso di Rinaldini Gianni alla Commissione Statuto Cgil Nazionale
lunedì 3 febbraio 2014
Electrolux, Euro e Fiscal Compact
Qui si dimostra con i numeri cosa significa stare in Europa. Non e' poi cosi' conveniente, per noi. Magari per un industriale, che puo' chiudere un'azienda quando e come gli pare, si, eccome!
TRW segue Electrolux
http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/634173_trw_automotive_in_valle_c_un_caso_electrolux/
Ricordiamo che la TRW ha un importante sito produttivo anche a Livorno.
Electrolux sarà solo la prima di una lunga serie...
Cgil: coro di no alla Fiom. «Congresso vada avanti» - Rassegna.it
Cgil: coro di no alla Fiom. «Congresso vada avanti» - Rassegna.it