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lunedì 24 febbraio 2014

RADIO FABBRICA: ancora sui PAR


Scordiamoci del nostro amico ZIZZAGNA e ricominciamo a parlare di cose serie.

Radio Fabbrica ci fornisce un altro ipotetico punto della bozza lasciata dalla RSU alla fotocopiatrice di Fauglia:

PAR ARRETRATI (dopo 2 anni, entro 1 anno esigere o altrimenti sono PAGATI)

Prima di esprimere un nostro giudizio in merito cerchiamo di capire cosa prevedono il CCNL e gli accordi vigenti.

- Il CCNL del 2008 al paragrafo PAR dice che "i permessi eventualmente non fruiti entro l'anno di maturazione confluiscono in un apposito Conto ore individuale, per un ulteriore periodo di 24 mesi, per consentire la fruizione da parte del lavoratore secondo le modalità di preavviso ed alle condizioni precedentemente indicate (....). Al termine di tale periodo, le eventuali ore che risultassero ancora accantonate, saranno liquidate con la retribuzione in atto al momento della scadenza.

- L' Acordo sindacale interno del 2002 dice che i Permessi Individuali Residui (PIR) non usufruiti potranno
essere retribuiti, solo su richiesta dell'interessato, con la retribuzione in atto al momento della richiesta. Secondo l'accordo i PIR sono i PD non usufruiti per esigenze di lavoro e/o accantonamento a causa di malattia, infortunio, gravidanza + le ore di straordinario in conto recupero.

La differenza tra il CCNL e l'accordo interno sta soprattutto nel fatto che mentre per il CCNL i permessi retribuiti non fruiti vengono liquidati (pagati) dopo 2 anni, per l'accordo interno invece possono essere liquidati solo se il lavoratore ne fa richiesta.

Sicuramente l'accordo del 2002  ha contribuito a che si creassero negli anni accumuli spropositati di PAR. Poichè l'azienda lamenta da anni questa cosa tant'è che all'inizio di ogni anno tenta di imporre la pianificazione e lo smaltimento oltre che delle ferie anche di tali permessi, probabilmente la RSU sta valutando il "superamento" dell'accordo del 2002.


Evidentemente nasce da qui la proposta di cui parla Radio Fabbrica dei 2 anni + 1 anno ulteriore di esigibilità dopodichè i permessi accantonati verrebbero pagati.

Una cosa del genere potrebbe essere in prima analisi condivisibile perchè si tratterebbe di introdurre 1 anno in più di tempo per la fruizione dei permessi rispetto a quanto previsto dal CCNL. Naturalmente consideriamo sottointeso che sia mantenuta la possibilità di chiederne il pagamento dopo i 2 anni. Vorremmo capire bene però cosa s'intende per esigibilità e soprattutto chi è il soggetto che può esigere i PAR residui: il lavoratore o l'azienda?

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