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martedì 4 febbraio 2014

Ricorso di Rinaldini Gianni alla Commissione Statuto Cgil Nazionale

Gennaio 2014

"Chiedo al Collegio Statutario in quanto organo di garanzia dell'Organizzazione di intervenire rispetto alla violazione delle norme statutarie avvenute in occasione della firma da parte della Segretaria Generale della Cgil del “Testo Unico sulla Rappresentanza” del 10 gennaio 2014.
Trattasi di un accordo che completa il percorso dell'accordo del 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013 introducendo novità di assoluta rilevanza che ne alterano il significato, in particolare sul sistema sanzionatorio, sull'arbitraggio e sui vincoli per accedere ai tavoli negoziali.
Sono tutte questioni che non sono mai state affrontate negli organismi dirigenti e su cui, non è mai stato deciso un mandato all'organo esecutivo.
Per questo ritengo che sia stato violato l'art.17 dello Statuto, laddove si afferma che “....la Segreteria è l'organo che attua le decisioni del Comitato Direttivo” e l'art. 6 punto B, laddove riferito agli accordi si afferma “... comunque per la Cgil, in assenza del mandato di tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati interessati, è vincolante il pronunciamento degli iscritti.”
Ambedue gli articoli sono stati violati dalla Segretaria Generale che ha firmato senza alcun mandato e qualsiasi atto successivo è falsato perché si configura inevitabilmente come un voto di fiducia sulla Segretaria Generale.
L' invenzione del regolamento attuativo è assolutamente priva di senso e irriguardosa nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, tanto è vero che nel “Testo Unico sulla Rappresentanza” nel richiamare ripetutamente gli accordi precedenti (accordo del 28 giugno 2011 e accordo del 31 maggio 2013), si prosegue con “..... e il presente accordo”. Suppongo che sia di comune conoscenza che quello che conta sono i testi degli accordi e non le interpretazioni.
Del resto non è facoltà della Segretaria Generale decidere se trattasi di un regolamento attuativo o di un nuovo accordo.
Per l'insieme di queste ragioni chiedo alla Commissione Statuto di ripristinare l'applicazione delle norme Statutarie con la sospensione della firma e la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
In caso contrario chiedo quale interpretazione motivata dello Statuto può giustificare tale comportamento perchè avrebbe un significato sul presente e sul futuro della vita democratica della Cgil.
Rinaldini Gianni
Componente Comitato Direttivo Nazionale Cgil
Roma, 27 gennaio 2014"

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