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lunedì 31 marzo 2014

Nuovo incontro con l'azienda sulla questione dell'estensione dei contratti di solidarietà

Si è tenuto questo pomeriggio un altro incontro tra la RSU e l'azienda sulla questione dei contratti di solidarietà.

L'azienda ha specificato meglio l'intenzione di estendere la solidarietà non solo agli impiegati ma anche agli altri operatori che fino ad ora non sono stati coinvolti, quindi i laboratori qualità e i servizi di stabilimento.

In sostanza la solidarietà sarà estesa a tutti i lavoratori delle due sedi tranne Engineering, Componenti bassa pressione, alcune professionalità che non risultano sotto i centri di costo di Pisa, i responsabili di reparto e di fabbricazione. L'estensione della solidarietà coinvolgerà circa altri 195 addetti.

L'azienda oggi ha informato che i nuovi contratti di solidarietà consisteranno nella riduzione di 5 giorni lavorativi al mese, uguale per ogni reparto, tendenzialmente di venerdì (circa il 23% di riduzione di orario).

A tal proposito occorre ricordare che la solidarietà sul venerdì non implica l'accantonamento del PD che viene quindi scalato dal monte ore annuo.

L'azienda ha anche confermato che i piani di smaltimento ferie richiesti ad inizio anno saranno mantenuti.

Permangono le perplessità legate al fatto che l'azienda intende applicare su tutti i reparti la stessa riduzione di orario di lavoro e che la produzione rimanga sprovvista del personale di supporto nel caso in cui si decida di fissare il venerdì uguale per tutti.

E' previsto per domani pomeriggio l'incontro presso l'Unione Industriali di Pisa.

Crisi in SO.GE.SE.

Giovedì scorso la delegazione trattante ha riferito alla RSU di un incontro avuto presso la CGIL coi lavoratori della SO.GE.SE., ditta esterna fornitrice di servizi e lavorazioni di cui si serve anche Continental. A parte il fatto che nuovamente non si capisce chi abbia dato il mandato alla delegazione trattante di organizzare questa riunione, i 3 coordinatori hanno riferito che la SO.GE.SE. naviga in cattive acque per il calo di commesse per cui si potrebbe rendere necessario il nostro aiuto. Pare inoltre che SO.GE.SE. non abbia intenzione di attivare gli ammortizzatori sociali.

Chiediamo alla RSU di riferire pubblicamente sulla questione e di rendere esplicito ciò che pensa in merito. Come pensa che noi lavoratori della Continental, già in solidarietà, potremmo aiutare i lavoratori della SO.GE.SE.? In quale modo?

Se si tratta di attivare proteste e forme di lotta decise per convincere SO.GE.SE. ad applicare gli ammortizzatori sociali, diciamo sin da subito che siamo pronti a garantire massimo appoggio e solidarietà a quei lavoratori.

Se si pensa a qualcos'altro vorremmo capire bene e sapere esattamente a cosa si sta pensando prima che la delegazione trattante organizzi altri incontri coi lavoratori della SO.GE.SE.

domenica 30 marzo 2014

Sui carichi di lavoro degli impiegati.....

Quando l'azienda nell'ottobre del 2013 ha dichiarato i primi esuberi tra il personale di produzione, la cosa che ci è saltata subito agli occhi è stata la sproporzione tra il calo dei volumi e la diminuzione prospettata dei turni per ciacun reparto. Abbiamo parlato di incongruenza dei dati forniti dall'azienda e abbiamo dichiarato che, secondo noi, gli esuberi erano stati sopravvalutati con la conseguenza reale di possibili aumenti dei carichi di lavoro per gli operai:

http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2013/10/due-conti-sugli-esuberi.html

Anche nelle assemblee di novembre abbiamo sostenuto la discussione sui carichi di lavoro degli operai e abbiamo provato a spronare (invano) la RSU perchè facesse le dovute verifiche in merito.

Abbiamo preso una posizione chiara sull'argomento dicendo che non era possibile firmare accordi con l'azienda se non prima avessimo verificato i carichi di lavoro e di conseguenza il numero degli esuberi:

http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2013/11/comunicato-michela-ruffa-perche-ho.html

La settimana scorsa abbiamo ritenuto corretto seguire gli stessi criteri di giudizio ANCHE PER GLI IMPIEGATI per cui, siccome ci aspettiamo che non tutti i reparti siano stati colpiti dal calo dei volumi produttivi allo stesso modo, abbiamo mostrato perplessità sulla scelta aziendale di applicare SU TUTTI LA STESSA RIDUZIONE DI ORARIO tramite i contratti di solidarietà. Abbiamo dichiarato quindi che è necessario ANCHE per gli impiegati verificare i carichi effettivi di lavoro di ciascun reparto prima di procedere coi contratti di solidarietà.


Abbiamo ritenuto corretto NON ADOTTARE un atteggiamento DIVERSO nei confronti degli impiegati rispetto a quanto fatto per gli operai. Un altro atteggiamento sarebbe stato chiaramente DISCRIMINATORIO.

venerdì 28 marzo 2014

in evidenza un bellissimo commento di un operatore in solidarietà..............

A TUTTI i CORRETTI COLLEGHI di ENGENEERING che si sentono dei privilegiati loro malgrado vorrei augurare UN ONESTO e SINCERO BUON LAVORO, nella speranza di un più roseo e lungo futuro ancora insieme.

Un collega in solidarietà

su:
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/03/in-evidenza-il-commento-di-un_2363.html#comment-form

giovedì 27 marzo 2014

Riunione RSU-azienda su Contratti di Solidarietà per gli impiegati

Le informazioni che l'azienda ha dato sulla questione della solidarietà sono queste:
 
- la solidarietà sarà estesa a tutti gli impiegati tranne quelli di Engineering, quindi circa 200 lavoratori;

- tra questi è stato valutato un esubero complessivo pari al 20% per cui l'intenzione è quella di applicare su tutti i reparti coinvolti una riduzione d'oraio settimanale pari al 20% (1 giorno alla settimana di solidarietà);

- l'intenzione è di partire il prima possibile, appena definite le modalità;

- la durata prevista è tutto il 2014.

L'azienda NON ha fornito una spaccatura reparto per reparto degli esuberi perchè intende applicare la stessa riduzione di orario su tutti i reparti coinvolti.

Altri dettagli saranno valutati in azienda prima dell'incontro presso l'Unione Industriali di Pisa previsto per il 1° aprile.

Dal nostro punto di vista ci stupisce la scelta di applicare su tutti i reparti la stessa riduzione di orario perchè ci aspettiamo che non tutti siano stati colpiti dal calo dei volumi produttivi allo stesso modo.
Riteniamo quindi necessario verificare i carichi effettivi di lavoro di ciascun reparto per evitare che con la solidarietà, in alcuni reparti, tali carichi aumentino.

Invitiamo i lavoratori coinvolti a segnalare qualsiasi cosa possa essere di aiuto per poter fare queste valutazioni.

in evidenza il commento di un lavoratore al post "Ecco la crisi della Piaggio...."

Anonimo18 marzo 2014 19:02
La questione non è xl2 , piezo o fauglia... la questione è che nei reparti dove non si fa solidarietà, e non solo, vengono fatti STRAORDINARI anche di Sabato e Domenica! in un'azienda in crisi gli straordinari non sono ammissibiliiii!!!! In quei reparti devono essere reintegrate le persone dei reparti maggiormente in crisi! e non venite fuori col discorso professionalità...perchè anche su quella ci sarebbe molto da ridire... SVEGLIA GENTEEEEEE!!!!

in evidenza il commento di un lavoratore al post "Contratti di Solidarietà per gli impiegati"

COME SI CONCILIA LA SOLIDARIETà o la CIGO con:
- gli appalti alle note ditte esterne che fanno lavori che potrebbero fare i lavoratori in solidarietà da settimane???
- le cifre esorbitanti pagate per lavori , materiale ...a certe ditte-fornitori, quando le stesse cose potrebbero essere pagate molto meno fornendosi altrove ???
- lavoratori in pensione da anni, che continuano a gravitare in azienda, pagati ora come privati esterni mentre c'è gente a casa per settimane intere e che forse in pensione non ci andrà mai ???

mercoledì 26 marzo 2014

Ecco la crisi della Piaggio: CDS e lavoro straordinario di sabato! - da Il Manifestino dei lavoratori Piaggio

Lavoratori,
martedì, l’azienda ci ha comunicato la volontà di ricorrere al lavoro straordinario già dal prossimo sabato sulle linee 6 e 2. 

Come delegati FIOM siamo assolutamente contrari. 

Intanto ricordiamo all’azienda che il lavoro straordinario in solidarità è ammesso dalla legge solo in presenza di fatti nuovi, “straordinari” e “comprovati”, che in questo caso non ci risultano.

Inoltre, e soprattutto, se si parla di un incremento produttivo, questo deve comportare dei vantaggi per i lavoratori con un ritorno economico o occupazionale; perciò, per far fronte a tale aumento deve cessare in tutto lo stabilimento il ricorso alla solidarietà, trasferendo i lavoratori attualmente a casa in CDS nel reparto 2r dove necssita produrre, programmando un calendario produttivo da qui alla fine dell’anno.

 - i ptv sono stati arbitrariamente tenuti fuori, in CDS, fino a qualche giorno fa, 
- l’azienda deve pagare il premio i produzione (2400€), che invece per il secondo anno consecutivo non vuole riconoscere;
 - la Piaggio deve avviare quella trattativa, che continua a rifiutare, per il rinnovo del contratto integrativo, scaduto da oltre due anni, sulla base della piattaforma approvata dai lavoratori.

L’ azienda, ha tenuto per 5 mesi i lavoratori ad orario ridotto e i ptv a casa, ha diminuito i salari con la CIG, i CDS e il non pagamento del premio, in una strategia come sempre chiarissima: non riconoscere i nostri diritti, non darci i soldi che sono nostri, non trasformare a full time i ptv, per avere persone più disponibili e ricattabili. 

E in questa strategia ottiene la complicità della maggioranza dei delegati! 

Chiediamo inoltre a tutte le istituzioni coinvolte, compreso il presidente della regione toscana Enrico Rossi che ha stanziato vari milioni di euro anche per la crisi denunciata dalla Piaggio, se continuano ad andare bene queste situazioni per cui un’azienda tiene a casa lavoratori prendendo finanziamenti pubblici e contemporaneamente chieda ad altri lavoratori con le stesse mansioni di lavorare oltre l’orario ordinario. 

Dobbiamo rifiutare la logica dell’elemosina e ridare dignità ai lavoratori e alla loro rappresentanza rivendicando una seria contrattazione che risponda ai nostri interessi e affronti i veri problemi: salario, tempi di lavoro, occupazione. 
La gestione della solidarietà si sta trasformando in una farsa che deve finire. 

Per queste ragioni proclamiamo lo sciopero dello straordinario da sabato 22 marzo 

RSU FIOM Piaggio

fonte:
http://manifestino.blogspot.it/

martedì 25 marzo 2014

Contratti di Solidarietà per gli impiegati

Le organizzazioni sindacali sono state convocate presso la Unione Industriali di Pisa per il prossimo 1 Aprile perchè l'Azienda è intenzionata a proporre un accordo sui CDS per gli impiegati (con esclusione probabilmente solo di ricerca e sviluppo).
Prima della riunione è previsto un incontro RSU per giovedì prossimo per discutere della cosa.

lunedì 24 marzo 2014

Premio qualità 2014

Con le competenze di marzo sarà erogato anche il premio qualità 2014 (quello legato ai ppm). Si tratta di un premio di 200 euro.

venerdì 21 marzo 2014

In evidenza altro commento molto interessante di un lavoratore

Questa Rsu si deve dimettere: sono subordinati alle scelte dell'azienda, non prendono mai posizioni chiare, improvvisano, creano malcontento con polemiche interne assurde... Un organismo sindacale vero deve essere in grado di anticipare le mosse dell'azienda, dire ai lavoratori come comportarsi, in modo coerente e costruttivo, affinché si consolidi la coscienza del loro potenziale (un tempo si chiamava "coscienza di classe"). Questa Rsu è inutile per noi, mentre è molto utile all'azienda. Forse qualcuno dell'Rsu si risentirà, forse si offenderà magari: sinceramente me ne dispiace, ma la realtà è questa, che ne siano consapevoli o meno. Bisogna reinventare un sindacato che torni a costruire conflitto, lotte, scioperi ad oltranza fino al raggiungimento di obiettivi concreti decisi in assemblea (oppure anche mediante altri mezzi, perchè no?), in modo chiaro e democratico. La partecipazione è il metodo fondamentale per rimettere in moto un percorso che si è interrotto negli anni '80, dopo la storica sconfitta degli operai Fiat. Se non si riparte da lì, se non si capisce che la navigazione a vista crea solo danno a noi lavoratori, si fa, volenti o nolenti, il gioco del padrone.
L'unita dei lavoratori si ottiene ripartendo da zero: va ricostruito un sindacato che torni a proporre ai lavoratori, che non giochi solo in difesa quando ormai le frittate son fatte e soprattutto... se ne vada a casa chi è attaccato al seggiolone da decenni!


Trovi il commento su:
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/03/in-evidenza-il-commento-di-un-lavoratore.html#comment-form

RAPPRESENTANZA SINDACALE: L’USB DENUNCIA SQUINZI, BONANNI, CAMUSSO E ANGELETTI. Il 20 marzo depositato il ricorso.

19/03/2014

Il Testo Unico del 10 gennaio prevede frode alla legge, discriminazioni sindacali e illeciti nei confronti della legge e della Costituzione. Il ricorso (in allegato) depositato il 20 marzo al Tribunale di Roma.

L’USB chiede che la magistratura dichiari la nullità di gran parte dell’accordo del 10 gennaio 2014, denominato “Testo Unico sulla Rappresentanza”, con cui Confindustria con Cgil Cisl e Uil, a loro parere, hanno integralmente regolato la materia della democrazia sindacale, stabilendo sia chi ha diritto a trattare i contratti collettivi sia chi ha diritto all’agibilità sindacale all’interno dell’azienda.

Fra i motivi del ricorso, la frode alla legge (in particolare dell’art. 19 della Legge 300/70) perché l’accordo è sostenuto da motivi illeciti (la realizzazione di un accordo ad excludendum dei possibili competitori sindacali) e perché contrario a norme imperative sia di rango ordinario (gli art. 19 e 15 dello Statuto dei Lavoratori e tutta la disciplina codicistica dell’arbitrato), sia di rango costituzionale (art. 2,3, 21, 24, 39, 40, 111 Cost.).

L’USB fa inoltre riferimento alla sentenza della Corte costituzionale (la 231 del 2013), antecedente all’accordo oggetto del ricorso, che ha sancito i principi guida della democrazia sindacale, affermando come l’esclusione dalla titolarità dei diritti sindacali di “un soggetto maggiormente rappresentativo a livello aziendale o comunque significativamente rappresentativo…viene inevitabilmente in collisione con i precetti di cui agli artt. 2, 3 e 39 della Costituzione.” Ed in particolare:

- dall’art. 3 è vietata ogni “disparità di trattamento che è suscettibile di ingenerare tra sindacati”;

- dall’art. 2 è vietato ogni “privilegio” o “discriminazione” sulla base “non già del rapporto con i lavoratori ….. bensì del rapporto con l'azienda”;

- dall’art. 39 è vietato ogni pattuizione tesa a “condiziona(re)  il beneficio esclusivamente ad un atteggiamento consonante con l'impresa” traducendosi ciò “ per un verso, in una forma impropria di sanzione del dissenso, che innegabilmente incide, condizionandola, sulla libertà del sindacato in ordine alla scelta delle forme di tutela ritenute più appropriate per i suoi rappresentati; mentre, per l'altro verso, sconta il rischio di raggiungere un punto di equilibrio attraverso un illegittimo accordo ad excludendum””.

Ma il testo unico sulla rappresentanza prevede che:

- al di fuori di Cgil, Cisl e Uil nessun altro sindacato - qualunque sia o sarà il suo livello di rappresentatività nazionale (foss’anche pari al 99%)- avrà titolarità alla contrattazione nazionale;

- al di fuori di Cgil, Cisl e Uil nessun altro sindacato - qualunque sia o sarà il suo livello di rappresentatività aziendale (foss’anche pari al 99%)- avrà diritto alla agibilità sindacale in azienda ai sensi dell’art. 19 dello Statuto dei lavoratori;

- tutti i futuri contratti collettivi – sia nazionali che aziendali – dovranno da ora in poi “prevenire e sanzionare eventuali azioni di contrasto di ogni natura, finalizzate a comprometterne .... l’esigibilità e l’efficacia” con la previsione di un obbligo di “determinare le conseguenze sanzionatorie per gli eventuali comportamenti attivi od omissivi che impediscano l'esigibilità dei contratti collettivi", vietando così ogni iniziativa sindacale di dissenso a partire dallo sciopero;

- le clausole transitorie e finali impongono infine un arbitrato obbligatorio proprio per reprimere “eventuali comportamenti non conformi agli accordi”, prevedendosi un meccanismo per la composizione del collegio arbitrale che dovrà irrogare le sanzioni tale per cui  su 9 arbitri ben 8 saranno nominati da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria e 1 solo dal sindacato dissenziente.

fonte:

giovedì 20 marzo 2014

Il regalino di Renzie

http://www.lavoce.info/riduzione-irpef-1000-euro-di-renzi-tasse/

Forse, se davvero rinunciassero agli F-35, il regalino sarebbe per tutti, soprattutto per chi davvero non arriva a fine mese. E detto tra parentesi: per redistribuire un po' di soldini in modo equo non era necessario inventarsi nulla, bastava fare una patrimoniale vera.

Il popolo è un bambino - Ascanio Celestini







Il popolo è un bambino.
Non ci capisce niente di politica.
Se tu gli parli di rivoluzione e lo fai seriamente finisce che il popolo la fa per davvero la rivoluzione.
Allora bisogna fare come ha fatto il partito comunista.

La rivoluzione gliel'ha fatta vedere da lontano al popolo come una ballerina della televisione.
Il popolo è un bambino e gli piace guardare le ballerine.
I maschietti si guardano la televisione perché gli piace il culo delle ballerine.

E le femminucce si guardano la televisione perché vorrebbero averci il culo come quello delle ballerine che piacciono tanto ai maschietti.
Tutti guardano il culo in Tv.

Ma sia le femminucce che i maschietti sanno che la televisione è un elettrodomestico.
Che quel culo esiste solo là dentro.
Si guardano intorno e la realtà è che si ritrovano sul divanetto del loro appartamento senza culi e senza balletti.

Ma sono contenti lo stesso. Sono contenti perché tutte le volte che ri-accenderanno il televisore ci avranno un culo in diretta pronto per essere guardato.
E non importa che sia finto come la favola di cenerentola.
Importa solo che dopo il culo in diretta si vada a letto sereni.

AI popolo gli piace la rivoluzione, ma gliela devi mostrare come il culo delle ballerine.
Come una cosa bella e impossibile.
Gliela devi raccontare come una favola.

Il popolo è un bambino.
Vuole sempre avere ragione.
Allora chi governa il popolo gli deve dire che "gli altri c'hanno sempre torto.
Gli altri sono atei miscredenti, pervertiti omosessuali, zozzi meridionali, negri puzzolenti…eccetera.
..insomma: relativisti".
Allora il popolo è contento.
Perché il popolo è un bambino e come tutti i bambini gli piace giocare.
Nei giochi dei bambini c'è sempre uno che vince e un altro che perde.

Per questo che al popolo gli piace tanto il calcio.
Il popolo lo sa che il calcio vero non è quello dei campetti, delle partitelle.

Il popolo lo sa che al calcio vero non ci può giocare.
Che il vero calcio se lo può soltanto guardare in televisione.
Allora il popolo si mette seduto e guarda.
Il popolo strilla, si agita, si stanca come un bambino.
E quando arriva la sera si addormenta subito. È buono buono il popolo, è una pecorella.
Il popolo lo sa che la vita è come una partita di calcio in televisione, come la finale dei mondiali: tutto il mondo la guarda, ma poi la palla se la giocano solo due squadre.
Bello il calcio! Bella la vita!
Solo pochi se la godono, ma tutti gli altri possono fare il tifo.

Il popolo è un bambino.
Se gli rubi le caramelle il bambino si arrabbia.
Ma se gliele metti in vetrina quello se le compra subito.
Allora tu che sei più furbo del popolo gliele fai pagare il doppio di quello che valgono.
Così per ogni caramella che si compra una gliela vendi e un'altra gliela rubi.
Se metti le mani in tasca al popolo sei un ladro,
ma se è il popolo che si viene a svuotare le tasche da te è solo una legge di mercato.
Il popolo è un bambino, gli piace comprare le caramelle.
Poi magari se le porta a casa e manco se le mangia.
Magari le butta al secchio, magari.
Perché ai bambini gli piace comprare comprare comprare.
Allora tu che sei più adulto del popolo gli vendi tutto.
Il popolo vuole mangiare? E tu gli vendi le porcherie fino a farlo scoppiare.
Il popolo vuole le canzonette? E tu gli vendi qualche chilo di ritornelli da canticchiare sotto la doccia.
Il popolo vuole gli ideali? E tu gli vendi anche quelli.
Poi magari li porta a casa e non ci crede più.
Magari li butta al secchio.
Meglio! Meglio…
Così torna subito al supermercato a comprarsi le caramelle.

Il popolo è un bambino.
Fa tante domande e tu non gli
puoi dire la verità
sennò quello ti mette in difficoltà.

Per esempio io c'ho un figlio, si chiama Robertino Casoria, è il peggiore della classe.
Mi ha detto "papà cosa sono i terroristi?"
lo gli ho voluto dire la verità, gli ho detto: "Ti ricordi quando eri bambino? A Natale ti ho detto che sarebbe arrivato Babbo Natale.
Tu eri un bambino intelligente e non ci hai creduto.
Ma poi la notte io sono andato a mettere i regali sotto l'albero e la mattina appresso quando li hai visti hai incominciato a credere che li aveva portati Babbo Natale. Hai pensato che se c'è il regalo significava che c'è anche il barbone che lo porta con le slitte, con le renne.
E invece ero sempre io.
E i terroristi sono la stessa cosa. Qualcuno ti dice che ci sono i terroristi e tu non ci credi.
Poi scoppia 'na bomba, crollano un paio di grattacieli
e tutti pensano che se c'è l'attentato significa che ci stanno anche i terroristi che l'hanno fatto...
ma è tutta una bugia, è sempre papà che zitto zitto di notte fa scoppiare le bombe e poi da' la colpa ai terroristi" .

E mio figlio mi fa:
"l'amico mio Pancotti Maurizio - ché Robertino frequenta
un bambino ciccione che è insopportabile e secondo me è pure un po' deficiente – m’ha detto “­Pancotti Maurizio dice che questa cosa si chiama strategia della tensione!"
Allora io gli ho risposto "l'amico tuo Pancotti Maurizio è comunista!
E lo sai perché è così ciccione? Perché i comunisti si mangiano i bambini. Stai attento quando vai a fare la merenda da lui perché ti si mangia!"
E mio figlio Robertino ha cominciato a tremare.
Per una settimana non è più uscito di casa.
Gli ho fatto fare tutto quello che volevo, gli dicevo "lava la macchina! Metti a posto la stanzetta! Portami le ciabatte!", lui mi ubbidiva come un cagnolino. Perché si governa con la paura.
E il popolo è uguale.
Il popolo è un bambino.
Se vuoi che non si perda nel bosco gli devi dire che c'è il lupo cattivo, l'uomo nero!
I terroristi, l'arabi col barbone, i pirati della Malesia. Ogni tanto insomma bisogna cambiare, fare la rotazione.
Il diavolo, gli zombie, il mostro di Loch Ness, il bocio, i marziani, i fantasmi.
Il popolo è un bambino.
Se gli metti paura ti porta le ciabatte, ti lava la macchina.
Il popolo è un bambino.
Se gli metti paura ti ubbidisce subito.

In evidenza il commento di un lavoratore

Abbiamo ritenuto opportuno mettere in evidenza il commento di un lavoratore oscurando però alcuni nomi che, ricordiamo ancora una volta, non possono essere pubblicati:

Ragazzi, mi pare di capire leggendo commenti in qua e la nei diversi post ed argomenti, che siamo messi molto, molto male. Sia per quanto concerne la questione orari e turni, sia tra di noi. Abbiamo un fronte molto vasto di opinioni, da cui non si esce. È già cominciato il 3 conflitto ed è quello che vuole l 'Azienda. Disunione su tutti i versanti produttivi. L 'anello, la maglia della catena si è spezzata completamente e saremo tra non molto anche nelle grinfie di mr. BXXXX. L' RSU che sta lì ferma, l' Azienda che preme sull 'acceleratore e va a 1000 con richieste anche oltre quelle che sono le prerogative necessarie e senza inibizione. Noi che ci facciamo la guerra guardandoci le tasche; e pensare che pranziamo e ceniamo insieme !!!! Queste sono manovre occulte e concordate a tavolino tra capitan G.Al Flint e capitan M. Sxxxxxxxxx. Il contesto che si crea è spaventoso. CERCHIAMO DI RIFARCELA CON CHI DETIENE LA TORCIA OLIMPICA DEL NON FARE UN Cxxxx e sta a guardare alias RSU e non tra di noi. Perchè poi sarà molto peggio. Pensiamo e riflettiamo bene su quello che scriviamo. Perché Io come tutti NOI siamo sottoposti. NOI FACCIAMO QUELLO CHE CI VIENE chiesto non abbiamo alcun potere di dire no almeno che l' organo PREPOSTO A CUI DEVOLVIAMO 15€ mensili ( io fortunatamente no, ho levato la tessera anni fa perche non mi sento piu rappresentato da una cerchia di Fxxxxxxxi) non si smuova, si rinvenga e cerchi di fare quello per cui è stata istituita. Se non si sente in grado si dimettano.Altrimenti avremo molto poco da discutere molto tanto da OBBEDIRE. Spero che mi venga pubblicato questo post, alcune critiche non sono rivolte a TUTTI!!!!!

Cgil, un sindacato nel pantano il "bel risultato" della gestione Camusso - Controlacrisi

Sale la tensione tra Maurizio Landini e Susanna Camusso a poco meno di due mesi dal XVII congresso nazionale. Come era prevedibile, dopo le dichiarazioni del leader della Fiom sulla validità della consultazione sulla rappresentanza per le sole urne della Fiom, Camusso replica innervosita chiedendo più rispetto per la Cgil e bollando il segretario della Fiom come uno che “ha delle opinioni che non sono quelle della Cgil". Una affermazione che di solito nel sindacato prelude all'espulsione.
E' solo l'ultimo episodio, questo, di uno scontro interno che non conosce tregua e che rischia di portare la Cgil, insieme a mille altri fattori e dopo anni di sconfitte, nell'immobilità più assoluta in un momento in cui ci sarebbe bisogno di un'azione decisa. Da ieri, dalla visita di Renzi in Germania, è chiaro che l'azione sindacale ha bisogno di un salto di qualità. E invece, mentre la Cisl va per conto suo la Cgil sembra eprdersi sempre di più in un labirinto di "non azioni" e passi indietro. E la porta in faccia sbattuta dal presidente del Consiglio sulla precarietà, tema tanto caro alla leader della Cgil, è la prova tangibile che nemmeno più con i governi amici si riesce a cavare un ragno dal buco. E intanto, un nuovo attacco alle pensioni bussa alla porta.
Pronta la risposta di Landini che, come ha più volte ripetuto, cerca di disincagliare lo scontro dal perimetro mediatico tra lui e Susanna Camusso. "Non ho mai parlato a titolo personale – dice - essendo il segretario generale della Fiom Cgil parlo a nome dei metalmeccanici che mi hanno eletto". "Non ho mai pensato che io sono la Cgil – aggiunge Landini - non ho deliri di onnipotenza, so che sono il sindacalista della Fiom Cgil e parlo a nome dei metalmeccanici che rappresento". Landini, poi, torna sul punto della democrazia, e sottolinea che c'e' nel paese una "crisi di rappresentanza" ma anche una "crisi democratica" nel sindacato, come dimostrano gli accordi separati, e nella Cgil. Landini e' quindi tornato a chiedere una legge sulla rappresentanza che metta il lavoratore nelle condizioni di scegliere il sindacato che vuole e di validare col voto gli accordi. La Fiom terrà venerdì prossimo l'assemblea dei delegati. E questo è il clima migliore per far maturare un nuovo episodio dello scontro, che si va configurando sempre più come il punto vero del congresso, soprattutto in riferimento alle due diverse strategie con le quali Landini e Camusso stanno affrontando i rapporti con il governo. Fiom tiene pronta l'arma dello sciopero mentre la Cgil, e ieri Camusso l'ha ribadito, non  ha nessuna voglia di misurarsi su quel terreno.
Ma gli scontri interni per Camusso non sono finiti qui. Da ieri si deve difendere anche dagli attacchi di Giorgio Cremaschi che a chiusura del “consuntivo” delle assemblee congressuali di base parla apertamente di brogli e conti che non tornano. In un congresso, replica Camusso, "c'e' sempre qualcuno che comincia a parlare di brogli, voti falsi e mancanza di trasparenza, ma l'avesse mai fatto qualcuno di maggioranza. Lo fa sempre, guarda caso, chi e' in minoranza", dice nel corso del suo intervento al congresso del sindacato di Roma e Lazio. "Giorgio dice - spiega ancora Camusso - siccome noi abbiamo fatto le assemblee e abbiamo preso quei voti e' evidente che quella e' la proiezione dell'universo mondo e che quindi i numeri che sta dando la Cgil sono falsi". Invece per Camusso "occorre interrogarci su come un'organizzazione quale la Cgil, che ha 5,7 milioni di iscritti, fa un dibattito nelle sue commissioni e litiga su come abbiamo votato troppi lavoratori, quando - sottolinea Camusso – semmai hanno votato in troppo pochi".

fonte:
http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/3/18/39893-cgil-un-sindacato-nel-pantano-il-bel-risultato-della/

in evidenza il commento di un lavoratore al post "Conti Bonus 2014"

Guardate come se la passano i nostri colleghi "dell'altro mondo"...e ci sono marchi a noi conosciuti...noi dobbiamo abbassarci lo stipendio e fare orari di merda mentre questi percepiscono salari che spetterebbero pure a noi,,,e non si parla di Cina ma di Germania... meditate gente,,meditate....

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/15/volkswagen-vendite-in-crescita-e-lad-annuncia-bonus-da-6200-euro-ai-dipendenti/914799/

venerdì 14 marzo 2014

La mancia

http://m.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/3/14/39858-renzact-lo-statuto-dei-lavoratori-abolito-per-slide/

Raccattiamo le briciole. Nel frattempo Renzi, col benestare di Marchionne, si prepara ad azzerare i diritti dei lavoratori.

Notate qualche similitudine con la nostra questione premio/turnazioni?

Riunione RSU-azienda del 13 marzo 2014: Piezo, DK1, DK2

L'azienda ieri ha confermato alla RSU l'intenzione di voler passare al turno centrale sui reparti Piezo, DK1 e DK2.

Il comunicato RSU spiega le motivazioni e alcune puntualizzazioni fatte dalla delegazione sindacale.

Quello che non risulta sul comunicato sono le seguenti cose:

1) l'azienda ha espressamente detto che "la flessibilità è un problema" e che l'intenzione è quella di rivedere l'accordo perché "sulle linee di produzione non ha senso". Quindi per ora hanno deciso di partire in "via SPERIMENTALE" sui 3 reparti cercando di "aggiustare la cosa su base volontaria ma l'obiettivo rimane la regola". Pertanto faranno la prova per un paio di settimane ma il concetto chiaramente espresso è stato che in un futuro prossimo VOGLIONO RIVEDERE L'ACCORDO SULLA FLESSIBILITA'.

2) L'azienda cercherà di "aggiustare" la cosa su base volontaria andando a parlare TESTA A TESTA coi lavoratori. La RSU si è espressa anche su questo dicendo che è prerogativa dell'azienda quella di andare a parlare coi lavoratori.

Vogliamo dire chiaramente come la pensiamo:

- la flessibilità è uno strumento importantissimo per poter far fronte alle esigenze familiari e della vita quotidiana fuori dall'azienda. E' un altro diritto concordato in passato che non vogliamo perdere.

- Riteniamo inammissibile permettere il confronto testa a testa coi lavoratori. Per noi non è sufficiente dire "nessuna forzatura sui lavoratori" perché, dal momento in cui si consente all'azienda di gestire la questione testa a testa, non ci saranno forzature ma sicuramente ci saranno CONDIZIONAMENTI. E' chiaro che l'azienda ha la facoltà di andare dai lavoratori a chiedere quello che gli pare ma è altrettanto chiaro che la RSU, se vuole, può perlomeno esprimere la sua contrarietà. Questo ieri non è avvenuto.

Quindi OTTIMA DECISIONE  quella di indire oggi mezz'ora di sciopero per la questione POLITICA della domenica sull'XL2 ma purtroppo una altrettanto chiara e decisa azione politica per Piezo, DK1 e DK2 non c'è stata! 

giovedì 13 marzo 2014

In evidenza il commento di un lavoratore al post "Domani riunione per questione Piezo"

Dopo anni di cuccagna, l'operaio di poco livello con sua gran maraviglia, sente spuntarsi un bel pajo d’orecchie asinine, e diventa un ciuchino, con la coda e tutto...

...Un uomo aveva un asino e ogni giorno lo caricava di pesi perché li portasse per lui.
Ogni giorno l'uomo aumentava di 100 grammi il peso che caricava sul suo somaro, così giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, l'asino dimenticò cosa volesse dire camminare a schiena leggera.
Arrivò però un giorno in cui l'asino non sopportò più tale trattamento e minacciò di ribellarsi e di non portar più nessun peso.
Lo scaltro padrone allora si finse impietosito e disse <>.
L'asino fu contentissimo, smise di pensare al dissenso e sorrise al suo padrone il quale il giorno dopo cominciò a caricarlo di altri 100 grammi.

Intervento di Michela Ruffa al Congresso provinciale FIOM

Vorrei innanzitutto fare una premessa su come si parla. Ritengo che il LINGUAGGIO sia fondamentale per comunicare con chi rappresentiamo. Se vogliamo rivolgerci ai lavoratori dobbiamo smettere di fare discorsi incomprensibili che dicono tutto per dire niente volutamente e sono solo fiumi di parole senza alcuna proposta chiara e concreta per uscire dalla situazione in cui siamo. Bisogna cominciare a parlare ai lavoratori in modo semplice e onesto se vogliamo veramente farci capire, coinvolgerli e costruire con loro azioni sindacali.

Su una cosa penso siamo tutti d'accordo. Siamo sotto attacco da parte di chi vuole lo smantellamento dei diritti acquisiti sia come lavoratori che come cittadini.
Se tutti partiamo da questa convinzione e se è vero che tutti vogliamo contrastare quest'attacco, sappiamo anche bene che l'unico modo per farlo è quello di contrapporci senza esitazione e con forza insieme ai lavoratori.

Non si può dire che si rifiutano le politiche d'impoverimento dei paesi (politiche di austerity) e le politiche padronali di smantellamento dei diritti nelle fabbriche e poi effettivamente non far niente per contrastare queste politiche. E quello che ha fatto la CGIL negli ultimi anni è proprio un'accettare passivamente tutte le riforme che ci hanno fatto tornare indietro di decenni, a partire dalla riforma delle pensioni a quella degli ammortizzatori sociali e la modifica dell'articolo 18. Bisogna essere coerenti tra le parole e i fatti. Bisogna smettere di fare proclami in contraddizione con quello che effettivamente si fa. Di fatto stiamo contribuendo a far credere ai lavoratori che si esce dalla crisi solo se si accetta di fare sacrifici e che comunque con la crisi nulla si può fare, nessuna battaglia è ormai possibile. 

Non si può continuare a cercare di far credere che siamo rivoluzionari quando invece non organizziamo battaglie vere e di reale contrasto a questo stato di cose ma solo qualche raro sciopero di rappresentanza con manifestazioni a Roma per contarci e far vedere che ancora la CGIL esiste. Non ci si può meravigliare se poi i lavoratori smettono di partecipare perchè comprendono l'inutilità di tali azioni.

Se vogliamo veramente contrastare questo stato di cose bisogna inevitabilmente costruire con i lavoratori seri percorsi di lotta. Spetta a noi organizzarli e risvegliare in loro il concetto di solidarietà reciproca. Spetta a noi unirli nelle lotte. Solo per fare un esempio, penso che i lavoratori dell'Elettrolux siano stati lasciati soli nella loro battaglia su questioni che invece riguardano tutti i lavoratori. Perchè non abbiamo chiamato alla lotta per lo meno tutti i metalmeccanici, per lo meno quelli delle aziende dove ci sono ancora i presupposti per fare opposizione? Come si fa a parlare di solidarietà se non si costruiscono percorsi solidaristici e si lasciano i lavoratori nell'isolamento delle loro piccole realtà?

Sappiamo bene che l'unico modo per ricominciare ad organizzare i lavoratori e le lotte è quello di ridare dignità ai delegati nelle fabbriche. E sappiamo bene che col pessimo accordo firmato da CGIL-CISL-UIL e Confindustria il 10 gennaio 2014 si fa l'esatto opposto levando completamente autonomia e dignità ai delegati e relegandoli al ruolo di meri portavoce ed esecutori delle decisioni dei vertici sindacali e delle decisioni calate dall'alto. Questo per me vuol dire che l'obiettivo di questa CGIL non è quello di contrastare veramente le politiche di smantellamento dei diritti.

La CGIL ha scelto e deciso di essere un'altra cosa rispetto ad un sindacato dei lavoratori. Allora penso che dovrebbe per lo meno dirlo onestamente. Sostenere che i tempi siano cambiati e che bisogna cedere sui diritti può anche essere un'analisi e quindi una posizione legittima, che in tanti non condividiamo ma è legittima. Però bisogna avere il coraggio di dirlo onestamente ai lavoratori, altrimenti li inganniamo e loro continuano a non capirci, a perdere fiducia in noi e soprattutto non diamo loro modo di "crescere" e di adeguarsi al cambiamento. Li facciamo semplicemente sprofondare in un pericolosissimo stato di impotenza, rassegnazione ed individualismo. E' questo l'obiettivo?


E la politica sindacale di accettazione e cedimento, perchè di questo si tratta, che sta prendendo sempre più piede a livello nazionale si ripercuote nelle aziende dove si percepisce una totale subalternità sindacale alle richieste dei padroni.
Si cede anche nelle aziende grosse che stanno ancora bene. Si cede anche dove si potrebbe e si dovrebbe fare la tenuta dei diritti. Figuriamoci se ci si azzarda addirittura a rivendicare qualcosa. Anche in queste aziende ci viene detto che, siccome c'è la crisi, non abbiamo la forza di opporci a niente. Sembra si voglia convincere i lavoratori che non c'è più possibilità di reagire per difendere quello che si ha.

Voglio parlare della mia azienda solo per riportare un altro esempio. La Continental è una multinazionale che sta bene, che fa profitti. La limitatezza della realtà locale della sede di Pisa è solo un'idea nostra perchè di fatto si tratta di una multinazionale che come tutte le altre sta portando avanti la politica di attacco per lo smantellamento dei diritti acquisiti con l'unico scopo di fare sempre maggiori profitti. Eppure qualcuno continua a credere che Continental non adotti questa politica ma semplicemente è costretta a renderci sempre più "flessibili" per poter garantire a noi il posto di lavoro. E così anche in Continental si stanno facendo accordi peggirativi sugli orari di lavoro e accordi di solidarietà che spesso sono firmati dai sindacati con troppa leggerezza e spesso sono usati dalle aziende per far cassa e aumentare i carichi di lavoro. Gli accordi peggiorativi in Continental sono stati fatti senza nemmeno provare a metter su azioni di lotta e di contrasto coi lavoratori. Gli accordi peggiorativi in Continental sono, secondo me, frutto della politica di subalternità e accettazione di cui ho parlato prima.

Se si vuol provare a vincere bisogna per lo meno provare a combattere. Se nemmeno proviamo a farlo, sicuramente avremo perso in partenza.

mercoledì 12 marzo 2014

Domani riunione per questione Piezo

E' prevista per domani alle 14.00 a Fauglia una riunione per discutere della questione del cambio turno nel reparto Piezo.

Intervento di Giada al Congresso CGIL

I nostri delegati ai congressi provinciali FIOM e CGIL per il documento 2 "Il Sindacato è un'altra cosa" hanno voluto dato un contributo alla discussione congressuale mettendo in evidenza le questioni e gli elementi che sono stati spesso oggetto di confronto sul nostro blog. Con interventi chiari e diretti si sono resi portavoce delle nostre posizioni.
Ecco l'intervento di Giada Garzella al congresso provinciale della CGIL:


Sul cedolino d'invito al congresso mi è saltata agli occhi una frase, direi forse più uno slogan: "Futuro è..includere, rappresentare, contrattare.." e vorrei partire proprio da queste parole per fare alcune riflessioni a voce alta.
Osservando con attenzione gli ultimi avvenimenti sindacali a me pare che tutto si stia facendo tranne che lavorare per INCLUDERE !!

Quello che vedo purtroppo è l'esatto contrario.
Con l'accordo del 10 Gennaio firmato dalla Camusso, definito addirittura TESTO UNICO SULLA RAPPRESENTANZA, forse per dargli un valore più forte, un valore assimilabile a quello di una legge, stiamo assistendo ad una vera e propria riorganizzazione delle forze sindacali che per quanto mi riguarda non porterà niente di buono per NOI lavoratori.

Nel tempo abbiamo perso salario e diritti e qualcuno continua a raccontarci che questa è l'unica strada per assicurarci il lavoro! IO non ci credo, c'è un'alternativa, basterebbe solo volerla percorrere!!
La riforma delle pensioni, l'art. 18 e la gestione degli ammortizzatori sociali non hanno visto NESSUN INTERVENTO SOSTANZIALE da parte della cgil (per le pensioni solo 3 ore di sciopero di rappresentanza, l'art.18 snaturato e reso inefficace).

In tempi di crisi anche la nostra cgil si chiude in se stessa, serra i ranghi anzichè aprirsi al confronto così come hanno dimostrato i gravi fatti di Milano.
Non è così che si gestisce il dissenso!! Blindare il sistema non è la soluzione ma serve solo ad inasprire il contesto e oltretutto, permettetemi di dire, rivela una posizione di estrema debolezza!!

Un'accordo nel quale tutto viene centralizzato e deciso dalle strutture, niente più dialettica, vera base per una democrazia che sia davvero praticata e non solo citata, nessuna sigla sindacale che possa presentarsi ad un rinnovo rsu senza prima aver condiviso e sottoscritto quell'accordo.
I delegati ridotti a semplici esecutori, privati del loro ruolo originario e della loro naturale autonomia, oltretutto sanzionabili in caso di scioperi non autorizzati!!
Questi sono solo alcuni dei punti che, per quanto mi riguarda, andrebbero rispediti al mittente!! Mi chiedo:
COSA È DIVENTATA LA CGIL?  QUAL È L'OBBIETTIVO?
Tutto questo piegherà definitivamente e inevitabilmente i lavoratori e stroncherà sul nascere qualsiasi possibilità di replica.
Ma forse questa sarà la GOVERNABILITÀ che tutti vogliono e che tutti cercano!!

E poi parliamo di rappresentanza..
Rappresentare, operare in nome di altri, presuppone la ricostruzione di un rapporto diretto con i lavoratori.
Ricostruire quel rapporto di fiducia che si è perso.
Discutere e condividere con loro i percorsi e le piattaforme fin da subito, non ci servono ricette calate dall'alto e democrazia non è decidere su schemi prefissati e predefiniti da qualcun'altro!!
Questo è quello che si dovrebbe fare, che la cgil dovrebbe fare se vuole davvero RAPPRESENTARE!
E chiudo con una domanda:

La cgil vuole davvero rappresentare, vuole davvero "ESSERE" o vuole solo "SEMBRARE"!!

martedì 11 marzo 2014

Conti Bonus 2014

Il 6 marzo è arrivata l'e-mail d'informazione ai dipendenti in cui Continental annuncia gli ottimi risultati raggiunti dalla multinazionale nel 2013 e comunica che sarà erogato a tutti i dipendenti un Conti Bonus pari a 950euro o 475euro a seconda del paese di appartenenza, a partire da aprile 2014. Noi dovremmo essere nel gruppo di paesi per cui sono previsti i 950euro.
Rimane da affrontare la questione dell'assorbimento parziale nel nostro premio di maggio che è ancora da rinnovare.

XL2: riunione RSU - azienda del 10 marzo 2014

L'argomento della discussione è stato principalmente l'intenzione dell'azienda di passare da 2 a 3 turni sulla linea 1 dell'XL2 mantenendo a 16 il numero complessivo degli addetti alla linea e distribuendo semplicemente questo numero sui 3 turni. In sostanza per far fronte alla perdita di efficienza dovuta al fermo macchine sui 2 turni, l'azienda ha deciso di andare a 3 turni modificando però l'organizzazione del lavoro e passando da un totale di 8 operatori a turno a 5 operatori a turno. Ha giustificato la cosa dicendo che i target giornalieri non cambiano e quindi i carichi di lavoro non aumentano.

Nonostante le spiegazioni e le assicurazioni dell'azienda, rimaniamo dell'idea che si tratti di un ennesimo esperimento volto a testare nuove organizzazioni di lavoro che permettano di ridurre il numero degli addetti per turno in maniera strutturale. Alla luce del fatto che su quel reparto si discute da più di un anno di continui aumenti dei carichi di lavoro, siamo convinti che il senso di questa modifica organizzativa non finirà con le 2 settimane così come dichiarato dall'azienda. Siamo convinti che l'attuale schema di lavoro con 8 operatori per turno lascerà il posto definitivamente al nuovo schema a 5 operatori per turno con conseguenze chiare sulla redistribuzione dei carichi.

La nostra opinione è che anche questa volta abbiamo perso un'occasione per contrastare la politica aziendale di creazione degli esuberi.

lunedì 10 marzo 2014

Renzi vs Cgil

Perché Renzi si permette di trattare con indifferenza la Cgil? Semplice: la Cgil in quanto sindacato non esiste più, quindi non fa più paura. Camusso può alzare la voce quanto vuole, può anche indire l'ennesimo sciopericchio, tutta fuffa. Il bello è che lei lo sa. Siamo noi che forse ancora non si è capito niente di come funziona il gioco.

domenica 9 marzo 2014

La questione vera è la firma o i problemi sulla gestione della solidarietà?

Apprezziamo e condividiamo la scelta di non affiggere in bacheca sindacale un documento di risposta alle provocazioni del comunicato a firma RSU: "A CHI DOBBIAMO RISPONDERE?".
Sarebbe stato un modo per rendere ulteriormente ridicola e grave la situazione e scadere nella polemica sterile, distogliendo l'attenzione dalle questioni vere con una serie di comunicati e contro-comunicati.

Detto questo ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra opinione su quanto accaduto. 
I nostri 2 documenti affissi in bacheca sindacale denunciano fatti gravi e documentabili. Si limitano a riportare tali fatti e concludono con un giudizio di merito senza offendere né attaccare nessuno sul piano personale e soprattutto senza alcuna polemica. SOLO DENUNCIA E PRESA DI POSIZIONE CHIARA!

Il comunicato a firma RSU invece cerca chiaramente un pretesto per passare dal livello di CONTENUTO  al livello PERSONALE, esigendo una "firma" per poter fare l'attacco diretto al delegato che ha firmato e scadere così nella solita "rissa" tra RSU. 
Gli unici obiettivi del comunicato sono quindi:
- spostare la discussione dalla gravità delle questioni denunciate alla steriele contrapposizione tra delegati;
- mettere in cattiva luce chi ha creato tale apparente contrapposizione perchè colpevole di aver scritto il primo di una lunga serie di comunicati e contro-comunicati.

La cosa più clamorosa e imbarazzante è la "sfida pubblica" ad apporre la firma ai documenti e la polemica che ne segue facendo riferimento anche al FOGLIO BIANCO come il "blog degli anonimi".

Il comunicato termina con una frase che lascia ad intendere il nervosismo e la chiara posizione di difficoltà della RSU: "I lavoratori della Continental, del resto, potranno presto esprimere il proprio personale giudizio sull'operato di ognuno di noi con il prossimo e ravvicinato rinnovo della RSU."

Insomma nessuna risposta alle questioni di merito denunciate e che ricordiamo a tutti sono:

1) la gestione unilaterale dell'azienda sulla solidarietà...in altre parole: L'AZIENDA FA COME GLI PARE E LA RSU NON SI CONTRAPPONE.

2) la delegazione trattante firma un altro accordo sulla solidarietà senza discuterne prima  all'interno della RSU e coi lavoratori perchè alcuni soggetti, che non sappiamo ancora chi siano, HANNO CONVENUTO di fare così.

E siccome un delegato, invece di scrivere "affisso da" non scrive "firmato da" su 2 documenti che denunciano queste cose, la RSU si permette il lusso di non dare risposte serie e chiare a tutti i lavoratori.

Nel ricordare che la frase "affisso da" è sempre stata utilizzata per affiggere comunicati in bacheca sindacale, terminiamo precisando che un delegato può e deve poter mettere in bacheca quel che vuole senza essere obbligato a sottoscrivere alcunché.
Il problema vero è che questa Rsu pretende di controllare tutto preventivamente, alla faccia della dialettica democratica. 

sabato 8 marzo 2014

L'azienda prevede cambi di turnazioni all'XL2

L'azienda ha informato la RSU della necessità di cambiamenti di turnazione nel reparto XL2. Non avendo fornito dettagli a sufficienza sulle variazioni dei volumi produttivi nel reparto, la RSU ha chiesto all'azienda di discuterne lunedì mattina coi dati alla mano.

Landini al bivio

Estratto da un articolo pubblicato su il manifestino...
"Al comitato centrale della Fiom, ha detto ancora Landini, «abbiamo deciso di chiedere a tutti i metalmeccanici, iscritti alla Fiom e non, di esprimersi su quell’accordo che noi consideriamo sbagliato: se la maggioranza confermerà la nostra tesi, il nostro impegno sarà quello di fare in modo di applicare le cose buone dell’accordo e di modificare ciò che non va»."
Che vorrà significare? Che disobbedisce a Camusso? O è la solita formula che dice tutto e niente?

http://manifestino.blogspot.it/2014/03/landini-lidea-di-sanzionare-i-delegati.html

mercoledì 5 marzo 2014

Ultima perla di comunicato a firma RSU

Nei giorni scorsi sono stati affissi in bacheca sindacale a S. Piero i seguenti documenti:

http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/la-delegazione-trattante-va-trattare.html

http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/gestione-unilaterale-della-solidarieta.html

In fondo ad entrambi i documenti risulta scritto:
"Pubblicato da IL FOGLIO BIANCO dei Lavoratori Continental - Affisso da M. Ruffa RSU Continental".

Il resto della RSU ha risposto ai 2 documenti con un comunicato di cui, per il momento, ci limitiamo a riportare il testo:

A CHI DOBBIAMO RISPONDERE?

La RSU FIOM-CGIL informa tutti i lavoratori che, essendo stati affissi nella bacheca sindacale di S. Piero 2 cominicati sui quali è scritto: "affisso da Michela Ruffa RSU Continental" , ma firmati con una sigla usata per pubblicare su un blog commenti ed interventi in larga parte anonimi, nell'impossibilità di risalire agli autori ha chiesto alla stessa Ruffa dei chiarimenti.
A tal fine, durante il recente Congresso Provinciale della Fiom-Cgil, una delegazione della RSU, alla presenza di altri delegati Continental al Congresso, ha chiesto a Ruffa di "firmare direttamente o di condividere" i 2 comunicati in modo da poter rispondere direttamente a lei.
In quell'occasione Ruffa ha risposto che non intendeva fare niente di tutto ciò.

In base a quanto sopra descritto La RSU Fiom si trova costretta a rinnovare pubblicamente tale richiesta, oppure invita Ruffa a togliere quei comunicati dalla bacheca sindacale in quanto di fatto risulterebbero anonimi.
Nel caso vengano sottoscritti,la RSU Fiom darà una risposta ai comunicati senza cadere però nelle provocazioni, come troppe volte erroneamente abbiamo fatto in passato, facendo il gioco di chi usa i problemi reali dei lavoratori per fare consenso facile.
Ormai siamo di fronte ad un metodo collaudato per il quale a fronte di questioni serie ed importanti, si mettono in scena polemiche strumentali da parte del "blog degli anonimi" alle quali ci siamo abituati.
Per questo abbiamo scelto da tempo di sottrarci alle polemiche e alle risse funzionali solo a chi cerca di provocarle non avendo argomenti e proposte utili da portare al confronto.

Questa RSU Fiom avrà sempre, invece, il massimo rispetto per il dissenso individuale o collettivo che venga espresso con la normale dialettica sindacale.
Continueremo quindi a rispondere a tutti coloro che vogliono parlare, confrontarsi ma anche criticare costruttivamente il nostro operato, senza dover ogni volta mettere in discussione le proprie onestà intellettuali e la propria buona fede.

I lavoratori della Continental, del resto, potranno presto esprimere il proprio personale giudizio sull'operato di ognuno di noi con il prossimo e ravvicinato rinnovo della RSU.


04/03/2014             RSU FIOM-CGIL CONTINENTAL

martedì 4 marzo 2014

Richiesta di chiarimenti sulla turnazione a 4 squadre

Pubblichiamo il testo di una e-mail ricevuta da un lavoratore:

"Buongiorno, ma è regolare che la riduzione d'orario del quarto turno sia coperta con le ferie quando sono finiti i par? Grazie"

RADIO FABBRICA: riepilogo punti della bozza lasciata nella fotocopiatrice a Fauglia

Proviamo a mettere tutti insieme i punti che secondo Radio Fabbrica sono contenuti nella bozza che un delegato ha lasciato distrattamente nella fotocopiatrice a Fauglia. Riportiamo anche i link dei post in cui abbiamo provato a dare un minimo di spiegazione per ciascun punto:


- PD 2ore anziché 1h 40 min, esigibilità mensile a gruppi di 4 ore.
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/radio-fabbrica-dicerie-o-proposte-reali.html

- PAR (anno in corso) renderli più esigibili su 3 turni dopo 2 settimane a 40h. (Contatore CONTO ORE).
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/ancora-da-radio-fabbrica-altre-dicerie.html

- 2x20 + 2x19
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/altra-diceria-da-radio-fabbricama-noi.html

- PAR ARRETRATI (dopo 2 anni, entro 1 anno esigere o altrimenti sono PAGATI)
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/radio-fabbrica-ancora-sui-par.html

- Ferie Arretrate 50% entro Giugno, altro 25% entro Settembre, altro 25% fine anno.
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/radio-fabbrica-quel-che-si-dice-sulle.html

- Gettoni 4° Rivedere Cifra e regolare più chiaramente quando vengono tolti.
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/02/radio-fabbrica-altre-dicerie-sulla.html

- CONCETTO REPARTO (x PAR).
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/03/radio-fabbrica-ultimi-due-punti-della.html

- STRAORDINARI ( BANCA ORE) : SABATO BANCA ORE con + maggiorazione (100%) perchè azienda non paga contributi (max 4 Sabati).
http://ilfoglio-bianco.blogspot.it/2014/03/radio-fabbrica-ultimi-due-punti-della.html

lunedì 3 marzo 2014

Comitato centrale Fiom-Cgil.

Documento consultazione testo unico - Approvato con 84 voti a favore e 13 astenuti:
http://www.fiom.cgil.it/cc/cc_14_03_03-documento_consultazione_testo_unico.pdf

Ordine del giorno su crisi in Ucraina - Approvato all’unanimità con 1 astensione:
http://www.fiom.cgil.it/cc/cc_14_03_03-odg_crisi_ucraina.pdf

Dichiarazione di voto di Sergio Bellavita:
http://www.fiom.cgil.it/cc/cc_14_03_03-voto_bellavita.pdf

domenica 2 marzo 2014

RADIO FABBRICA: ultimi due punti della bozza lasciata alla fotocopiatrice a Fauglia

A quanto si dice gli ultimi due punti della fantomatica bozza sono questi:

- CONCETTO REPARTO (x PAR)

- STRAORDINARI (BANCA ORE) : SABATO BANCA ORE con + maggiorazione (100%) perchè azienda non paga contributi (max 4 Sabati).

Sul primo punto non c'è che dire. Va chiarito il concetto di reparto per la fruizione dei PAR perchè il CCNL prevede che i PAR siano concessi solo se non è superata una certa percentuale massima di assenza sul reparto.

Sul secondo punto salta subito agli occhi l'introduzione della BANCA ORE (BO) e, a parte l'aumento della maggiorazione che vuol forse compensare il fatto che debba essere il lavoratore a decidere se averli retribuiti o accantonati in BO, ci vien da porci le seguenti domande:
- un massimo di 4? Forse perchè ESIGIBILI dall'azienda e quindi OBBLIGATORI?

- la fruizione di queste 4 giornate, una volta accantonate in BO, avrà carattere individuale o collettiva? Ossia, da chi vengono gestite? Dal lavoratore o dall'azienda in caso di necessità e di cali produttivi?

Non occorre dire che, se Radio Fabbrica dice il vero, noi siamo molto diffidenti su tutto il contenuto del secondo punto perchè ci pare si tratti di altra flessibilità da concedere all'azienda.



Estratto dal CCNL 2008 sui PAR:
"..............
I rimanenti permessi, a cui si aggiungono quelli non utilizzati collettivamente, sono
a disposizione del singolo lavoratore e sono fruiti su richiesta da effettuarsi 
almeno 15 giorni prima e nel rispetto di un tasso di assenza contemporanea
a tale titolo non superiore al 5 per cento dei lavoratori normalmente addetti al turno. 
Nel caso in cui le richieste superino tale tetto, si farà riferimento all’ordine
cronologico di presentazione delle stesse.
Nel caso in cui non sia rispettato il termine di preavviso di 15 giorni, la fruizione 
dei permessi richiesti avverrà compatibilmente con le specifiche esigenze 
aziendali e mediante rotazione che non implichi complessivamente assenza 
a tale titolo superiore ad un tetto compreso tra il 9,5 e l’11,5 per cento,
comprensivo del 5 per cento di cui al comma precedente,
dei lavoratori normalmente addetti al turno, in relazione alle diverse
riduzioni di orario a regime.

Estratto dal CCNL 2008 sulla BANCA ORE:
"Le parti convengono di istituire, a decorrere dal 1° gennaio 2000,
la Banca ore per tutti i lavoratori e per tutte le ore di straordinario
prestate secondo la disciplina appresso definita.
− Ai lavoratori che prestano lavoro straordinario, se non dichiarano entro il mese
successivo a quello in cui hanno effettuato la prestazione di volere il riposo
compensativo, sarà devoluto il pagamentodello straordinario con
le maggiorazioni attualmente previste dal Contratto nazionale
nel periodo di paga successivo al suddetto bimestre e con la
retribuzione del mese dieffettuazione della prestazione straordinaria.
− I lavoratori che dichiarano formalmente entro il mese successivo alla prestazione
straordinaria di volere il riposo, potranno fruirlo secondo le modalità 
e quantità già previste per il "Conto ore".
Per le ore di straordinario che confluiscono nella Banca-ore verrà corrisposta
la maggiorazione onnicomprensiva pari al 50% di quella prevista per il
lavoro straordinario nelle varie modalità di esplicazione, da computare
sugli elementi utili al calcolo delle maggiorazioni per lavoro straordinario,
notturno e festivo.
− Ai lavoratori che, nel corso del mese della prestazione di lavoro straordinario,
dichiarano di volere il pagamento, la relativa erogazione sarà corrisposta secondo
la normale prassi aziendale.
..................."