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domenica 7 dicembre 2014

PIAGGIO - Ecco perché la RSU FIOM non ha firmato il contratto di solidarietà

L’incontro che è avvenuto ieri all’unione industriali può essere qualificato in molti modi, tranne che come una trattativa sindacale. Come al solito, l’azienda ha imposto gli argomenti, si doveva parlare solamente del contratto di solidarietà esprimendo un si o un no. 
Come RSU FIOM abbiamo chiesto di aprire una trattativa, a cominciare dalla perdita di salario per la cig e dalle scelte produttive e occupazionali dell'azienda. In particolare abbiamo chiesto
  • la maturazione del premio e dei ratei mensili durante la cig
  • l'apertura da subito di una trattativa su veicoli/componentistica prodotta all’estero per limitare i danni occupazionali in piaggio e nell’indotto

Nessuna risposta da parte dell'azienda, nessun interesse da parte degli altri sindacati. Erano tutti interessati solo a aggirare i vincoli di legge sugli ammortizzatori sociali, cosa su cui l’azienda aveva pronto un documento da far firmare, e tenere segreto per nascondere l’uso non eccezionale ma stagionale e sistematico di tali strumenti.
Noi respingiamo del tutto questa impostazione e questi metodi. Non abbiamo firmato e non firmeremo niente finche l’azienda rifiuta di aprire una trattativa sulle nostre richieste. Di fronte a questi incontri, come RSU, ma anzitutto come lavoratori, sentiamo solo il bisogno di rovesciare questa farsa e riprenderci al più presto la nostra dignità e la nostra forza. Per questo continueremo a dire no fino a quando sarà la Piaggio a dettare le condizioni e i lavoratori a subirne le conseguenze.
Con la loro firma, FIM e UILM permettono alla Piaggio di aggiungere un altro tassello alla sua strategia per ridurre i costi e far felici gli azionisti:

  • ricorso massiccio ai soldi dell'INPS, cioe` dei lavoratori, attraverso gli “ammortizzatori sociali”, ormai un abuso vero e proprio su cui le istituzioni di controllo non possono continuare a fingere di non vedere
  • continuo e costante disimpegno produttivo che porta alla chiusura di reparti e officine all’interno e all’esterno della Piaggio.

Noi non vogliamo essere complici di questo disegno ricattatorio e banditesco, continueremo a lavorare per gli obiettivi della nostra piattaforma, consapevoli che c’è un'unica forza in grado di ottenerli, quella dei lavoratori, e che si tratta solo di farla valere senza esitazioni quando il momento e le condizioni sono favorevoli.

 RSU FIOM Piaggio

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