"L’ RSU è venuta indirettamente a conoscenza del fatto che ad alcuni lavoratori sono state fatte delle contestazioni in merito all’abbigliamento tenuto in Clean Room.
Si invitano i lavoratori interessati a tali contestazioni ad informare l’RSU entro e non oltre i termini previsti per le eventuali giustificazioni (5 giorni dalla data del ricevimento della contestazione) in modo da attivare i meccanismi di tutela previsti.".
E' paradossale affermare una cosa del genere quando dal 22 settembre è affissa in bella vista la contestazione che l'azienda ha fatto a Giada Garzella, membro della stessa RSU.
E' paradossale anche che la RSU tutta e la struttura sindacale FIOM non siano ancora intervenute visto che ci risulta che l'unica contestazione sia stata fatta ad un membro della RSU, evidentemente come "punizione" per aver indetto uno sciopero.
Non intervenendo ci si rende complici dell'azienda e si legittima il comportamento anti-sindacale messo in atto.
ma che vuol dire 'in modo da attivare i meccanismi di tutela previsti' ? Ci vuole tanto a organizzare uno sciopero? Forse intendono che dobbiamo andarli ad informare per farci scrivere le giustificazioni da loro??? Stiamo freschi allora!!!
RispondiEliminaMa in quali reparti lavorano tutti questi sindacalisti? Siamo in fabbrica mica a Disneyland !!!!!!!!
RispondiEliminaSciopero? Ma l'hanno mai indetto uno sciopero se prima non hanno il permesso di mamma Camusso? Si accorgono di quello che sta succedendo nelle fabbriche? Il loro compagno Renzi tra poco lo annullera' il diritto di sciopero e noi qui a trastullarci con comunicati iper-formali, vuoti. Aspettiamo ancora qualche mese e poi i problemi si risolveranno da soli, in quanto le Rsu saranno svuotate di ogni potere.
RispondiEliminaRagazzi, premesso che pure per me l'organismo RSU dovrebbe essere più "duro" nei confronti di alcune decisioni aziendali che onestamente rasentano il ridicolo, faccio notare una cosa. Io non posso andare dall'azienda a parlare di qualcuno di voi, se questo qualcuno non mi chiama. Esiste una cosa chiamata Diritto alla privacy, e senza la delega del contestato, l'Rsu non ha oggettivamente la possibilità nè di intervenire, nè di affrontare l'argomento con l'ufficio del personale. Allo stato attuale nessuno ha dato mandato al sottoscritto di muoversi in tal senso. Tra l'altro, non sono neppure a conoscenza se queste contestazioni (pezzi di carta scritti che non hanno conseguenza) sono poi risultate provvedimenti disciplinari effettivi. Facendo un esempio : "Giuliano, a me non sta bene che fiocchino contestazioni per le cappine!" Le possibili risposte dell'azienda sono, solo per sedersi a parlarne, le seguenti : "Hai delega del contestato?" o "di che vuoi parlare, visto che provvedimenti non vi sono" o "a me non risulta". Ed io, non avendo niente di scritto in mano da parte dei lavoratori interessati, niente posso. È brutale da ammettere, ma le regole del gioco a cui stiamo giocando queste sono.
RispondiEliminaBello davvero, nemmeno il "gallaccio di riglione" avrebbe saputo scrivere di meglio!!
EliminaForse è successo a S.Piero e non nella protetta Fauglia
Elimina" non c'è più sordo di chi non vuol sentire, e più cieco di chi non vuol vedere." Questo è il vecchio detto. Quello nuovo è: " Non c'è piu ottuso ed omertoso di chi non VUOL SAPERE... Dalle mie parti; purtroppo gente cosi viene gettata nel cemento liquido usato nelle autostrade. L' A1.
RispondiEliminaIl Foglio Bianco informa che i commenti di propaganda politica non saranno pubblicati da questo blog.
RispondiEliminaCaro moderatore/trice del foglio bianco fai bene a non pubblicare alcuni post con propaganda politica. Volevo solo metterti a conoscienza; se non te ne fossi accorta ma ne dubito, che di propaganda politica l RSU ne fa anche troppa soprattutto fuori dai cancelli e soprattutto finti comunisti. Anche nelle vecchie assemblee, quelle dai risultati cospicui si fa SOLO politica. Tutto qui. Asta la vista amigos..
RispondiEliminae' pericolosissimo cancellare in Italia l'art 18, nel nostro paese dove lavora chi è raccomandato, si proteggono e giustificano assenteisti e vagabondi, non viene premiato il merito, alla fine verrà licenziato chi meriterebbe invece di lavorare......niente più diritti per gli onesti lavoratori!!!!!! skifo!
RispondiEliminaGiada non ha riferito della sua contestazione agli altri delegati, ma l'ha affissa in bacheca sindacale
RispondiEliminatutte scuse per non prendere posizione sulla cosa. Un conto è difendere il lavoratore e nessuno glielo chiede, a ragione! Un altro conto è prendere posizione perché l'azienda ha fatto una cosa antisindacale. Tutti rivoluzionari e poi si nascondono dietro ad un dito e cercano scuse per non intervenire!
EliminaA proposito dei finti comunisti... Se ti riferisci ai preti di Lotta Comunista, che diffondono (legittimamente, s'intende) il loro foglio zeppo di argomenti e liturgie cosiddette leniniste, farei modestamente una proposta: notare il tono apparentemente rivoluzionario dei loro articoli e confrontarlo poi con la loro prassi in Cgil: vi accorgerete di alcune leggerissime contraddizioni, un po' come quando si ascolta un sermone in chiesa e poi si pensa a come lo si rende concreto nella realtà quotidiana... Come diceva un tempo il caro vecchio Marx: la religione e' l'oppio dei popoli. E, aggiungo io, di chiese (o sette, se volete) ne abbiamo viste di tutti i tipi. Quindi, ora e sempre, con buona pace dei nostri colleghi leninisti (povero Lenin!), ne' miti, ne' dei, ne' eroi.
RispondiEliminaGiacomo
ma per lo statuto dei lavoratori, non c'è conflitto di interessi per chi ricopre, oltre all'incarico sindacale, anche incarichi politici, governativi, cral aziendali....
RispondiEliminaUn singolo, con troppe mani in pasta in troppe cose, rischia di non farne bene nemmeno una !!! c'è il rischio che non ci sia obiettività, per non aggiungere altro.
fare sindacato è una cosa seria! non è il teatrino per costruire carriere aziendali !