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mercoledì 5 ottobre 2016

Ancora difficoltà per i lavoratori della ISCOT dell'indotto PIAGGIO

Il primo ottobre avrebbe dovuto essere il primo giorno di lavoro per i sette operai della ISCOT, ditta delle pulizie della SOLE spa, rientrati a lavoro con contratto a tempo indeterminato dopo una dura lotta.
Ma lo stesso giorno all’inizio del turno uno degli operai è stato bloccato all’ingresso da due guardie della SOLE, impendendogli l’entrata al lavoro nonostante un regolare contratto e che il giorno prima gli fosse stato comunicato l ‘orario di lavoro da un suo responsabile. Gli hanno consegnato solamente una lettera di due righe: “ La dispensiamo temporaneamente dal prestare servizio …..fermo restando la maturazione della normale retribuzione”.

UN'AZIONE DA CAPORALATO.

Dal carattere discriminatorio ed antisindacale che punta a colpire due degli operai protagonisti della protesta (uno è ancora infortunato), per continuare ad applicare pessime condizioni di lavoro e tenere sotto ricatto questi lavoratori e quelli della SOLE.

Anche in questi giorni infatti continuano a non applicare le regole minime: la ISCOT non rispetta le undici ore di riposo tra un turno e l’altro, utilizza nuovi interinali mantenendo i contratti a 16 ore, non riconosce ancora il diritto alla mensa.

Sappiamo anche che la SOLE  ha licenziato decine di lavoratori precari e che si rifiuta di trattare seriamente sulla base delle  richieste dei lavoratori per il rinnovo del contratto aziendale.

Come abbiamo avuto conferma in vari incontri, sia dalla ISCOT che dalla SOLE questa situazione di illegalità è voluta direttamente dai dirigenti della SOLE che stanno rivelando un’arroganza antioperaia da fine ottocento.

I lavoratori della Iscot  dal 1° ottobre sono di nuovo in sciopero ad oltranza fino a quando non sarà garantito il diritto al lavoro per tutti e sette e rispettato il contratto firmato e le leggi italiane, ma sta diventando sempre più importante anche per i lavoratori della SOLE capire la necessità di unirsi in un'unica lotta contro questi padroni per avere tutti delle migliori condizioni di lavoro sotto il tetto di quest’azienda.        
                                                                                                   I lavoratori Iscot.

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