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domenica 13 aprile 2014

Cosa sta succedendo nella sede Continental di Pisa? Il nostro punto di vista

Continental è una multinazionale tedesca che ha sede anche in Italia. Nello specifico, è a Pisa che si trova la divisione di componentistica auto della Continental, impegnata con le sue due sedi, nella progettazione e nella produzione di elettroiniettori.

Continental decide le sue politiche aziendali nella sede tedesca, poi le ESPORTA e le APPLICA in tutte le altre sedi. Senza girarci tanto intorno, possiamo benissimo dire che, come tutte le multinazionali, anche Continental sta portando avanti la sua politica di attacco nei confronti dei lavoratori per lo smantellamento dei diritti acquisiti con l'unico scopo di fare sempre maggiori profitti. Sta facendo questo anche nella sede di Pisa nonostante si voglia far credere che la realtà pisana sia risparmiata da tale politica e sia semplicemente "costretta" a renderci sempre più "flessibili" solo per continuare a garantirci un posto di lavoro.

Sicuramente la politica sindacale di accettazione e cedimento che sta prendendo sempre più piede a livello nazionale si ripercuote anche nella sede pisana di questa multinazionale, trasformando in negativo il metodo sindacale conosciuto e praticato fino a pochi anni prima nella nostra realtà e portando ad una totale subalternità delle risposte sindacali rispetto alle richieste dei padroni.

E così anche in Continental dal 2010 ad oggi sono stati fatti accordi peggiorativi sugli orari di lavoro senza nemmeno provare a metter su azioni di lotta e di contrasto insieme ai lavoratori. Gli accordi peggiorativi in Continental sono stati e continuano ad essere il frutto di un'atteggiamento sindacale passivo che porta a far credere ai lavoratori che, siccome c'è la crisi, non abbiamo più la forza di opporci a niente e non c'è più nessuna possibilità di reagire per provare a difendere quello che abbiamo conquistato.

E' a partire dal 2010 che in Continental abbiamo detto addio alla buona pratica del fare gli accordi per la crescita, un buon metodo sindacale che portava a contrattare l'inserimento di squadre aggiuntive e riduzioni settimanali di orario di lavoro in risposta alle richieste aziendali di maggior flessibilità e maggior utilizzo degli impianti. Dal 2010 quindi abbiamo cominciato a sottoscrivere pessimi accordi in cui abbiamo ceduto la riduzione di orario di lavoro e abbiamo introdotto la penalizzazione per gli “assenteisti” che osano  ammalarsi e andare in ferie. Quell'accordo ha segnato l'inizio di quella che poi sarebbe diventata la nuova pratica sindacale. 

L’obiettivo aziendale era quello di abbattere il costo del lavoro e scoraggiare le assenze a favore di una maggiore produttività.

L’azienda ovviamente ha continuato ad agire nel tempo e a stringere sempre di più sui lavoratori tant’è che i carichi di lavoro sono aumentati e continuano ad aumentare grazie a continue modifiche dell’organizzazione del lavoro. Inoltre da un anno a questa parte si fa pressante la richiesta di una “maggior flessibilità” sugli orari e un maggior utilizzo degli impianti sulle turnazioni più basse per non far intervenire la squadra aggiuntiva e in particolare non dover ricorrere mai alla turnazione a 5 squadre per la copertura del fine settimana. Nel tempo quindi siamo passati da fare accordi in CRESCITA a fare accordi in DECRESCITA e la politica aziendale è diventata politica di CREAZIONE DEGLI ESUBERI, quella sindacale di ACCETTAZIONE.

In più, nonostante la multinazionale faccia profitti e vanti ottimi risultati per il 2013, in Continental a Pisa è stata fatta una dichiarazione di esuberi che coinvolge operai ed impiegati e sono stati attivati i contratti di solidarietà per far fronte al calo dei volumi previsti per il 2014. Analizzando più attentamente la situazione possiamo vedere però che i numeri non tornano e la riduzione dei turni annunciata non è per niente coerente coi cali previsti reparto per reparto, nemmeno facendo il conto sul picco massimo di riduzione dei volumi. E’ chiara perciò la volontà di voler fare sempre più con meno persone.

Anche la gestione del personale è cambiata negli ultimi anni e le modifiche di turnazione, squadre, sede sono diventate sempre più frequenti ed improvvise, come per abituare i lavoratori alla massima flessibilità, alla massima precarietà nella vita familiare. Ad oggi non c’è nessun tentativo di contrapporsi a questo stato di cose, l’azienda chiede ed ottiene con pochissimi sforzi. Perfino la gestione della solidarietà è completamente in mano all’azienda per cui alla fine viene usata spesso in modo discriminatorio per far stare a casa di più chi evidentemente non piace.

I delegati sindacali senza nemmeno provare a mettere in piedi azioni di contrasto sottoscrivono accordi in perdita e firmano contratti di solidarietà senza fare le dovute verifiche sui carichi di lavoro e sugli esuberi. E laddove non esistono accordi l’atteggiamento nei confronti del lavoratore ha cambiato logica: "E' lecito da parte dell'azienda chiedere, spetta al lavoratore decidere se accettare o meno".

I percorsi democratici sono saltati per cui se un accordo DEVE passare si utilizzano tutti i mezzi, dal condizionare il premio risultato all’accordo sul peggioramento degli orari, all’esclusione dalla costruzione delle piattaforme di tutti i soggetti che potrebbero creare opposizione, sia delegati che lavoratori.

Per parlare di cose concrete in Continental quest’anno bisognerà rinnovare l’integrativo che comprende anche il premio di maggio 2014 ma la RSU non si è ancora mai riunita ufficialmente per costruire la piattaforma con tutti i suoi delegati. L’azienda ha chiesto il peggioramento degli orari di lavoro e la RSU sta dicendo ai lavoratori che senza piattaforma che accetti il peggioramento degli orari di lavoro non sarà presentata nemmeno la piattaforma di rinnovo dell’integrativo aziendale.   Facendosi forti di un mandato ricevuto da una minoranza di lavoratori, i delegati si arrogano il diritto di peggiorare ulteriormente un accordo sugli orari di lavoro che è stato comunque approvato dalla maggioranza dei lavoratori.

Noi riteniamo che in Continental ci siano ancora margini, non solo per far tenuta dei diritti, ma anche per provare a rivendicare qualcosa. Il terreno però va costruito coi lavoratori smettendo di far credere loro che ormai non c’è più nulla da fare se non accettare! Bisogna farli uscire dal torpore e dall’individualismo a cui li ha abituati un gruppo di “ossequiosi” dirigenti sindacali e ricominciare a farli lottare per contrastare la politica di creazione degli esuberi della multinazionale. Non è col ricatto continuo del posto di lavoro che si tutelano i lavoratori.

In Continental c’è bisogno di politiche sindacali nuove!!

8 commenti:

  1. Di questa condizione ne parliamo e diacutiamo da anni. Poi però guarda caso la maggioranza diventa minoranza. Gli accordi passano. L RSU acquisisce quote e consensi... e via.... e non va bene. Ancora oggi sostengo che IO HO FATTO LA COSA GIUSTA abbassare un MIKRON il loro consenso che, anche equivale a pisciare in mare per me è molto. Le politiche sindacali in Continental hanno acquisito potere solo perche UN TIZIO SAVENDERE BENE ALMERCATINO e l ignoranza del gruppo fa il resto.

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  2. MrBrrr ha già capito tutto da tempo, si è ritirato in sordina in attesa che gli italioti facciano tutto con le sue stesse mani...

    ...flexibilité, solidarieté, précarité.

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  3. Ma l''asinello fu contentissimo quando vide i 2000 € e smise di pensare al dissenso e sorrise al suo padrone il quale il giorno dopo cominciò a caricarlo con altri e nuovi carichi di lavoro. BRAVO CIUCHINO! Hop Hop Somarello

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  4. Risposte
    1. invece di limitarti ad esprimere giudizi sul NOSTRO punto di vista, perchè non esprimi anche il TUO punto di vista...magari argomentando come abbiamo fatto noi?

      Grazie.

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  5. Rispondo io in merito ai vostri punti di vista, che tendo a sottolineare devono essere tali e non regole definite come fissero leggi imorescindibili. La parabola del ciuchino ha una sola ragione, ed è quella di far capire a voi che non sempre quello che dite e raccontate è cindivisibile. Spesso viene fatto presente ma al trettanto spesso viene sommerso non da risposte concrete ma da soluzioni tampone. Che sembrano essere valide ma per Voi e non per voi. Qual è lo scopo di tutto ditemelo. Se non possiamo lottattare, se non possiamo contrastate il sistema per mezzo di VOI, ALLORA VOI CHE SIETE LI A FARE??? Da padrone o d' aiito al ciuchino??? Grazie

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  6. Il ciuco raglia alle assemblee e alle macchinette. In reparto abbassa la testina. Il ciuco si lamenta e in un bel collettivo di ciuchi si auto rappresenta. Nel mio reparto ci sono 3 delegati e niente ciuchi. Nel reparto dei ciuchi ci sono 0 (credo) delegati. Per voi più bastone e meno sindacato. Venite qui' a ragliare vai che e' meglio

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    1. Per voi semplicemente niente solidarietà, strano vero ?!? Il fatto poi che non ci siano delegati nei reparti calienti NON è UN VANTO per un SIndacato che si rispetti, é semplicemente un grosso limite !!!

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