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venerdì 27 marzo 2015

in evidenza il commento di Michela Ruffa sulla riunione RSU del 20 marzo

Il regolamento proposto dal coordinatore unico della RSU viola palesemente le regole dello Statuto della CGIL quindi per questo motivo non è nemmeno proponibile.

Sulla questione dei turni è chiaro che modificare lo schema di turnazione non significa solo questo ma significa anche mettere mano all'accordo per modificarlo. Infatti, visto che è impensabile far lavorare per 6 notti consecutive i lavoratori, mi sembra che l'unica possibilità per risolvere la questione della settima giornata agendo sullo schema di turnazione, sia quella di spostare la prestazione dalla domenica notte al sabato notte. Indipendentemente dal condividere o no la modifica, questa possibilità automaticamente comporta il dover riaprire la discussione sull'accordo del 2010 perchè la maggiorazione del 100% è prevista solo per la domenica notte. Pensare che in automatico l'azienda riconosca la stessa maggiorazione anche sul sabato notte è da perfetti ingenui. Chiaramente in cambio vorrà qualcos’altro.
Quindi dire che si cambia semplicemente lo schema di turnazione è falso. Proporre poi ai lavoratori stessi di "giocare" sull'individuazione di schemi nuovi per eliminare "il problema dei 7 giorni" significherebbe tentare di scaricare la responsabilità dell'apertura di una nuova trattativa sugli orari di lavoro esclusivamente sulle spalle dei lavoratori. Ed un’eventuale trattativa sarebbe sicuramente un altro capitolo di cedimenti perchè l'azienda sta pretendendo altra flessibilità.

E’ chiaro a questo punto che il problema dei 7 giorni va risolto in altro modo. La proposta fatta da Giada e Silvia di utilizzare i PAR collettivi del 3° turno mi sembra ottima. Addirittura secondo me sarebbe più giusto che primi 2 cambi si coprissero coi PAR collettivi e oltre pagasse l'azienda.

Io credo che il regolamento per la costituzione del Comitato degli iscritti che viola palesemente lo statuto CGIL non sia un caso o una svista. Nessuno può entrare di diritto nel comitato. Cercare di legittimare il proprio ingresso “facile” e non dovuto con un regolamento costruito ad hoc, lascia forti dubbi sul ruolo che si voglia dare al comitato degli iscritti. E siccome già mesi fa era stato fatto il tentativo (sventato perché contro lo statuto) di “scegliere” chi metterci dentro con la “regola” che ciascun RSU portava 2 iscritti, il dubbio diventa ancora più forte.
I due argomenti, modifica dello schema di turnazione e istituzione del Comitato degli Iscritti, non a caso vanno di pari passo. Un Comitato degli Iscritti “costruito” come più ci piace può darci sicuramente una mano a far passare alcune modifiche degli accordi!

Michela Ruffa

7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Ricordiamoci bene tutti, prima di amentare ore di lavoro e flessibilità, che: Ogni esubero è una persona, una famiglia, non un numero !!!

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  3. Perché dite che siamo in presenza di una violazione dello statuto della CGIL e non presentate ricorso?

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    1. Chi ti ha detto che non presentano il ricorso?

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  4. perché un compariniano legge il blob della ruffa? Ma....? Paura di perdere privilegi? Ricorso...!!!!

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  5. http://www.senzasoste.it/lavoro-capitale/nella-fabbrica-modello-di-pomigliano-si-muore-sulle-linee

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  6. Il ricorso avrebbe dovuto già essere presentato. La solita bufala degli anonimi

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