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sabato 9 febbraio 2019

La manifestazione di Confindustria, subappaltata a CglCislUil

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La presenza di una delegazione di Confindustria a una manifestazione teoricamente sindacale è in effetti un elemento di eccezionale chiarezza, così come l’appoggio entusiastico di tutte le anime del Pd. Renzi compreso.
Il programma vago della “piattaforma” si delinea allora con molta con più precisione: si tratta di una manifestazione che mette assieme il Sì al Tav e al Tap, alle grandi opere (tutte, trivelle in Adriatico comprese), i finanziamenti a sanità e pensioniprivate (i fondi co-gestiti dagli “enti bilaterali” tra Confindustrai e sindacati), la richiesta di investimenti senza una critica all’austerità UE (che fin qui li ha vietati), la riduzione delle tasse per il lavoro ma senza redistribuzione della  ricchezza (il che significa meno contributi previdenziali e oneri per le imprese, ma nessun aumento salariale)Addirittura la “critica” al cosiddetto “decreto Dignità” si concretizza nella richiesta diliberalizzare di più i contratti a termineL’esatto opposto di quel che per un sindacato sarebbe logico chiedere.
Dalla piattaforma CgilCislUil, non a caso, è assente qualsiasi critica alle imprese o a Confindustria, epersino al “decreto Salvini” con relative “chiusure dei porti” e del sistema Sprar.
Sottolineiamo, da parte nostra, che la Confindustria in questi giorni sta precisando il quadro strategico di “riforme” che chiede sia all’Unione Europea che, di conseguenza, allo Stato italiano. Ed è un quadro di chiusura protezionistica e di competizione tra aree continentali che richiede, sul fronte sindacale, un netto approccio neocorporativo. Ilsostegno mediatico , anche a questa manifestazione, ne parlerà invece come di una ritrovata “opposizione al governo”.....

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