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mercoledì 11 aprile 2018

PREMIO QUALITÀ: comunicato USB Continental


PREMIO QUALITÀ: ESEMPIO DI INADEGUATEZZA SINDACALE

La questione del premio Qualità mette in evidenza ancora una volta l'inadeguatezza di questa delegazione sindacale:

PROBLEMA DI CHIAREZZA E TRASPARENZA
Da quanto comunicato da RSU e segreterie non si riesce a capire esattamente quale sia il problema, ossia che premio avremmo dovuto prendere, perché l'azienda stia negando questo premio e se veramente può permettersi di farlo.
Si elencano sigle ma senza definirne il significato, senza dire come viene definito l'obiettivo, quale sia il premio secondo la vecchia definizione e quale secondo la nuova definizione imposta dall'azienda. Le conclusioni in fondo al primo comunicato invece sembrano chiare: "la RSU è convinta che l'azienda stia interpretando male l'accordo"....allora perché la rivendicazione non è stata altrettanto chiara e decisa?
In effetti quando si scrivono comunicati fumosi, incomprensibili e vaghi  il motivo è solo uno: lasciarsi margine per poter aggiustare le cose coi lavoratori e non dar loro strumenti per potersene accorgere. 

PERCHÉ L'AZIENDA PUÒ PERMETTERSI DI GIOCARE SULLE DEFINIZIONI
1. L'allegato dell'accordo del 2003 che definisce il premio di qualità in realtà  non è assolutamente chiaro. Non viene infatti definito in modo univoco cosa siano i pezzi scarti e la definizione dell'obiettivo è lasciata all'azienda. L'erogazione del premio è pertanto completamente arbitraria e lo dimostra quello che è successo quest'anno.
2. La questione del premio qualità è solo un altro esempio di come l'azienda provi quotidianamente a rosicare i nostri diritti e non sarà l'ultimo finché non si porranno paletti chiari con rivendicazioni chiare e perseguite fino in fondo e dove i problemi dei lavoratori sono anteposti a quelli dell'azienda. Al contrario inseguire e assecondare le esigenze aziendali come puntualmente succede da anni a questa parte, indebolisce le azioni sindacali e i lavoratori mentre rende l'azienda sempre più forte.

Accettare continuamente  il "compromesso" facendo poi decidere i lavoratori se accettarlo o meno può in apparenza dare l'idea di una delegazione che ha saputo affrontare e risolvere il problema col coinvolgimento dei lavoratori.
Nella realtà non cambia il senso di un accordo approssimativo e scritto male e mette in evidenza ancora una volta l'incapacità di costruire percorsi sindacali efficaci che garantiscano e tutelino i lavoratori dall'arbitrio e dalle pretese dell'azienda.
Per queste ragioni la responsabilità della decurtazione del premio è tutta da imputare alla Rsu e alle segreterie confederali e non può in alcun modo essere trasferita ai lavoratori col voto per alzata di mano in assemblea.

Pisa, 10 aprile 2018
USB Continental

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