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martedì 20 ottobre 2015

Assemblee sulla CIGO in Continental



Alcune osservazioni sulle assemblee svoltesi nelle due sedi della Continental con ordine del giorno "Aggiornamenti sulla situazione occupazionale (CIGO)":

1) Degna di nota è la partecipazione a tutte le assemblee, anche a quelle dei turni notturni, dell'ex coordinatore RSU e futuro Segretario provinciale, attualmente in aspettativa sindacale.
La sua costante presenza denota senza ombra di dubbio una grossa difficoltà ad abbandonare il ruolo avuto finora e rende evidente la sua scarsa fiducia sulle “capacità gestionali” della squadra di delegati lasciati in azienda.

2) In molte assemblee i delegati di maggioranza hanno manifestato nervosismo nell'affrontare i lavoratori sulla questione della CIGO; le risposte parziali e fuori contesto date in svariate occasioni lo hanno dimostrato.
Uno di loro ha addirittura perso il controllo ed ha esternato rabbia nei confronti di questo blog, come se questo fosse stato argomento di discussione con i lavoratori!

3) La relazione introduttiva dei delegati di maggioranza ha continuamente scaricato la responsabilità dei carichi di lavoro sugli operatori ponendoli gli uni contro gli altri con frasi del tipo: "Se accanto hai uno che lavora veloce come fai a denunciare un problema di carichi di lavoro?…".

E ancora...
4) Una frase ricorrente alle assemblee di tutti i turni è stata: "Chi ha veramente problemi di salute lavora in silenzio e ed evita di farsi fare le prescrizioni mediche…". In conseguenza di una frase del genere è chiaro che si crea nei lavoratori con limitazioni alla mansione un sentimento di paura e di timore a manifestare i propri problemi.

Una RSU che anziché raccogliere e prendersi carico dei lavoratori più in difficoltà fa del terrorismo al pari di quello che potrebbe far l'azienda, compie un'atto meschino e spinge quegli stessi lavoratori a rinchiudersi in se stessi per paura delle conseguenze!
Più in generale diciamo che la RSU di maggioranza ha sostenuto con forza le motivazioni aziendali per cui è necessario ricorrere alla CIGO ed ha affermato che saranno contrattate le condizioni migliori perchè la CIGO possa portare il minor disagio possibile.
E' chiaro che qualsiasi accordo farà la RSU con l'azienda dovrà essere pubblico e passare per i lavoratori.

Il Foglio Bianco

3 commenti:

  1. Ma per la cigo sbaglio o l'azienda la può richiedere in qualsiasi momento senza ricorrere al parere della rsu?

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    1. La legge prevede, come procedura di concessione, un’azione di informazione sindacale e fornisce alla RSU la possibilità di richiedere un esame congiunto che definisca cause, durata, entità del numero di lavoratori coinvolti. L'esame congiunto ha come scopo per la RSU quello di verificare la sussistenza o meno dei presupposti per la richiesta di CIGO. Solo dopo aver rispettato questi passaggi l'azienda può fare domanda all'INPS per la concessione di integrazione salariale. A questo punto si riunisce una commissione per deliberare. Se la domanda di concessione è accompagnata anche da un accordo sindacale (quello che la nostra RSUha dichiarato di voler fare per "concordare le modalità") è chiaro che la commissione accoglierà positivamente la richiesta di integrazione salariare (c'è l'accordo sindacale a garanzia!). Se invece la RSU si rifiuta di firmare anche il più semplice verbale perchè ad esempio reputa inesistente il calo di lavoro transitorio dichiarato dall'azienda, la commissione accoglierà con sospetto la richiesta d'integrazione salariare. Quindi, l'atteggiamento passivo della nostra RSU fa si che questa si renda complice delle richieste dell'azienda anche quando sono infondate.

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    2. Questo del primo commento è uno dell'rsu che cerca di alleggerirsi dalle responsabilità!!!

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