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lunedì 16 febbraio 2015

Sulla questione della modifica del 4° turno - S. CINI

Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo mesi di richieste da parte di Cini Garzella e tanti lavoratori di affrontare il problema del cambio turno come riduzione di volumi e quindi in CDS, la RSU all'Unione Industriali indica questa semplicemente come una possibile soluzione. L'azienda risponde: SONO ANNI CHE DOBBIAMO TROVARE UNA SOLUZIONE A QUESTO PROBLEMA.

La RSU dice all'azienda di organizzare una riunione con tutti i capi reparto per discutere e migliorare la gestione del CDS di questo anno, visto che nel precedente qualche errore è stato fatto. Non risulta però che sia stato organizzato ancora alcun incontro.

La RSU dice che se non verranno risolte alcune questioni, come il famoso giorno di ferie, ferie e permessi non dati, lavoratori che hanno fatto più solidarietà rispetto ad altri anche a parità di mansione, orari affissi all'ultimo minuto, su questa roba prenderà forti posizioni. L'azienda dice di non metterla sotto questo piano altrimenti si applica il CCNL che prevede di poter lavorare 7 giorni consecutivi.

Dopo tanti discorsi e la firma dell'accordo, che come ben sappiamo Cini e Garzella presenti o non presenti non firmano, la RSU, intorno al coordinatore unico e nonostante le minacce dell'azienda, comincia a darsi da fare per cercare nuovi schemi per il 4° turno e realizza che la soluzione potrebbe essere mettere il sabato notte al posto della domenica mattina. Cini esprime la sua più assoluta contrarietà. Il problema per gli altri delegati diventa: "come gli si dice alla gente di lavorare il sabato notte?".

Ritornati in azienda, molto democraticamente i colleghi delegati, con schema modificato che Cini e Garzella non conoscono nemmeno, vanno a consultare, non tutti i reparti e tutti i lavoratori, ma soltanto qualcuno. Si scopre così che la soluzione è fare il sabato notte al posto della domenica notte.

Questi metodi sindacali non appartengono a Cini e Garzella. Siamo convinte anche del fatto che questa non sia la giusta soluzione al problema e ribadiamo il concetto che finché ci sarà la solidarietà il settimo giorno lavorativo debba rientrarci. Pensiamo anche che quando la RSU abbaia dovrebbe ogni tanto anche mordere anziché cedere alle minacce dell'azienda, altrimenti perde di credibilità.



CINI SILVIA



5 commenti:

  1. Compagne ci sono troppe PECORE DENTRO L OVILE. ED i COMPAGNONI CHE si definiscono tali sono SERVI del potere, quindi I NON COMPAGNI ANDREBBERO ESTIRPATI A SUON DI VOTI. Ma siccome tra le tante pecore ci sono quelle opportuniste che fanno 4 notti invece che 5 ... Risulta difficile poter combattete. I voti di scambio nel sindacato son consentiti? Rientrano nello STATUTO?? IO SCRIVEREI A CHI DI DOVERE GIADA e SILVIA

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  2. Bravo! Così se gli raccontano per bene come si comportano è la volta buona che LE buttano fuori dalla Fiom!

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    1. a differenza del resto dell'rsu le due ragazze sono sempre state molto coerenti rispettose e soprattutto non hanno mai infamato nessuno. A differenza del resto dell'rsu esprimono concetti chiari, prendono posizioni chiare e molto democraticamente le esprimono. Perchè secondo te la fiom dovrebbe buttarle fuori? Per favore fai una lista completa e chiara delle cose scorrette che hanno fatto sennò non ti capisco. E poi visto che sembri convinto che abbiano fatto cose gravi, perchè non le fai buttare fuori tu dalla fiom?

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    2. La FIOM dovrebbe vedere le insopportabili "risatine" di qualche bontempone alle assemblee per capire dove sta il rispetto e come si è ridotto il sindacato ai giorni nostri...

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  3. Quando si guadagnano piccole battaglie per migliorare la qualità del lavoro e poi nel tempo si perdono con gli interessi di anni di sacrificio e dedizione, Non è servito a niente propagandare. Quando si retrocede senza avere alternative valide per cercare compromessi vantaggiosi per entrambe le fazioni non c'è futuro a lungo termine. Il ccn prevede di lavorare 7 giorni? Benissimo ma le Aziende che lo applicano devono anche prevedere che la qualità dei loro prodotti non può essere eccellente può solo peggiorare. Un' Azienda competitiva non può rosicare guadagni abbassando la qualità della nostra vita in fabbrica, anzi dovrebbe migliorarla perché cosi migliora il rapporto qualità/ prezzo. Se ci affossano solo per " impastare paglia e fango" solo per il profitto. La vera forza di una comunità come la nostra sta nel sostenere politiche solidali,umane. Altrimenti prima o poi le parole si sciolgono i fatti rimangono le " PIRAMIDI CROLLANO perché i loro mattoni erano solo carta straccia.

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