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martedì 24 febbraio 2015

Direttivo Cgil. Tutti a casa - Sergio Bellavita

La Cgil ha segnato il suo punto più basso con la discussione dell’ultimo direttivo nazionale. Non solo non c’è nessuna continuità dell’iniziativa contro le politiche del governo ed in particolare il Jobs Act, ma proprio non c’è alcuna idea concreta di come fronteggiare il perdurare dell’aggressione di governo e padronato alla condizione del lavoro. Nessuna idea di quali politiche rivendicative sostenere, di come agire per riunificare il lavoro, lottare contro la precarietà,  aprire vertenze per la stabilizzazione. Nessuna idea su come esprimere sostegno concreto alla lotta del popolo greco contro l’austerita’ che non sia la semplice passeggiata di sabato 14 febbario.  Non c’è nulla, sino al punto da rendere persino improponibile una discussione di merito, una battaglia delle idee. Semplicemente si accetta il nuovo regime della ricattabilita’ che il Jobs Act ha istituito fingendo di non sapere quali siano le drammatiche conseguenze  sulla condizione di chi lavora. La crisi della Cgil è per queste ragioni talmente profonda che non può essere affrontata davvero senza una rottura interna altrettanto profonda. Senza una rottura con le nostalgie concertative che ancora governano l’organizzazione, senza una rottura con il palazzo, con il Pd, con Cisl e Uil, senza la ricostruzione di una strategia contrattuale e di una pratica coerente per la Cgil non c’è futuro. Senza nuovi gruppi dirigenti non c’e’ futuro, quelli attuali hanno dimostrato di non essere adeguati. Non c’è molto tempo a disposizione per impedire che il più grande sindacato italiano finisca come la sinistra radicale in un processo di irreversibile consunzione.

2 commenti:

  1. Quindi io mi chiedo e VI chiedo:
    abbiamo ancora bisogno di questo tipo di SINDACATO??? Dobbiamo ancora timanere tesserati pagare un quota per mantenere con milioni di euro una rappresentanza fittizia, piena di controversie ed inerme davanti a questo declino???? Possiamo noi 6000000 i iscritti poter fare fuori una classe dirigente sindacale che non ha piu nessuna forza di disdegnare uno scempio simile. O è piu giusto iniziare a pensare di modificare gli assetti e buttare fuori questi scarti.????

    24 febbraio 2015 22:45

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  2. Tempo scaduto da un pezzo. Percorso irreversibile. Film già visto.

    Giacomo

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