L'esecutivo nazionale del documento
congressuale "il sindacato è un'altra cosa" si è riunito il 23 aprile
definendo le seguenti valutazioni ed impegni.
1)
A conclusione dei congressi nazionali di categoria si può affermare che
la CGIL giunge al congresso confederale con un asse politico ancora più
spostato verso posizioni negative e involutive. Il documento della
maggioranza congressuale non esiste più, l'accordo del 10 gennaio ha
rotto la maggioranza creando una nuova maggioranza ancora più moderata.
Il congresso è destinato a sanzionare questa situazione.
Il
jobsact ha dato il segno di fondo alla politica del lavoro del governo
Renzi e ha mostrato tutta la debolezza se non l'inconsistenza di CGIL
CISL UIL . Si conferma dopo il disastro delle pensioni, mentre la crisi
continua e si licenzia e si chiudono fabbriche, la totale passività dei
gruppi dirigenti del sindacalismo confederale. A questa deriva sindacale
bisogna opporsi e questa è lo scopo di fondo del nostro documento. Per
questo si deve subito avviare nei territori l'organizzazione della
opposizione CGIL. Dopo il congresso confederale verrà convocata una
assemblea politico organizzativa.
2)
Il risultato del nostro documento è positivo tenendo conto del diffuso
boicottaggio e dei falsi generalizzati. Politicamente la nostra
posizione di opposizione si è verificata essere giusta visto il
fallimento della operazione di condizionamento interno alla maggioranza
degli emendatari. Per essi si pone il problema di come collocarsi alla
opposizione. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a tutte le
iniziative comuni di contrasto alla deriva della CGIL, a partire dalla
lotta contro il Testo Unico sulla rappresentanza e contro la politica
del governo Renzi.
3)
Le gravissime violazioni della democrazia e delle regole congressuali e
le falsificazioni dei risultati hanno portato la nostra rappresentanza
congressuale ben al di sotto del risultato reale e persino sotto quel
3%, che, con una interpretazione sbagliata e strumentale delle regole,
la maggioranza in alcuni congressi ha posto come soglia di sbarramento
per l'accesso ai direttivi, escludendo la minoranza da essi.
Fermo
restando l'assoluto rifiuto di questa falsa interpretazione abbiamo
chiesto alla segreteria confederale una atto sanatorio immediato che
ripristinasse almeno parzialmente i nostri diritti sia nelle categorie
e strutture territoriali dove erano stati brutalmente violati, sia
nella platea congressuale. Abbiamo ricevuto un rifiuto e dunque dobbiamo
dedurre che la segreteria confederale si riserva arbitrariamente di
escludere la minoranza congressuale dal prossimo direttivo nazionale,
per colpirne lo stesso diritto ad organizzarsi ed esistere.
In
ogni caso, pur contestando i risultati al congresso, abbiamo chiesto
ed esigiamo in tutte le strutture la piena applicazione delle regole sia
sulla platea congressuale sia sulla assoluta proporzionalità dei
direttivi rispetto ad essa, riservandoci azioni di tutela in tutte le
sedi. Nel congresso confederale daremo una battaglia aperta per la
democrazia ed il pluralismo e chiederemo in primo luogo agli emendatari,
ma anche a tutta la platea congressuale, di sostenere se necessario con
le firme il pluralismo e il diritto alla piena rappresentanza della
minoranza.
Per la democrazia in
CGIL verrà convocato un presidio esterno il 6 maggio. Qui verrà reso
noto un primo dossier sugli abusi e le falsità del percorso
congressuale.
4)
Per sostenere l'iniziativa legale e l'organizzazione del documento sono
state decise una sottoscrizione diffusa per le iniziative contro il
Testo Unico e una straordinaria da parte dei componenti dell'esecutivo
nazionale e degli organismi nazionali e confederali regionali. Sono
state assegnate le responsabilità operative per tutte le diverse
iniziative e funzioni in vista del congresso.
5)
L'esecutivo ha espresso indignazione per la decisione della segreteria
confederale di invitare l'amministratore delegato delle ferrovie Mario
Moretti ad una delle giornate di dibattito nei giorni immediatamente
precedenti il congresso. Dopo la vergogna del congresso Filt si continua
ad ignorare che Moretti è rinviato a giudizio per la strage di
Viareggio e ha licenziato Riccardo Antonini perché si è schierato con le
vittime. Siamo solidali con tutte le iniziative dei familiari di
Viareggio.
6)
L'esecutivo ha dato adesione e sostegno alla manifestazione Notav del
10 maggio a Torino, a quella del 17 maggio a Roma contro le
privatizzazioni l'Europa della Troika e per i beni comuni e al percorso
di costruzione e alle iniziative di un Controsemestre Popolare, in
alternativa alla presidenza italiana degli organismi europei.
Esecutivo nazionale IL SINDACATO È UN'ALTRA COSA
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