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domenica 2 febbraio 2014

Chi ha vinto e chi ha perso?

Dai commenti che arrivano, pensiamo che qualcuno stia facendo confusione e soprattutto non abbia capito il senso delle votazioni per il congresso CGIL.

Alle assemblee dei giorni scorsi sono stati presentati e messi in votazione i 2 documenti programmatici per il congresso della CGIL. E' stato chiarito a tutte le assemblee che il documento 2 è il documento alternativo al documento 1 che invece è quello sostenuto a maggioranza all'interno della CGIL. Come sostenitori del documento 2 abbiamo detto chiaramente che, sia a livello nazionale che locale, non ci si aspetta assolutamente una vittoria ma ci si prefigge l'obiettivo di dar voce a chi, all'interno della CGIL, chiede che si ricominci a far sindacato con la S maiuscola.

Nella provincia di Pisa il documento 2, nonostante mille difficoltà organizzative, sta ottenendo ottimi risultati che tuttavia rimangono, almeno per ora, sotto il 20% dei consensi.

In Continental la percentuale del consenso è andata oltre raggiungendo il 26% complessivamente nelle due sedi e addirittura il 45% a S. Piero. Le nostre aspettative erano molto vicine alla percentuale della provincia di Pisa per cui ci riteniamo assolutamente soddisfatti del risultato, soprattutto di quello ottenuto su S. Piero.

La questione per quanto ci riguarda non sta nel dire chi ha "vinto" e chi ha "perso" ad un congresso che noi tutti sappiamo essere un passaggio "obbligato". Per noi è importante cominciare da subito a lavorare per costruire un'alternativa a questo metodo sindacale. Siamo sempre più convinti di questa necessità e per questo abbiamo accolto con grande soddisfazione i risultati ottenuti indice, per noi, di una voglia di cambiamento sempre più diffusa tra i lavoratori e di un progetto che può partire con l'approvazione di molti. E noi rappresentiamo questa alternativa!!

3 commenti:

  1. Ricostruire da zero un sindacato vero, che si schieri senza tatticismi, che abbia il coraggio di lottare contro chi finora ci ha sfruttati, consumati e poi buttati al macero quando non servivamo piu'. Un sindacato senza legami di partito, senza interessi economici da difendere, gestito direttamente da chi lavora, non da burocrati stipendiati, che fanno quel che vuole la struttura dirigente senza informare e coinvolgere i diretti interessati, cioè noi...

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  2. Il primo obiettivo e sedersi ai tavoli e fare il culo ad un governo che distrugge le azinde. Poi dopo aver stabilito che i costi del lavoro non sono soltanto i nostri; tasse energia. Si possono definire con le azinde del territorii nuovi programmi economici.

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  3. Già, tutte cosette che un sindacato vero dovrebbe saper fare direttamente, senza elemosinare l'aiuto del Governo di turno, magari amico... ;-)

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