L'azienda ha comunicato alla RSU di non saper dove collocare 2 lavoratori perchè non idonei a causa delle prescrizioni mediche.
La legge in materia di sicurezza sul lavoro (art.42, DL 81 del 2008) prevede che, di fronte ad una inidoneità alla mansione riscontrata dal medico competente, il datore di lavoro adibisce il lavoratore, OVE POSSIBILE, ad altra mansione compatibile col suo stato di salute. Se però l'azienda dice, motivandolo, di non avere altra postazione compatibile con lo stato di salute del lavoratore può sospendere il rapporto di lavoro e addirittura può ANCHE LICENZIARLO.
Riteniamo che in un'azienda grossa come la nostra e dove esiste una grossa varietà di lavorazioni ciascuna con rischi diversi, sia impensabile licenziare un lavoratore perchè non gli si trova una postazione adeguata al suo stato di salute.
Riteniamo anche che, di fronte a tale comunicazione aziendale, la RSU e in particolare gli RLS abbiano l'obbligo di intervenire immediatamente perchè siano individuate al più presto delle postazioni adatte e nel rispetto delle prescrizioni dei 2 lavoratori.
Una RSU che non intervenisse con determinazione si renderebbe complice non solo dell'allontanamento dei lavoratori in questione ma anche di far passare in azienda il seguente messaggio:
"SE STAI MALE E' MEGLIO SE NON LO DICI E NON PORTI CERTIFICATI MEDICI ALTRIMENTI TI POTREBBERO ANCHE LICENZIARE".
Sarebbe un precedente ed un apripista drammatico per ciascun lavoratore che un domani si trovasse ad avere problemi di salute. Un messaggio del genere non può e non deve passare, indipendentemente da chi siano i lavoratori in questione.
Siamo tutti consapevoli di quanto sia grave per una persona perdere il lavoro, soprattutto di questi tempi. Siamo quindi sicuri che l'azienda e la RSU sapranno trovare, con la massima urgenza, collocazioni appropriate alle condizioni di salute di questi lavoratori magari anche individuando nuovi spazi all'interno degli stabilimenti e/o riportando dentro alcune lavorazioni poco gravose che nel frattempo sono state portate fuori, tipo le selezioni.
"SE STAI MALE E' MEGLIO SE NON LO DICI E NON PORTI CERTIFICATI MEDICI ALTRIMENTI TI POTREBBERO ANCHE LICENZIARE".
Sarebbe un precedente ed un apripista drammatico per ciascun lavoratore che un domani si trovasse ad avere problemi di salute. Un messaggio del genere non può e non deve passare, indipendentemente da chi siano i lavoratori in questione.
Siamo tutti consapevoli di quanto sia grave per una persona perdere il lavoro, soprattutto di questi tempi. Siamo quindi sicuri che l'azienda e la RSU sapranno trovare, con la massima urgenza, collocazioni appropriate alle condizioni di salute di questi lavoratori magari anche individuando nuovi spazi all'interno degli stabilimenti e/o riportando dentro alcune lavorazioni poco gravose che nel frattempo sono state portate fuori, tipo le selezioni.
Diciamocela tutta, c'è gente che se ne approfitta !!! Ti da noi l'aria condizionata, le notti non le puoi fare, i "pesi" non li puoi alzare, certi movimenti ripetitivi non li puoi fare. Nella maggioranza dei casi tutte prescrizioni che valgono solo all'interno dell'azienda perchè una volta fuori la notte si va a ballare e si fare i peggio sport. Ben vengano le esenzioni x chi ha veramente bisogno ma i falsi "invalidi" vanno fatti lavorare o cacciare. Siamo stanchi di fare lo stipendio anche a Loro !!!!
RispondiEliminaC'è sicuramente chi se ne approfitta ma chi mettiamo a giudicare se un "invalido" è falso o meno? Una giuria popolare? Questo compito spetta al medico competente e lui svolge ottimamente il suo lavoro. Su questo siamo tutti d'accordo, vero?
EliminaComprendiamo il il tuo sfogo ma onestamente sei un pò caduto nel "populismo" e fai riferimento a cose che fino ad ora conoscevano solo gli ADDETTI AI LAVORI....aria condizionata, notti, "pesi", movimenti ripetitivi.
Il punto ora è un altro. Chi non lavora o è disciplinarmente perseguibile merita di essere punito e se ci sono i presupposti anche licenziato e l'azienda ha tutti gli strumenti per farlo. Ma non deve passare il messaggio che in azienda NON CI SONO POSTAZIONI PER CHI HA PROBLEMI A FARE MOVIMENTI RIPETITIVI!
PENSO DI AVER CAPITO DI CHI SI TRATTA. COMUNQUE IL LICENZIAMENTO NON LO AUGURO NEANCHE AL MI PEGGIOR NEMICO. AD OGNI MODO PARE CHE L'AZIENDA HA DECISO DI COMINCIARE DA QUELLI CHE NON PIACCIONO COSì SIAMO TUTTI CONTENTI SE LI MANDANO A CASA E NON CI ACCORGIAMO CHE CE LO STANNO BUTTANDO IN QUEL POSTO. LA RSU DEVE IMPEDIRLO PERCHè PER CHI GLI PARE UN LAVORO LO TROVANO
RispondiEliminaE anche vero che troppo spesso la gente si nasconde dietro prescrizioni assurde, ne approfittano, gente che apparentemente non può fare nulla ma quando è fuori dalla fabbrica fa mille mestieri Xche dobbiamo trovargli un posto x forza
RispondiEliminache discorsi sono? Se non fanno un c...o che l'azienda li licenzi per quello ma non perchè non possono fare i movimenti ripetitivi. La RSU deve intervenire perchè anche ad un lavoratore con le prescrizioni sia trovata una mansione. L'hanno trovata per cani e porci..
RispondiEliminaricordiamocelo OGGI TOCCA A TE, DOMANI TOCCA A ME... Ora il principio va difeso punto e basta e chi di dovere si deve muovere.
RispondiEliminaper chi pare a loro "raccomandati, rufiani, etc..... le postazioni le trovano, e delle migliori!!!!, per chi ha problemi di salute seria non c'è posto. è ora di finirla e che l'azienda trovi al più presto le postazioni adeguate a questi lavoratori.
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